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RICONOSCIAMO LA PALESTINA, LIBERIAMO ISRAELE

Ecco il testo dell’appello promosso dalla Fondazione Basso e già sottoscritto da Dacia Maraini ,  Moni Ovadia , Michela Murgia , Loredana Lipperini , Salvatore Senese , Franco Ippolito , Francesca Comencini , Luigi Ferrajoli , Marinella Perroni , Andrea Segre ,  Sandro Portelli, Roberta de Monticelli e Vladimiro Zagrebelsky. RICONOSCIAMO LA PALESTINA, LIBERIAMO ISRAELE SEI paesi europei (Svezia, Francia, Inghilterra, Spagna, Irlanda, Romania) hanno riconosciuto lo Stato di Palestina nel 2014, e così ha fatto il Parlamento Europeo. Noi cittadine e cittadini italiani ravvisiamo in questa ondata diplomatica una novità importantissima, anzi decisiva, per sbloccare lo stallo decennale che avvelena i rapporti tra il popolo arabo e il popolo israeliano, rendendo quell’area uno dei luoghi più insanguinati e violenti del pianeta. E’ chiaro che le prospettive per la sicurezza di Israele dipendono dall’esistenza dello Stato di Palestina e dall’autodeterminazione del suo popolo. Ed è

Gerusalemme : Attentato incendiario contro il Seminario teologico ortodosso a Gerusalemme

Haaretz.com ha caricato un nuovo video . Greek Orthodox Church near the Old City of Jerusalem was set on fire and vandalized with graffiti denigrating Jesus Full story: http://www.haaretz.com/…/diplomacy-defense/.premium-1.644285   2015-02-26 - Attentato incendiario contro il Seminario teologico ortodosso a Gerusalemme Alle prime ore di oggi, giovedì 26 febbraio, un attentato incendiario ha danneggiato il Seminario teologico del Patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme, non lontano dalla Città Vecchia. L'incendio ha devastato una sala del seminario e alcuni locali annessi. Gli ignoti attentatori hanno anche tracciato sui muri scritte in ebraico con frasi blasfeme contro Cristo. L'atto è stato immediatamente condannato con un comunicato – pervenuto all'Agenzia Fides - dal Consiglio delle Istituzioni religiose di Terra Santa, a cui aderisce anche il Gran Rabbinato di Israele. La modalità dell'attentato e le scritte rinvenute sui muri fanno ritenere ch

Gideon Levy : Israele sta galoppando verso la prossima guerra a Gaza

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Gideon Levy :Israel is galloping to the next war in Gaza Israel is galloping to the next war in Gaza - Opinion Israele sta correndo verso la prossima guerra a Gaza Israele sta correndo verso la prossima guerra a Gaza Israele sta andando verso il prossimo scontro violento con i palestinesi come se si trattasse di una specie di disastro naturale che non può essere evitato. Di Gideon Levy 26-02-2015 Haaretz La prossima Guerra scoppierà nella prossima estate. Israele le darà un altro nome infantile e si svolgerà a Gaza. C’è già un piano per evacuare le comunità che si trovano lungo il confine con la Striscia di Gaza. Israele sa che questa guerra scoppierà, sa anche perché – e sta correndo in quella direzione con gli occhi bendati, come se si trattasse di un rituale ciclico, una cerimonia periodica o un disastro naturale inevitabile. Qua e là si percepisce persino dell’entusiasmo. Non importa chi sarà il primo ministro e il

Gideon Levy :Israel is galloping to the next war in Gaza

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    Israel is galloping to the next war in Gaza - Opinion Israel is heading to the next violent eruption with the Palestinians as though it is some sort of natural disaster that can't be avoided. haaretz.com The next war will break out in the summer. Israel will give it another childish name and it will take place in Gaza. There’s already a plan to evacuate the communities along the Gaza Strip border. Israel knows this war will break out, it also knows why – and it’s galloping toward it blindfolded, as though it were a cyclic ritual, a periodical ceremony or a natural disaster that cannot be avoided. Here and there one even perceives enthusiasm. It doesn’t matter who the prime minister is and who the defense minister is – there’s no difference between the candidates as far as Gaza is concerned. Isaac Herzog and Amos Yadlin are saying nothing of course, and Tzipi Livni is boasting that thanks to her no port was opened in Gaza. T

Amira Hass: La politica di Israele verso Hebron è più atroce di quella de1948

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  : Israel's Hebron handiwork: Its most heinous endeavor since 1948 - Opinion The sickest imagination of present-day anti-Semites... haaretz.com Sintesi personale L'immaginazione più malata degli attuali antisemiti non può competere con l'agire di Israele e dei coloni di Hebron Il ritorno ebraico è suddiviso qui in tutte le sue componenti : l'espulsione dei palestinesi, la distruzione delle loro case e della loro eredità culturale, la distruzione dell'economia, separazione etnica-spaziale estrema , divieti di circolazione , attacchi nel nome della Torah, molestie e negazione dell'altro. Se i nemici fossero i gentili e gli ebrei le vittime , gli istituti per lo studio dell'antisemitismo avrebbero suonato l'allarme. Oggi, i 25 febbraio,è il 21 ° anniversario del massacro perpetrato dal dottor Baruch Goldstein contro i fedeli nella moschea Ibrahimi (la Grotta dei Patriarchi). Il primo ministro

Israel's Hebron handiwork: Its most heinous endeavor since 1948

Israel's Hebron handiwork: Its most heinous endeavor since 1948 - Opinion The sickest imagination of present-day anti-Semites cannot compete with the handiwork of Israel and its emissaries the settlers in Hebron for the past 20 years. haaretz.com The sickest imagination of present-day anti-Semites cannot compete with the handiwork of Israel and its emissaries the settlers in Hebron for the past 20 years. The demand for the Jewish return is broken down here into all its raw components: the expulsion of the Palestinians, the destruction of their homes and their cultural legacy, destruction of the economy, extreme ethnic-spatial separation and deranged prohibitions regarding movement and housing, attacks in the name of the Torah, harassment and denial of the other. If gentile foes were to say that that’s how Jews behave, the institutes for the study of anti-Semitism would sound the alarm. Today, Februa

Quattro nuovi graffiti di Banksy tra le macerie di Gaza

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Banksy a Gaza, il video dei nuovi graffiti Il  video, che vuole mostrare la situazione della striscia di Gaza dopo la guerra con Israele del luglio del 2014 in cui sono morti più di duemila civili, comincia con un invito ironico allo spettatore a “scoprire una nuova destinazione”, in “uno scenario unico”, sorvegliati da “vicini amichevoli”. Banksy ha pubblicato il primo graffito la mattina del 25 febbraio sul suo account Instagram senza rivelare la posizione geografica, aggiunta solo in seguito. Il murale s’ispira all’opera Il pensatore dello scultore Auguste Rodin e s’intitola Bomb damage . Nel video si vedono altri tre graffiti, tra cui quello di un gatto sulle macerie delle case di Gaza. Insieme alle foto, pubblicate sul suo sito , Banksy ha rilasciato due commenti: Gaza è spesso descritta come la più grande prigione del mondo all’aria aperta, perché nessuno è autorizzato a