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Robert Fisk : Si stanno preparando di nuovo guai in Libano?

Si stanno preparando di nuovo guai in Libano? 21 marzo 2017 Ieri Walid Jumblatt sembrava un uomo preoccupato. Ieri. Appariva un poco fragile. Dopo tutto, stava commemorando il brutale assassinio di 40 anni fa di suo padre druso, Kamal, un serio socialista laico che si sarebbe potuto paragonare al Deputato britannico di prima della Prima Guerra mondiale, Keir Hardie, anche se Hardie aveva trascorso 11 anni nelle miniere e non viveva in un palazzo. La “macellazione” di Kamal, ucciso a colpi di arma da fuoco nelle sua macchina, insieme al suo autista e alla sua guardia del corpo,  non molto tempo dopo l’inizio della Guerra libanese – è stata seguita dal massacro di centinaia di cristiani, per mano dei loro vicini Drusi nei villaggi circostanti. Da allora Walid ha tanto di fare ammenda per quel terribile atto, non ultimo perché crede che Kamal sia stato ucciso per ordine del presidente siriano Hafez al-Assad, padre di Bashar al-Assad. Il suo breve disco

Fare la schedatura degli Islamofobi

Fare la schedatura degli Islamofobi Di  L. Ali  Khan 22 marzo 2017 L’islamofobia in America è la paura e l’odio dell’Islam e dei Musulmani che prevalgono tra i Cristiani e gli ebrei americani. (Gli atei che mettono in dubbio proprio l’idea di religione, forse è meno probabile che scelgano l’Islam come un obiettivo speciale di denigrazione). Una maggioranza di americani cristiani ed ebrei non ha paura o non odia l’Islam o i Musulmani. Infatti, molte organizzazioni interreligiose cristiane ed ebraiche sono impegnate attivamente a respingere l’islamofobia. Gli Ebrei americani capiscono che anche loro saranno un obiettivo primario, come dimostrano recenti atti di vandalismo nei cimiteri e allarmi  bomba, se l’Islamofobia guadagnerà intensità e slancio. Analogamente, i Mormoni, gli Indù, i Sikh, e altri gruppi di minoranze religiose che vivono in America  temono per la loro salvezza dato che l’odio per l’Islam dilaga nella nazione. I più sgradevoli isla

Amira Hass : La morte di un palestinese accende le proteste contro la cooperazione dei dirigenti della Cisgiordania con Israele.

Amira Hass, 15 marzo 2017, Haaretz Basil al-Araj, di 33 anni, è stato ucciso vicino a Ramallah da soldati israeliani, che affermano che lui fosse ricercato dalle forze di sicurezza. Le fonti palestinesi sostengono tutt’altro. Basil al-Araj, trentatreenne di Betlemme, è stato ucciso da soldati israeliani e poliziotti di frontiera lunedì scorso, nell’appartamento in cui si nascondeva ad Al-Bireh, vicino a Ramallah. L’esercito asserisce che era ricercato dalle forze di sicurezza ed è rimasto ucciso in uno scontro a fuoco con i soldati arrivati ad arrestarlo. Fonti palestinesi sostengono che l’esercito ha sparato una granata nell’appartamento. La sua morte ha riacceso il dibattito tra i palestinesi sulla cooperazione per la sicurezza tra l’Autorità Nazionale Palestinese ed Israele ed ha scatenato proteste, come al solito represse dai servizi di sicurezza dell’ANP. E questo, ancora una volta, ha innescato ulteriori proteste. La repressione della ridotta protesta di d

Un documento segreto rivela che Israele espulse abitanti di Gaza subito dopo la guerra dei Sei Giorni

Un documento segreto rivela che Israele espulse abitanti di Gaza subito dopo la guerra dei Sei Giorni Yotam Berger, 15 marzo 2017, Haaretz Il memorandum del Ministero degli Esteri rivela che l’esercito israeliano fu impegnato in un’azione di punizione collettiva, in cui scacciò dozzine di residenti del campo profughi e demolì case, per una mina antiuomo le cui tracce portavano al campo. Un documento segreto del Ministero degli Esteri datato 15 giugno 1967 rivela che Israele espulse dei palestinesi dalla Striscia di Gaza come punizione collettiva per rappresaglia rispetto ad un tentato attacco alle truppe israeliane. Il documento descrive una visita di funzionari del Ministero degli Esteri all’ufficio del governatore militare a Gaza e parla della decisione di espellere dozzine di palestinesi da Gaza verso il Sinai, dopo che era stata piazzata una mina antiuomo destinata a colpire le forze di sicurezza israeliane. Il documento clas

Rapporto ESCWA cancellato: “Le prassi israeliane nei confronti del popolo palestinese e la questione dell’apartheid”

Rapporto ESCWA cancellato: “Le prassi israeliane nei confronti del popolo palestinese e la questione dell’apartheid” I l rapporto completo della Commissione ONU economica e sociale per l’Asia Occidentale (ESCWA) di Richard Falk e Virginia Tilley è stato rimosso dal sito web della Commissione delle Nazioni Unite (ESCWA). Marzo 2017 Rapporto ESCWA La redazione di Zeitun ritiene molto importante tradurre e pubblicare almeno la sintesi del rapporto, che denuncia il regime di apartheid che Israele esercita contro il popolo palestinese sia all’interno dei propri confini che nei territori occupati, compresa Gerusalemme est. Compendio sintetico Questo rapporto giunge alla conclusione che Israele ha stabilito un regime di apartheid che domina il popolo palestinese nel suo complesso. Consci della gravità di questa affermazione, gli autori del rapporto concludono che prove a disposizione dimostrano al di là di ogni ragionevole dubbio che Israe

Una funzionaria delle Nazioni Unite si dimette in seguito alle pressioni per ritirare il rapporto sull’apartheid di Israele

Una funzionaria delle Nazioni Unite si dimette in seguito alle pressioni per ritirare il rapporto sull’apartheid di Israele Rapporto ESCWA cancellato: “Le prassi israeliane nei confronti del popolo palestinese e la questione dell’apartheid” Un documento segreto rivela che Israele espulse abitanti di Gaza subito dopo la guerra dei Sei Giorni La morte di un palestinese accende le proteste contro la cooperazione dei dirigenti della Cisgiordania con Israele. La polizia ferma un importante attivista israeliano per presunto possesso di materiale BDS. Ali Abunimah 17 marzo 2017 Electronic Intifada Un’alta dirigente delle Nazioni Unite si è dimessa in seguito alle pressioni ricevute dal Segretario generale Antonio Guterres perché ritirasse il rapporto pubblicato all’inizio di questa settimana, che rapprensenta una pietra miliare, in quanto riconosce Israele colpevole di apartheid. Rima Khalaf , presiden