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Organizzazione israeliana per la difesa dei bambini ebrei: l' Aliya è usata anche da pedofili

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Jewish Community Watch: ‘Aliya being used by child sex offenders’ Watchdog groups claim pedophiles who immigrate can live in communities with children nearby and even get jobs at schools. jpost.com Sintesi personal e     Shana Aaronson, direttrice  of the Jewish Community Watch (JCW) in Israele ha riferito a The Jerusalem Post   che  42 sospetti o condannati per  abusi sessuali sui bambini si sono trasferiti in Israele dalla diaspora. Infati la procedura   aliya consente ai  colpevoli di  reati sessuali di fornire informazioni imprecise sui loro background criminal i     Un emendamento del 1954 alla legge del ritorno esclude che gli ebrei "con un passato criminoso possano ottenere la cittadinanza ,ma secondo Aaronson  molti pedofili riescono ad aggirare i controlli ". Una volta in Israele   possono cambiare i loro nomi e iniziare una nuova vita a contatto ,anche sul piano lavorativo ,con i bambini .   Le autorità israelian

Shlomi Eldar : Israele ,Hamas Egitto stanno indirettamente collaborando contro l'ISIS

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Israel, Hamas, Egypt indirectly cooperating against IS While Egypt and Hamas coordinate efforts against the Islamic State in the Sinai Peninsula, Israel is providing intelligence to Egypt to boost these efforts. al-monitor.com  Sintesi personale   Un palestinese di Rafah, Mustafa Kalab , ha condotto un attacco suicida contro Hamas il 17 agosto, uccidendo un ufficiale  dell'ala militare di Hamas e ferendone  altri cinque. La luna di miele tra l'Egitto e Hamas è iniziata un anno fa, a seguito della pressione economica posta dall' Egitto su Gaza ,  per esempio, distruggendo i tunnel di contrabbando ,intimando ad  Hamas di agire contro i gruppi salafi . Oggi l'Egitto  considera Hamas  un alleato nella lotta contro l'IS e una  componente aggiuntiva   del suo accordo sulla sicurezza con Israele. Dopo la sconfitta  della Fratellanza Musulmana nel 2013. Israele consente  alle forze militari egiziane di entra

La nuova alleanza della Jihad. Dall’Africa la minaccia per l’Europa

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La frammentazione, la concorrenza fra Al-Qaeda e Isis, la pressione delle forze armate occidentali e dei potenti apparati marocchini e algerini hanno prodotto un risultato. Hanno finora impedito ai gruppi islamisti del Maghreb e del Sahel di replicare alle porte dell’Europa mediterranea il califfato siro-iracheno. Ma l’attacco a Cambrils e a Barcellona dimostra che il pericolo non è scampato. I combattenti maghrebini sono stati la colonna portante delle truppe d’assalto di Abu Bakr al-Baghdadi, in numero impressionante, da 10 a 15 mila, e hanno fornito quadri ad Al-Qaeda in tutto il mondo islamico. Ora si stanno riorganizzando attorno un nucleo centrale qaedista fra Mali, Algeria, Niger e a una rete fedele allo Stato islamico, forte soprattutto in Libia. Riorganizzazione La riorganizzazione di Al-Qaeda è stata annunciata lo scorso primo marzo. Un video diffuso dall’agenzia islamista mauritana Ani ha mostrato i comandanti delle principali fazioni riuniti in una loca

- Bradley Burston: Israele sotto Trump: Benvenuti nella nuova casa del negazionismo nazista (video)

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Sintesi personale *** haaretz.com Mentre il primo ministro Benjamin Netanyahu  manteneva il silenzio sul fatto che il presidente americano equiparasse i neo-nazisti e i membri di Ku Klux Klan con i manifestanti di  sinistra , in Virginia il ministro delle comunicazioni Ayoub Kara dichiarava  che i rapporti di Israele con la Casa Bianca  hanno  la precedenza sulla condanna dei nazisti. " Dobbiamo condannare l'antisemitismo e il  nazismo e farò quello che posso come ministro per fermare la sua diffusione", ha detto Kara. "Ma Trump è il migliore leader americano che Israele abbia mai avuto. Le sue relazioni con il primo ministro d'Israele sono meravigliose e dopo aver sopportato i terribili anni di Obama non dobbiamo accettare che qualcuno lo danneggi ". In Israele abbiamo visto durante una trasmissione televisiva la promozione di un nazista.   Richard Spencer,  del cosiddetto movimento nazionalista "alt-destra&

- Bradley Burston :Israel under Trump: Welcome to the new home of Nazi denial *** haaretz.com

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      Israel under Trump: Welcome to the new home of Nazi denial *** haaretz.com     Welcome to Israel under the influence of Donald Trump. As Prime Minister Benjamin Netanyahu maintained silence over the U.S. president’s having equated neo-Nazis and Ku Klux Klan members with the leftist counterprotesters who came under deadly attack in Charlottesville, Virginia, the prime minister’s hand-picked communications minister declared that Israel’s relations with the White House take precedence over condemning Nazis. “Due to the terrific relations with the U.S., we need to put the declarations about the Nazis in the proper proportion,” Communications Minister Ayoub Kara told The Jerusalem Post. “We need to condemn anti-Semitism and any trace of Nazism, and I will do what I can as a minister to stop its spread,” said Kara. “But Trump is the best U.S. leader Israel has ever had. His relations with the prime minister of Israel are wonderful, and afte

Nir Hasson :The last Jewish community holding out against Zionism

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    The last Jewish community holding out against Zionism *** haaretz.com    efense Minister Avigdor Lieberman paid a shivah call to the ultra-Orthodox Jerusalem neighborhood of Mea She’arim last week. But while Lieberman was there, several dozen members of the extremist Haredi group Edah Haredit started gathering in protest. The minister’s bodyguards summoned the police, who forcibly dispersed the protesters and allowed Lieberman to safely leave the scene. Hours later, police raided the offices of an organization that provides legal, financial and social assistance to yeshiva students who have gotten into trouble with the military authorities, arresting six suspects. There, too, there were violent confrontations between police officers and Edah Haredit members. “When police arrived at the sc

Le 10 principali idee sbagliate su Charlottesville

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di David Swanson – 15 agosto 2017 Cominciamo dall’ovvio. Charlottesville, Virginia, e Charlotte, North Carolina, sono di fatto due luoghi completamente diversi. L’alluvione di interesse e buoni auspici per quelli di noi che vivono qui a Charlottesville è magnifica e molto apprezzata. Che la gente segua i telegiornali su Charlottesville, ricordate che io vivo a Charlottesville, è mi mandi i suoi saluti indirizzati alla gente di Charlotte è un’indicazione di quanto è comune la confusione. Non è presa male; non ho nulla contro Charlotte. E’ solo un luogo diverso, diciassette volte più grande. Charlottesville è una piccola città con l’Università della Virginia, una strada centrale pedonale e pochissimi monumenti. I tre situati proprio in centro sono al Robert E. Lee, Stonewall Jackson e alla Confederazione. Né Lee né Jackson hanno avuto qualcosa a che fare con Charlottesville e le loro statue furono erette in parchi per soli bianchi negli anni ’20. I razzisti che hanno c