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Gadi Luzzatto Voghera : bullismi

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  “Stop all’utilizzo delle palestre comunali per  la celebrazione del Ramadan ”. E subito dopo: “Ora in tutti gli edifici e  scuole un bel crocifisso obbligatorio regalato dal Comune. E guai a chi  lo tocca” . Massimo Bitonci, il nuovo sindaco di Padova, aveva esordito con il classico “sarò il sindaco di tutti”. Un buon inizio, a cui seguivano dichiarazioni sulla svolta, sul rinnovamento e così via, in genere elementi magari non proprio originali ma condivisibili. Siamo a due settimane dall’insediamento e le prime dichiarazioni politiche sembrano invece prendere una direzione che ripercorre vecchie pratiche già sperimentate in modo fallimentare in altre realtà e in altri momenti  (penso alla Treviso del fascio-leghista Gentilini). Solo che queste dichiarazioni un po’ roboanti vanno a colpire – se fatte seguire da atti  amministrativi concreti – uno dei principi della nostra Costituzione, quella libertà religiosa che viene più volte certificata:  “Tutte le confessioni religiose sono

Ong italiane: “Silenzio assordante sulla Palestina”

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Nena News pubblica il comunicato sulla situazione nei Territori occupati palestinesi  diffuso dalla Piattaforma delle Ong italiane che operano nel Mediterraneo e nel Medio Oriente. COMUNICATO Nel silenzio assordante di media, governi e istituzioni, la popolazione palestinese sta vivendo, di nuovo, un momento drammatico. Dopo la scomparsa avvenuta il 12 giugno scorso di tre coloni (Eyal Ifrach, Naftali Frenkel e Gilad Shaer), provenienti dal Blocco di colonie di Gush Etzion nell’area di Hebron (illegali secondo il diritto internazionale [1]), non si hanno ancora notizie certe sull’accaduto. Israele ha immediatamente accusato Hamas e avviato una massiccia operazione militare denominata “Brother’s keeper” in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Sin dal primo giorno, l’esercito israeliano ha operato indiscriminatamente attraverso perquisizioni, irruzioni, devastazioni, arresti in tutta la Cisgiordania e bombardando la Striscia di Gaza la cui popolazione, a segui

Quel che aspettano a Yarmouk

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Quel che aspettano a Yarmouk  Il 21 giugno scorso è stato firmato e diffuso un accordo condiviso tra le parti per rendere “neutrale” ( tahid ) il campo di Yarmouk: non permettere l’accesso a  musallahin (persone armate), non esporre il campo ad alcuna operazione militare ( ‘aml ‘askariyy ) e soprattutto riaprire le strade principali in modo che la gente possa tornare . Questi sono solo tre degli 11 punti previsti dall’accordo, ma quello che m’interessa qui è parlarne attraverso qualcosa che mi ha toccata più di tutto: le reazioni degli abitanti sia all’interno che all’esterno di Yarmouk . Manca un punto fondamentale nell’accordo, espresso più volte dagli abitanti: non è prevista alcuna tutela degli attivisti che hanno lavorato a fianco delle persone che hanno vissuto sotto assedio . Non so cosa succederà e onestamente per ora ho timore di chiedermelo: si può solo aspettare. Ma ciò che sin da ora so per certo è che continuerò a provare a cogliere i segnali ch

Israele non può imporre con la forza l’occupazione a coloro che hanno fame di libertà

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  Di Jonathan Cook 24 giugno 2014 Per più di un mese Israele  ha cercato di liberarsi da un uncino che lo avrebbe agganciato fin dall’inizio. Due ragazzi, di 17 e 16 anni, sono stati uccisi durante le protesta della  Giornata della Nabka  (La Catastrofe) vicino a Ramallah, durante la quale i giovani hanno tirato  debolmente pietre  a una postazione militare israeliana distante e ben protetta. Centinaia di ragazzi palestinesi hanno perso la vita nel corso degli anni alla fine del “puntamento” dell’arma di un cecchino Ma la morti di Nadim Nuwara  e di Mohammed Abu Al Thahir a Beitunia sono state facilmente dimenticate. Israele è stato rapidamente messo all’angolo da un cumulo di prove fisiche e visive. Le solite smentite di Israele – le morti sono state simulate, i filmati sono stati falsificati, i soldati israeliani non sono stati responsabili, i giovani hanno provocato i soldati, non sono state usate munizioni vere –  si sono dimostrate false una per una. Lentamen

Misna :RAID ISRAELIANO SU GAZA, DUE VITTIME

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    MEDIO ORIENTE RAID ISRAELIANO SU GAZA, DUE VITTIME Due giovani palestinesi sono rimasti uccisi in un raid aereo israeliano compiuto pressi del domicilio di Ismail Haniyeh, ex capo di governo di Hamas nella Striscia di Gaza. Oussama al Hassoumi, 29 anni, e Mohammad Fassih, 24 anni – questi i nomi delle vittime – sono stati colpiti mentre si trovavano a bordo di un veicolo nel campo profughi di Chati. L’esercito di Tel Aviv ritiene che i due fossero responsabili per il recente lancio di razzi sul territorio israeliano e stessero preparando nuovi attacchi. Alle prime ore del giorno cinque palestinesi, di cui un bambino, sono rimasti feriti da ordigni esplosi da carri armati israeliani nella zona di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. A far salire la tensione tra i due paesi è stato il rapimento, lo scorso 12 giugno, di tre giovani israeliani nel sud della Cisgiordania. Le operazioni di ricerca in corso hanno già portato all’arresto di 400 perso

Gideon Levy : Il mondo è stanco di Israele e delle sue follie.

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Rachel Fraenkel   all'ONU / Foto di Screenshot   Sintesi personale Pubblicato il 26.06.14 03:50   Che mondo crudele: Tre studenti yeshiva sono stati rapiti  e il mondo non è interessato; tre madri gridano e il mondo non risponde . E 'tutto perché il mondo intero è contro di noi; è anti-semita e odia Israele. L'Anti-Defamation League sta già preparando una relazio n e. Le tre madri sono andate fino a Ginevra. Una di loro è andata all'estero per la prima volta in vita sua per andare al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite   Per ironia della sorte: circa due anni fa Israele ha sospeso ufficialmente la  cooperazione con tale consiglio; insieme alle Isole Marshall, Palau e agli Stati Uniti, ma  ora  nella sofferenza e nell' angoscia delle madri, si è rivolta al Consiglio  che è davvero ostile a Israele e passa più tempo su di esso rispetto a qualsiasi altro paese. Improvvisamente   Israele ha bisogno del mondo. Ha bis