Post

Nella Striscia di Gaza vi sono timide speranze di Robert Piper

29 novembre 2017, The Independent Robert Piper La popolazione civile di Gaza sarà in ultima analisi quella che garantirà qualunque transizione reale e che la proteggerà da chi la vuole boicottare, ma ha bisogno di qualcosa che valga la pena di essere protetta e si dispera per qualche [piccolo] sostegno. Nelle settimane passate i primi segnali che l’isolamento di Gaza finalmente sarebbe giunto al termine ha prodotto una debole speranza in una popolazione civile diffidente ed esausta. Il primo dicembre sarà una data storica per i negoziati iniziati a metà ottobre tra i due maggiori partiti politici palestinesi, Fatah e Hamas, con lo scopo del ritorno a Gaza dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), guidato da Mahmoud Abbas, dopo 10 anni di assenza. L’accordo del 12 ottobre con la mediazione egiziana ha colto di sorpresa molti osservatori. Non tratta la questione di come Hamas verrà disarmata né molte altri difficili problemi. Ma il primo passo deve riguarda

Pence rinvia visita a Gerusalemme, pesano le proteste palestinesi e arabe (aggiornato alle 15.30)

Immagine
  14 DIC.17: Pence rinvia visita a Gerusalemme, pesano le proteste palestinesi e arabe (aggiornato alle 12.15)     Motivo ufficiale sarebbe la necessità che il vice presidente Usa resti a Washington per il voto in Senato sulla riforma fiscale ma è opinione diffusa che Pence abbia deciso di rinviare di qualche giorno la partenza a causa delle tensioni scaturite dopo la decisione di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme di Israele Indiana Gov. Mike Pence joins Republican presidential candidate Donald Trump at a rally in Westfield, Ind., Tuesday, July 12, 2016. (AP Photo/Michael Conroy) Il vice presidente Usa Mike Pence con Donald Trump (foto AP/Michael Conroy) AGGIORNAMENTI ORE 15.30 Anche oggi decine di palestinesi feriti in scontri con i soldati israeliani Circa 70 palestinesi sono rimasti oggi feriti negli scontri con l’esercito israeliano a Burin, Nablus, Tulkarem e Bet El. La maggior parte dei feriti sarebbero proprio a Tulkarem: 41 riporta la Me

Ministro israeliano: Israele si allea coi sauditi contro l’Iran, il ‘nemico assoluto’

Immagine
Ministro israeliano: Israele si allea coi sauditi contro l’Iran, il ‘nemico assoluto’ Il governo avrebbe invitato il principe ereditario saudita a visitare Israele. L’Arabia Saudita, “il Paese più ricco e influente del mondo arabo” è l’ideale rappresentate dei palestinesi, “troppo deboli e divisi”. Israele e Arabia Saudita non hanno rapporti diplomatici ufficiali, ma negli scorsi mesi vi sono stati segnali di apertura. Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Il governo israeliano ha invitato il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammad bin Salman, a visitare il Paese. A riferirlo è il ministro dei servizi segreti e dei trasporti, Yisrael Katz. Comunicata da principio dall’agenzia stampa  Elaph  , la notizia è stata confermata da Katz stesso ad una radio militare israeliana. Egli precisa che non “accadrà domani”, ma appare sicuro del “grande potenziale di cooperazione” fra i due Paesi contr

Gerusalemme capitale, cristiani in Medio oriente contro Trump: distrugge le speranze di pace

Immagine
Gerusalemme capitale, cristiani in Medio oriente contro Trump: distrugge le speranze di pace Il patriarcato caldeo critica una scelta che “complica” la situazione e alimenta “conflitti e guerre”. Il card. Raï parla di “decisione distruttiva” che viola le risoluzioni internazionali. Il papa copto Tawadros II cancella l’incontro col vice-presidente Usa Pence. Continua la protesta “rassegnata” dei palestinesi. Attivisti israeliani: gli Usa hanno abdicato al ruolo di mediatori nella regione.  Gerusalemme (AsiaNews) - I vertici cristiani del Medio oriente lanciano nuovi appelli agli Stati Uniti e al suo presidente Usa Donald Trump, perché riveda la decisione di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele e disporre il trasferimento dell’ambasciata. Una scelta controversa che ha sollevato proteste e indignazione - con morti e feriti - nella regione e che preoccupa lo stesso papa Fran

Turchia, summit Paesi islamici: "Dichiariamo Gerusalemme Est capitale dello Stato di Palestina"

Immagine
Turchia, summit Paesi islamici: "Dichiariamo Gerusalemme Est capitale dello Stato di Palestina" Vertice straordinario dell'Organizzazione della cooperazione islamica (Oic) a Istanbul, convocato da Erdogan. Il presidente turco attacca Trump: "Ha repubblica.it   ISTANBUL – Il colpo di scena è in apertura. Quando Recep Tayyip Erdogan mostra l'immagine, circolata nei giorni scorsi, di un bambino palestinese bendato e circondato da militari israeliani. "Israele è uno Stato terrorista – dice il presidente turco, lo sguardo duro, rivolto alla platea dei 57 leader di Paesi musulmani convenuti nella colossale Conference Hall di Istanbul per questo vertice urgente dopo il riconoscimento americano di Gerusalemme come capitale israeliana - i suoi soldati sono terroristi che uccidono bambini di 10 anni e li arrestano. Mi chiedono perché lo dico? Ma io come posso non dirlo?”. E il Sultano attacca. Non solo, ma contropropone: “

Richard Silverstein : Shabak uccide i militanti della Jihad islamica

Immagine
Sintesi personale :שיפה: משת"פ של השב"כ מילכד את האופנוע של שני אנשי הג'יהאד האסלאמי שנהרגו אתמול בעזה حصري: عميل للشاباك هو الذي قام بتفخيخ الدراجة النارية, ما ادى الى مقتل عنصرين من سرايا القدس   Resti della motocicletta distrutta da Shabak I eri l'israeliano Shabak e l'IAF hanno assassinato due militanti della Jihad islamica (IJ) che attraversavano Gaza in motocicletta. Secondo una fonte della sicurezza israeliano  i due erano stati sospettati di aver pianificato un attacco non specificato, probabilmente una vendetta per l' omicidio dei  dodici lavoratori del tunnel  Cratere lasciato dai bombardamenti dei droni (Mohammed Salem / Reuters) Un residente di Gaza che lavora per conto dello Shabak ha posto un ordigno esplosivo sulla motocicletta. L'IAF  sorvegliava la scena  con un drone  e gli osservatori dei droni credevano di aver visto un oggetto sulla moto che assomigliava a un simile dispositivo ("un

Foto : 16 anni bendato e arrestato

Immagine

Visualizzare l'occupazione : a Hebron arresto di minori palestinesi

Immagine
btselem Pubblicato il 10 dic 2017 On Friday afternoon, 13 Oct. 2017, youths threw stones at soldiers in the Bab a-Zawiya area in the center of Hebron. The soldiers fired rubber-coated metal bullets and stun grenades and violently detained 18 youths, most of them minors. Soldiers routinely enter Hebron, disrupting residents’ lives and arresting youths. Jamal Abu S’ifan and ‘Imad Abu Shamsiyeh, both Hebron residents, captured on video the arrest of some of the boys and their detention at the checkpoint. More info: http://www.btselem.org/video/20171115...

Visualizzare l'occupazione :l'IDF arresta un ragazzino di 13 anni

Immagine
btselem Pubblicato il 10 dic 2017 Khaled Bahar, a 13-year-old 8th grader, is the youngest of four siblings who live with their parents in the a-Dahar neighborhood of the village of Beit Ummar, in the Hebron District. At about 6:00 PM on 16 October 2017, Khaled was sitting with his cousin ‘Abed Bahar, 12, his brother Ahmad, 19, and five other boys from the neighborhood. The boys were sitting opposite a closed storeroom and chatting.

Visualizzare l'occupazione : soldati israeliani sparano senza motivo contro una macchina palestinese: lui è ucciso ,lei è ferita

Immagine
btselem Pubblicato il 11 dic 2017 btselem Pubblicato il 12 dic 2017 On 24 Nov. 2017, at around 8:00 A.M., Israeli Border Police officers detained Muhammad Da’na, 9, from the Jabal Juhar neighborhood of Hebron, near his school that lies close to al-Haram al-Ibrahimi (the Tomb of the Patriarchs). They took him to the Pharmacy Checkpoint a few meters away and held him there. Muhammad’s father arrived at the checkpoint a few minutes later, but was made to wait about 15 minutes before seeing his son. After about an hour, the two were taken to the Israeli DCO, where Muhammad was interrogated in the presence of his father. The interrogator asked him, in Arabic, who had sent him to throw stones. About an hour later, father and son were transferred to the Palestinian DCO, where they were released. They arrived home at around 1:00 P.M. Muhammad’s mother, Zahrah, described how this affected her and her son: I called my husband and he told me Muhammad had been arr

visualizzare l'occupazione : l'IDF arresta un bambino di 9 anni . Video

Immagine
btselem Pubblicato il 12 dic 2017 On 24 Nov. 2017, at around 8:00 A.M., Israeli Border Police officers detained Muhammad Da’na, 9, from the Jabal Juhar neighborhood of Hebron, near his school that lies close to al-Haram al-Ibrahimi (the Tomb of the Patriarchs). They took him to the Pharmacy Checkpoint a few meters away and held him there. Muhammad’s father arrived at the checkpoint a few minutes later, but was made to wait about 15 minutes before seeing his son. After about an hour, the two were taken to the Israeli DCO, where Muhammad was interrogated in the presence of his father. The interrogator asked him, in Arabic, who had sent him to throw stones. About an hour later, father and son were transferred to the Palestinian DCO, where they were released. They arrived home at around 1:00 P.M. Muhammad’s mother, Zahrah, described how this affected her and her son: I called my husband and he told me Muhammad had been arrested. He tried to calm me down and said he’d got t

Amira Hass : Per alcuni abitanti di Gaza che necessitano di cure mediche, l’attesa per un permesso di uscita porta alla morte

Immagine
DICEMBRE 5, 2017 Amira Hass 4 dicembre 2017  Haaretz Yara Bakheet, di 4 anni e Aya Abu Mutalq, di 5, sono tra i 20 pazienti morti quest’anno poiché i loro permessi di uscita non sono arrivati in tempo A gennaio la bimba di 4 anni Yara Bakheet si ammalò. Vomitò spesso nel corso di un’intera settimana e si disidratò, e dopo una serie di esami all’ospedale europeo di Khan Yunis a Gaza, i medici dissero alla madre, la ventottenne Aisha Hassouna, che sua figlia soffriva di insufficienza cardiaca. Le venne fissato un appuntamento all’ospedale Al-Makassed di Gerusalemme est dove, così dissero alla madre, vi erano i mezzi adeguati per curare sua figlia. Gli esami medici, il foglio di appuntamento e l’impegno al pagamento, unitamente alla richiesta di un permesso per Yara e suo padre di uscire da Gaza, furono inoltrati all’Amministrazione israeliana di Coordinamento e Collegamento , che concede i permessi di uscita in base al parere del servizio di sicurezza Shin Bet

Umberto De Giovannangeli "La Palestina ritrovi il sogno e il progetto politico della Prima Intifada". Intervista a Hanan Ashrawi

huffingtonpost "La Palestina ritrovi il sogno e il progetto politico della Prima Intifada". Intervista a ABBAS MOMANI via Getty Images "La prima Intifada passò alla storia come la 'rivolta delle pietre", ma il suo carattere fondamentale, unico, fu che quella fu una 'Intifada popolare', guidata da uomini e donne cresciuti nei Territori occupati, formatisi dentro quella rivolta di popolo. Che aveva non solo un sogno da realizzare – lo Stato di Palestina – ma un progetto, una leadership riconosciuta e legittimata dal popolo palestinese prim'ancora che da Israele o dalla comunità internazionale. Trent'anni dopo, quel sogno rimane, è ancora mobilitante, ma perché la rabbia si trasformi in una nuova 'Intifada popolare' c'è bisogno non solo di un progetto e di una leadership in grado di sostenerlo, ma anche di una cosa che oggi è un bene introvabile in Palestina: la speranza".