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Fulvio Scaglioni : Quale sarà la prossima guerra di Israele?

Quella che si è svolta due settimane fa a Cipro è solo l’ultima delle esercitazioni a cui i reparti speciali delle forze armate di Israele si sottopongono in vista di un evento che gli strateghi dello Stato ebraico danno per certo, se non prossimo: una nuova guerra in Medio Oriente, questa volta con la partecipazione diretta di Tsahal. LEGGI ANCHE : In Medio Oriente l’Iran raccoglie successi ma riuscirà a gestirli? A Cipro, 500 uomini della Forza Speciale Egoz, con aerei da trasporto, dieci elicotteri Blackhawk e mezzi terrestri leggeri hanno anche fatto intuire che cosa ci si aspetti per il futuro. Accanto al solito impegno massiccio e brillante dell’aviazione, ci saranno incursioni veloci per reparti capaci di colpire, ritirarsi e tornare a colpire alla massima velocità. Gli esercizi ciprioti si inseriscono in un processo che ha investito le forze armate israeliane nell’ultimo decennio, a partire cioè dall’esito non proprio felice della guerra contro He

Bradley Burston Lapiaga delle tenebre inflitta da Israele a Gaza è un atto di terrorismo

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Israel's plague of darkness for Gazans is an act of terrorism It's the worst thing Israel's done all year. It's a punishment which targets huge numbers of people who have committed no crime. We will not be forgiven for… haaretz.com   Quando ero piccolo e  celebravo la Passover Seder o le dieci piaghe  di Egitto, provavo un profondo timore . Pensavo ai bambini egiziani che non potevano bere più acqua . Le punizioni  sono diventate sempre più terribili e i bambini hanno iniziato a morire   La settimana scorsa  Benjamin Netanyahu  ha discusso,approvandola ,  la  richiesta dell'Autorità palestinese di tagliare  notevolmente la quantità di energia elettrica che Israele fornisce al popolo della Striscia di Gaza.    Questo  avrebbe probabilmente portato a un disastro umanitario. Nei giorni più lunghi dell'anno, nel caldo soffocante dell'estate di Gaza, segnato dal  digiuno del Ramadan, dalla  fornitura el

Ispi, in tre anni 51 attacchi terroristici, 65 attentatori, 395 morti e più di 1.500 feriti

Isis: Ispi, in tre anni 51 attacchi terroristici, 65 attentatori, 395 morti e più di 1.500 feriti L’Isis colpisce l’Europa con un investimento minimo di risorse per un massimo ritorno Rapporto Isis: Lorenzo Vidino (Ispi), “in Europa investimento minimo di risorse per un massimo ritorno in termini di vittime” Dal giugno 2014, anno in cui lo Stato Islamico si è autoproclamato, al giugno 2017, ci sono stati 51 attacchi terroristici compiuti da 65 attentatori in 8 Paesi del mondo. Il Paese che ha subito il maggior numero di attentati è stata la Francia con 17 azioni terroristiche, seguita da Stati Uniti (16), Germania (6), Regno Unito (4), Belgio (3). Nei 51 attacchi sono morte 395 persone e ne sono rimaste ferite 1.549 (il dato esclude il numero degli attentatori). È quanto emerge da un Rapporto “Fear Thy Neighbor. Radicalization and Jihadist Attacks in the West”, realizzato dall’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) in collaborazione con i

Il Cairo dona un milione di litri di carburante per evitare il collasso di Gaza

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PALESTINA - EGITTO Il Cairo dona un milione di litri di carburante per evitare il collasso di Gaza La Striscia ora ha due ore di elettricità al giorno. La centrale tornerà a funzionare nelle prossime ore. La settimana scorsa i leader di Hamas si sono incontrati con… asianews.it Gaza (AsiaNews/Agenzie) – Il Cairo invia carburante all’unica centrale elettrica di Gaza per evitare il collasso della Striscia fra crisi energetica e tensioni. Ieri, 22 camion con un milione di litri di carburante hanno attraversato il valico di Rafah, l’unica apertura di Gaza non controllata da Israele. Gaza era precipitata nel buio dopo la fine del carburante ad aprile e la riduzione del rifornimento di energia israeliano, quattro giorni fa. Le ore di luce elettrica giornaliera si sono ridotte a due, contro i due turni di otto ore di aprile. In passato era il Qatar a fornire assistenza alla Striscia, ma l’attuale crisi diplomatica nel

Haaretz : Quanti coloni vivono davvero in Cisgiordania? Lo rivela un’inchiesta di Haaretz

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Quanti coloni vivono davvero in Cisgiordania? Lo rivela un'inchiesta di Haaretz Yotam Berger - 15 giugno 2017Haaretz israeliana in Cisgiordania è cresciuta di 330.000 persone ■ Le colonie dal 1967 ad oggi - un'analisi approfondita… Zeitun La popolazione ebraica in Cisgiordania è aumentata di oltre 330.000 persone e negli ultimi trent’anni sono stati edificati otto insediamenti in Cisgiordania. Haaretz ha scoperto che attualmente in Cisgiordania vivono più di 380.000 coloni, oltre il 40% dei quali fuori dai blocchi di insediamenti. Negli ultimi anni parecchi politici si sono uniti ai dirigenti dei coloni parlando dell’obiettivo di insediare un milione di israeliani in Cisgiordania come un’opzione realistica. Ritengono che, se questo accadesse, non sarebbe più possibile dividere la zona e disegnare una mappa per due Stati, uno israeliano e l’altro palestinese. Sostengono che un’evacuazione di quelle dimensioni div

Richard Falk :Ricordare un sacerdote e una voce per la Palestina

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Ricordare un sacerdote e una voce per la Palestina Ricordare un sacerdote e una voce per la Palestina Di Richard Falk e Phyllis Bennis 15 giugno 2017 Padre Miguel D’Escoto Brockmann, che è morto pochi gior znetitaly.altervista.org  Di Richard Falk e Phyllis Bennis 15 giugno  2017 Padre Miguel D’Escoto Brockmann, che è morto pochi giorni fa, è stato un sacerdote cattolico ed ex presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU. Il diplomatico nicaraguense è stato anche una voce importante della coscienza riguardo alla pace in Medio Oriente e anche un amico prezioso, amato e ammirato da noi due, che è diventato una figura ispiratrice per molta gente in tutto il mondo. Più di qualsiasi persona che abbiamo mai incontrato, Padre Miguel viveva come predicava. Ha operato e vissuto tra i poveri e ha lottato per anni contro la dittatura e l’ingiustizia nel suo paese. Vogliamo fare una pausa non soltanto per piangere questa perdita personale, ma anch