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Comunicato di Eco (Ebrei contro l'Occupazione) sul processo a Vercelli

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Egitto : Il mondo arabo incluso Hezbollah e Hamas, condanna con fermezza l'attacco ai cristiani copti

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Arab world condemns Egyptian terrorist attack Deadly attack of Christian Cops in Egypt strongly condemned in Arab world, including Qatar, which severed ties with Egypt after its coup; Israel also condemns attack.  Sintesi personale . Secondo quanto riferito dalle reti arabe una squadra di dieci terroristi in uniforme militare ha aperto il fuoco su un  veicolo e due autobus  diretti al monastero di Saint Samuel, situato fuori dalla città di Minya, a circa 220 km a sud del Cairo.   Il mese scorso, la comunità copta è stata attaccata dall'ISIS,numerosi sono stati  i morti e più di cento i  feriti   B enjamin Netanyahu h a inviato  le sue condoglianze al popolo egiziano e al presidente al-Sisi.   L'Arabia Saudita    ha sottolineato il suo sostegno all'Egitto nella lotta contro il terrorismo e. l'estremismo Anche il  Qatar, ,nonostante abbia rotto i rapporti con l'Egitto dopo il colpo di stato 

Minya: uccisi decine di pellegrini copti in un attacco. 'Cristiani obiettivo dei terroristi'

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Minya: uccisi decine di pellegrini copti in un attacco. 'Cristiani obiettivo dei terroristi' Secondo p. Rafic, portavoce della Chiesa cattolica egiziana, i miliziani vogliono “purificare l’Egitto e il Medio oriente dalla presenza cristiana”. L’attentato alla vigilia del Ramadan “la peggior pubblicità”. Un momento “triste” per l’Egitto, anche “per i musulmani che vogliono la pace”. Preghiere e messe in serata in ricordo delle vittime. Il Cairo (AsiaNews) - I cristiani sono “un obiettivo dei terroristi”, questo è ormai un “dato di fatto”. Secondo un’ottica distorta, le loro azioni “sono un tentativo di “purificare l’Egitto e tutto il Medio oriente dalla presenza cristiana”. È quanto afferma ad AsiaNews p. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana, commentando l’ultimo attacco di oggi contro i cristiani copti nel Paese. “Vi sono diverse fonti contraddittorie - prosegue il sacerdote

Robert Fisk : Trump sta per fare casino in Medio Oriente?

Trump sta per fare casino in Medio Oriente? Riad Trump non ha potuto citare da dove provenivano la maggior parte dei dirottatori dell’11 settembre e di quale culto della fede sunnita era l’ispirazione per l’Isis, né quale paese aveva tagliato le teste con soddisfazione simile a quella dell’Isis. (Risposta: l’Arabia Saudita). E quando è arrivato a Israele lunedì, Trump ha avuto a che fare con un nuovo protocollo di censura: non menzionare chi occupava la proprietà di chi in Cisgiordania o quale paese stava vergognosamente e ininterrottamente rubando la terra legalmente posseduta dagli Arabi per gli Ebrei e gli Ebrei soltanto (Risposta: Israele). E quindi, bingo, nella più vasta alleanza mediorientale mai creata nella storia, i Sauditi e gli altri dittatori arabi sunniti e il folle presidente dell’America e il cinico Primo Ministro di Israele sono tutti stati d’accordo sull’identità del paese malvagio che tutti possono maledire all’unisono, ispiratore del “terror

Robert Fisk Trump incontra il nuovo leader del mondo laico, Papa Francesco

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Trump incontra il nuovo leader del mondo laico, Papa Francesco Trump incontra il nuovo leader del mondo laico, Papa Francesco Di Robert Fisk 25 maggio 2017 Dopo due giorni trascorsi a fare lezione a decapitatori, ditta znetitaly.altervista.org  Di Robert Fisk 25 maggio 2017 Dopo due giorni trascorsi a fare lezione a decapitatori, dittatori, torturatori e ladri di terre, Donald Trump mercoledì ha finalmente incontrato una brava persona. Papa Francesco non ha chiesto un accordo di 100 miliardi di dollari (77,2 miliardi di sterline) per il Vaticano. Non farebbe guerra all’Iran. Non si è schierato dalla parte dei musulmani Sciiti nel prossimo conflitto in Medio Oriente. Non ha parlato di “terrore” palestinese. E per la maggior parte del tempo è apparso cupo, accigliato, perfino sospettoso. Così avrebbe dovuto essere. Il largo, sciocco sorriso di Trump che incontra il Santo Padre sarebbe stato più adatto per il primo papa della famiglia  

MIKO PELED :L’imperatore visita le province.

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Israele tira un sospiro di sollievo, mentre Trump lascia la regione  e senza una proposta di  “accordo”  gli permette di continuare a uccidere, trasferire, arrestare e torturare i palestinesi, prendere la loro terra e l’acqua per darli agli ebrei. La visita di Trump a Gerusalemme è stata come la venuta di Cesare in visita nelle province lontane. Israele lo ha accolto con sorrisi, bandiere e una parata militare perfettamente organizzata, mentre i palestinesi hanno manifestato il loro stato d’animo mettendo in atto uno sciopero generale – il primo sciopero che  dopo oltre venti anni ha incluso anche la Palestina del 1948 . Lo sciopero e le proteste, il cui significato ha raggiunto  probabilmente  Trump, è stata  anche una dimostrazione di solidarietà nei confronti dei prigionieri in sciopero che a questo punto sono  senza cibo da quasi quaranta giorni. Trump è arrivato a  Tel Aviv dall’Arabia Saudita dove ha annunciato un accordo tra i due paesi che sicuramente por

Manifesto dei detenuti palestinesi in sciopero della fame

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P. Piotr Zelazko: Nel sud di Israele, il dialogo fra le fedi ‘spinge verso l’altro, non verso l’odio’

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    P. Piotr Zelazko: Nel sud di Israele, il dialogo fra le fedi ‘spinge verso l’altro, non verso l’odio’ L’”Iniziativa interreligiosa del Negev” è un’organizzazione fondata da rappresentanti delle tre religioni monoteistiche. All’origine, l’intuizione di due donne: il dialogo come strumento di pace. Attività con i giovani, in scuole, librerie e università. Le religioni sono la “soluzione” e non la “causa” del conflitto. Beersheba (AsiaNews) – “La religione non è causa del conflitto. La religione, la vera religione, porta soluzioni, spinge verso l’altro non verso l’odio”. Con queste parole, p. Piotr Zelazko, parroco di Beersheba nel sud di Israele, descrive ad AsiaNews il messaggio che l’”Iniziativa interreligiosa del Negev” cerca di diffondere con le sue attività. P. Zelazko, insieme al rabbino Mauricio Balter e Sheyk Jamal Alumbra della moschea di Rahat, è fra i fondatori dell’opera: “Le

Fulvio Scaglione : Capire davvero. Il terrore e la sfida da non perdere

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Fulvio Scaglione mercoledì 24 maggio 2017 L’attentatore di Manchester, se le notizie della prima ora saranno confermate, era un giovane di appena 22 anni, figlio di rifugiati libici. Che al concerto di Ariana Grande ha fatto però strage di ragazzi e ragazze ancora più giovani di lui, molte ancora bambine, visto che una delle prime vittime identificate, Saffie Rose Roussos, aveva solo 8 anni e almeno 12 tra i 60 feriti gravi hanno meno di 16 anni. È l’orrore allo stato puro, al di là di qualunque immaginazione. Il cuore e la mente rifiutano di accettare l’idea che qualcuno possa mandare un ragazzo a uccidere ragazzi e distruggere famiglie per ideologia o, peggio, per fanatismo pseudoreligioso. Cosa che sarebbe appunto avvenuta se la rivendicazione del Daesh si rivelerà attendibile, come molti elementi (a partire dalla figura stessa del kamikaze e dall’impiego di un ordigno esplosivo artigianale) farebbero pensare. Il Regno Unito aveva viss

«Noi imam denunciamo gli estremisti, fieri delle nostre scelte»

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Qualche mese fa l’aveva detto proprio al «Corriere»: il terrorismo jihadista sta nell’«album di famiglia» degli islamici. Ora, dopo l’ennesima strage di innocenti, non è forse tempo di strappare quelle pagine dell’album? «Sì, e lo stiamo facendo», dice Izzedin Elzir, imam di Firenze e capo dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche italiane, la più forte e ramificata organizzazione musulmana sul nostro territorio . Mi spieghi come. «Noi imam siamo orgogliosi di scomunicare gli atti di questi criminali». Gli atti, non le persone? «Nella nostra religione non c’è bisogno d’una mia benedizione per entrare o restare. Ma chi pensa di guadagnarsi il paradiso con simili crimini andrà dritto all’inferno, dico io». Perché non emettere una fatwa? «La nostra fatwa l’abbiamo già emessa nel 2006, nel documento dei musulmani d’Italia contro il terrorismo». Non in molti se ne sono accorti, ammettiamolo... Comunque in Italia siete un milione e 800 mila: possibile c