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La politica è un discorso unidirezionale - Arabpress

L’evoluzione del discorso politico nel mondo arabo: dal colonialismo ai nostri giorni Di Sameer Zapen. Al-Araby al-Jadeed (20/11/2016). Traduzione e sintesi di Laura Cassata. Negli ultimi tre decenni, ci si è interrogati più volte sulle ragioni della dissociazione tra il discorso politico e la realtà nel mondo arabo. In molti casi, tale divario è stato considerato il mezzo per sottomettere ulteriormente i cittadini, che finiscono per elogiare ciò che è falso. Alla luce di questa realtà, non è strano imporre al popolo di festeggiare la realizzazione dello sviluppo, nonostante un aumento degli indicatori di povertà, oppure di celebrare i risultati scientifici all’apertura di una nuova scuola in un villaggio, nonostante il deterioramento del processo educativo. Il popolo ha finito col celebrare la democrazia nonostante i peggiori tipi i dittatura. Ma come è possibile che la politica araba sia giunta a un tale livello di deterioramento e schizofrenia? Le t

Abraham Yehoshua: "Israele è in fiamme ma non chiamatela Intifada del fuoco"

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Abraham Yehoshua  UNA COLONNA di fumo taglia Israele. Il fuoco ha attraversato Haifa per poi lambire Gerusalemme. Quattro giorni di incendi, 80mila sfollati, una dozzina di arresti e l'ombra di una nuova Intifada: la "Eshtifada", l'Intifada del fuoco. Il primo ministro Benjamin Netanyahu parla di "atto di terrorismo". "La terra, la terra. Qui in Israele la Storia e le tensioni passano sempre sul corpo della terra", dice il grande scrittore Abraham Yehoshua. Lui conosce bene ogni angolo di quella terra arsa: è nato a Gerusalemme, da dove ci risponde, e ad Haifa insegna all'Università. Siamo di fronte a una nuova Intifada? "La polizia parla di casi di incendio doloso, il primo ministro dice che i piromani sono terroristi. Io attendo di aver chiari tutti gli elementi e invito a mantenere calma e lucidità. Mi sembra

Ho ricevuto minacce di morte per il mio patrocinio ai diritti palestinesi

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  Ho ricevuto minacce di morte per il mio patrocinio ai diritti palestinesi Uno dei tanti manifesti del David Horowitz Freedom Center in giro per il campus dell’UCLA con i nomi sbiancati . Studenti per la giustizia in Palestina all’UCLA Come studente attivista afroamericano, la mia decisione di unirmi agli Studenti per la giustizia in Palestina (SJP) dell’UCLA è stata una scelta istintiva. Credo che tutte le lotte contro l’ingiustizia siano collegate; la nostra oppressione non può essere identica, ma siamo il bersaglio delle stesse strutture di potere. Vedo un parallelo tra i palestinesi disarmati che protestano contro le politiche discriminatorie del governo israeliano e i disarmati neri americani a Ferguson, Baltimora e Charlotte che protestano contro la violenza della polizia e le disuguaglianze. I soldati israeliani colpiscono regolarmente i palestinesi con gas lacrimogeni di fabbricazione americana, proiettili di gomma e anche vere munizioni. Quando ho scopert

Onu: l’espansionismo di Israele e le divisioni fra palestinesi un pericolo per il Medio oriente

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Intervenendo al Consiglio di sicurezza Nickolay Mladenov parla di situazione “sempre più preoccupante e pericolosa”. “L’immobilismo” della comunità internazionale ha un prezzo “in vite umane e sofferenze”. Israele rilancia un progetto di espansione a Gerusalemme est che prevede la costruzione di 500 nuove case. http://www.asianews.it/…/Onu:-l%E2%80%99espansionismo-di-Is… ISRAELE - PALESTINA - ONU Onu: l’espansionismo di Israele e le divisioni fra palestinesi un pericolo per il Medio oriente Di AsiaNews.it Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - La politica espansionista di Israele in tema di insediamenti e le divisioni radicate fra i palestinesi rendono sempre più “pericolosa” l’evoluzione della situazione in Medio oriente. È quanto ha affermato l’inviato speciale Onu Nickolay Mladenov, durante una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che si è tenuta ieri al Palazzo di Vetro a New Yor

Amra Hass: risposta dei Palestinesi all'incendio che devasta Israele :"se intenzionale è follia"

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" “Cosa pensate del fatto che l’incendio sia scoppiato vicino a voi, accanto alla base militare di Neveh Yair?” ho chiesto per telefono, parlando ad amici del villaggio di Nabi Saleh, in Cisgiordania, dopo essermi assicurata che il fuoco fosse sufficientemente lontano e loro fossero in salvo. “Oh, è l’esercito.” ha detto un amico – ancor prima che fosse data la notizia che un soldato sbadato potesse aver gettato via una sigaretta accesa. La gente del villaggio ha smesso di contare quante volte i loro campi hanno preso fuoco a causa di granate assordanti e di lacrimogeni lanciati dai soldati per reprimere manifestazioni contro il furto di una sorgente da parte dei coloni. Aggiornamenti in tempo reale: incendi imperversano in Israele da quattro giorni “Siete sicuri che non siano intenzionali?” ho chiesto; era chiaro che mi stavo riferendo alla possibilità che un palestinese avesse appiccato il fuoco. Un amico ha affermato: “E’ imp

Referendum sulla costituzione : “Siano vuoti i banchi del governo” | Libertà e Giustizia

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“Siano vuoti i banchi del governo” | Libertà e Giustizia “Nella preparazione della Costituzione, il governo non deve avere alcuna ingerenza…”  “Nel campo del potere costituente il governo non può avere alcuna iniziativa, neanche preparatoria”.  “Quando l’Assemblea discuterà pubblicamente… libertaegiustizia.it   Email “Nella preparazione della Costituzione, il governo non deve avere alcuna ingerenza…”  “Nel campo del potere costituente il governo non può avere alcuna iniziativa, neanche preparatoria”.  “Quando l’Assemblea discuterà pubblicamente la nuova Costituzione, i banchi del governo dovranno essere vuoti”. Ecco le indicazioni che dette Piero Calamandrei durante i lavori preparatori, affinché  la Carta fosse al sicuro dalle conseguenze politiche della tensione che saliva fra i grandi partiti popolari, ex alleati nei giorni della Liberazione. Proteggere l’interesse generale dagli interessi dei singoli. Quei banchi del governo che

Cosa ha detto Trump al New York Times

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http://www.ilpost.it/2016/…/22/trump-vs-i-giornali-reloaded/         Cosa ha detto Trump al New York Times - I Verso l’ora di pranzo della costa orientale degli Stati Uniti, Donald Trump ha finalmente tenuto un breve incontro con alcuni giornalisti del New York Times a New York, al 16esimo piano dell’edificio che ospita il giornale. L’incontro è stato anticipato da qualche tensione: questa mattina Trump aveva annunciato che non vi avrebbe partecipato, accusando il New York Times di avere cambiato i termini della riunione, affermazioni poi smentite dal vicepresidente e responsabile della comunicazione del giornale, Eileen M. Murphy. Non è la prima volta che Trump e il New York Times litigano pubblicamente: per esempio fra il 12 e il 13 ottobre c’era stato uno scambio di lettere in cui Trump aveva minacciato di fare causa al giornale se non fosse