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Israele : bambini nel mirino e l'insegnamento della vicenda al-Dura

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M ercoledì scorso, Philippe Karsenty, un analista dei media francesi, è stato giudicato colpevole di diffamazione per aver accusato una rete televisiva francese diaver manipolato le   riprese video della morte  di Mohammad al-Dura a Gaza nel mese di settembre 2000.   Nonostante il fatto che un generale israeliano abbia  riconosciuto che al-Dura era stato colpito dal fuoco israeliano, il ministro  Yuval Steinitz ha definito   la sparatoria "una calunnia di sangue  contro lo Stato di Israele".  Netanyahu ha dichiarato che la vicenda al-Dura è un esempio  della campagna di menzogne al fine  di delegittimare Israele  . Solo la verità può prevalere sulla menzogna. ",   Consideriamo i fatti. Dopo lo scoppio della seconda Intifada, nel 2000, le forze israeliane sono responsabili della morte di 1.397 bambini nei territori occupati, tra cui 1.031 a Gaza, secondo le prove raccolte da Defence for Children International Palestina. A lla fine del 2012, duran

Israele e Palestina : una settimana in foto dal 20 al 26 giugno

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L'ex prigioniero palestinese Khader Adnan lavora al suo panificio in Cisgiordania Vvllage di Qabatiya  vicino a Jenin. . E 'stato rilasciato il 18 aprile 2012, dopo uno sciopero della fame di 66 giorni.      (Foto di: Ahmad Al-Bazz / Activestills.org)   Immigrati africani e sostenitori prendono parte alla manifestazione Giornata internazionale  dei rifugiati a Tel Aviv il 20 giugno 2013.   (Foto di: Shiraz Grinbaum / Activestills.org)   Sudanesi  davanti  alla foto ingrandita del carcere di Saharonim dove  2.000 immigrati africani  sono detenuti,   (Foto di: Keren Manor / Activestills.org)   l Manifestazione contro la legge omofoba davanti all'ambasciata russa a Tel Aviv,    (Foto di: Activestills.org) Un uomo palestinese  accanto al muro   della sua casa dove sono state graffitate scritte offensive .  Almeno 20 vetture sono state vandalizzate da estremisti ebrei,  nel quartiere pal

L'ultima opzione dei palestinesi - una lotta per la parità dei diritti

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AlJazeera 23.06.2013 http://www.aljazeera.com/indepth/opinion/2013/06/20136236557920902.html La situazione attuale non potrebbe essere la migliore per Israele e i suoi alleati: una leadership palestinese docile, che crea l’illusione di un’equivalenza tra occupante e occupato. L’ultima opzione dei palestinesi – una lotta per la parità dei diritti. I palestinesi devono lasciar perdere l’illusione dell’attuale processo di pace e premere almeno per diritti equi.   di Ghada Karmi C’era una volta, la Palestina era la causa unificante del mondo arabo. Giustizia per i palestinesi era considerato un prerequisito fondamentale per la stabilità e la pace della regione, ed era un’idea che aveva avuto una risonanza mondiale. Oggi il quadro è diverso e la causa palestinese è caduta dall’agenda politica fin dall’inizio della primavera araba, il conflitto siriano e il successo di Israele nel mettere il programma del nucleare iraniano al c

Chi ha cancellato Gaza?

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Who deleted Gaza? Selling separation Dahlia Scheindlin SINTESI  PERSONALE In un recente  articolo  del New York Times sul World Economic Forum tenutosi presso il Mar Morto il mese scorso,  si evidenziava il tentativo del Segretario di Stato John Kerry  di rilanciare i negoziati tra Israeliani e Palestinesi  attraverso  un piano di investimento  di circa  4 miliardi dollari al fine di  sviluppare l'economia della Cisgiordania. . C'è un problema: la parola 'Gaza' è mancante . La sua assenza  elimina quasi il 40 per cento della popolazione palestinese  e probabilmente una  porzione del problema politico percepito nella regione. Eppure non è stato  Kerry  a eliminare  Gaza. Anche se ha usato il termine "Autorità palestinese", che è presente  solo nella  West Bank,  probabilmente  lo ha fatto perché la politica americana non prevede un  riferimento alla "Palestina" o  a uno stato palestinese. Indubbiamente aveva  chiaramente entrambe le re

Yesh Din : perchè la polizia israeliana fallisce contro il terrorismo ebraico?

 Sintesi personale  articolo Perché la polizia fallisce  nella lotta contro il terrorismo ebraico? A volte, a causa della stupidità  e,in questo caso (vittima nella foto), a causa della mancanza di volontà Una scena centrale di uno dei più grandi film di tutti i tempi, Casablanca, mostra il corrotto ispettore di polizia francese dichiarare a  Rick  che è  "scioccato, scioccato" nello  scoprire che il suo locale  permette il gioco d'azzardo illegale. Pochi secondi dopo uno degli aiutanti di Rick  consegna le  vincite del commissario. Negli ultimi due anni la polizia israeliana ci dice - di volta in volta - che è scioccata, sconvolta dalle azioni dei terroristi ebraici in Cisgiordania Nel caso qualcuno sospetti  che  la polizia sia  corrotta, mi limiterò ad affermare   che deve essere competente in quello che fa per essere una minaccia credibile. L'assalto di Barhoush è riuscito  a scioccare anche i media israeliani che ignorano  sistematicamente il terr

Arriva Kerry, Israele costruisce 69 case per coloni

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Alla vigilia della quinta visita del segretario, il governo israeliano approva un nuovo progetto di espansione coloniale. Ma Kerry vuole un piano di pace entro settembre. adminSito giovedì 27 giugno 2013 10:51 Commenta Dalla collina palestinese di Abu Gheim alla colonia israeliana di Har Homa di Emma Mancini Gerusalemme, 27 giugno 2013, Nena News - Il tavolo del negoziato non è mai apparso tanto lontano. A svuotarlo, le politiche israeliane di colonizzazione dei Territori Occupati, che annullano ogni tentativo di dialogo messo in piedi dal segretario di Stato americano John Kerry. Il rappresentante dell'amministrazione di Washington vola in Medio Oriente, accolto dall'ennesima notizia di costruzione di nuove unità abitative per coloni nell'insediamento di Har Homa, tra Gerusalemme e Betlemme. Ieri un comitato israeliano per la piani

Storie – Il caso Palatucci e il compito della storiografia di Mario Avagliano

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  Storie – Il caso Palatucci e il compito della storiografia La storia non si fa né con le glorificazioni improvvisate né con i giudizi sommari. La storia richiede una lunga attività di scavo e di ricerca, non solo negli archivi, che tenga conto dei documenti e delle testimonianze disponibili e anche del contesto in cui si svolsero i fatti. Lo dimostra la vicenda del funzionario di polizia irpino Giovanni Palatucci nel periodo della persecuzione degli ebrei, tra il 1938 e il 1944, oggetto di attenzione in queste ultime settimane da parte dei principali quotidiani nazionali.
Palatucci è il classico esempio di come, senza opportuni studi ed approfondimenti, un personaggio possa essere considerato, a seconda dei punti di vista, “santo” o “criminale”. Dal riconoscimento di Giusto tra le Nazioni dello Yad Vashem e il processo di beatificazione da parte della Chiesa cattolica, alle accuse del New York Times di collaborazionismo con i nazisti.
Uno dei primi a sollevare dubbi sul salvataggio

CISGIORDANIA : FAST-FOOD SÌ, MA NON NELLE COLONIE ISRAELIANE : IL CASO DI ARIEL

FAST-FOOD SÌ, MA NON NELLE COLONIE: IL CASO DI ARIEL FAST-FOOD SÌ, MA NON NELLE COLONIE: IL CASO DI ARIEL   Giustizia e Diritti umani Primo Piano La filiale israeliana della catena statunitense McDonald’s ha declinato l’invito ad aprire un ristorante nella colonia di Ariel, in Cisgiordania, per “motivi ideologici”. Tanto basta per sollevare reazioni stizzite da un lato, cori di plauso e pubblici encomi dall’altro sulla stampa israeliana e palestinese. La decisione di rifiutare l’offerta – spiega il quotidiano Ha’aretz – è stata assunta dal proprietario israeliano della filiale di fast-food, Omri Padan, da sempre critico sulla politica degli insediamenti e tra i fondatori dell’associazione Peace Now, che gli ha dichiarato “pieno sostegno” nella vicenda. Nonostante la politica di Padan non sia mutata negli anni – fin dagli anni ’80 aveva dichiarato che non avrebbe aperto negozi nei Territori palestinesi occupati – la notizia alimenta il dibattito sul b

1948 : Chiesa cattolica nel villaggio palestinese distrutto di Ma'lul

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  Amazing photo of the Catholic Church in the destroyed village of Ma'lul, District of Nazareth (1938)   http://zochrot.org/en/content/remembering-malul

Israele: passa in Israele il Piano Prawer-Begin per i beduini del Negev

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  L'attuazione del piano Prawer per i villaggi non riconosciuti del Negev è diventato un obiettivo politico importante per il governo Netanyahu.  Di Noam Sheizaf | Pubblicato 25 giugno 2013 A seguito di uno dei dibattiti più accesi che il parlamento israeliano ha visto negli ultimi anni, la Knesset ha approvato il Piano Prawer-Begin per l'accordo sugli insediamenti beduino- palestinesi nel Negev ieri (Lunedi). Comunemente indicato come il Piano Prawer, la nuova legislazione permetterà al governo di distruggere decine di cosiddetti villaggi "non riconosciuti" nel Sud e togliere 30-40.000 beduini dalle loro case. S econdo il piano, ai cittadini beduini che hanno registrato rivendicazioni territoriali saranno offerte compensazioni monetarie o di terra in una zona designata per il reinsediamento. A seguito di richieste da parte del partito di destra Casa ebraica, un nuovo articolo è stato aggiunto al testo all'ultimo minuto, stabilendo che l'offerta di risa

Gideon Levy : Israele è uno Stato legittimo?

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Haaretz.com 24.06.2013 http://www.haaretz.com/opinion/is-israel-a-legitimate-state.premium-1.531399 Israele è uno Stato legittimo? Israele è uno Stato legittimo? La Conferenza presidenziale nulla ha fatto per legittimare Israele, così come documentare le malefatte dell’occupazione ed evidenziare il razzismo non vanno incolpati della delegittimazione del regime.   di Gideon Levy La domanda provocatoria (e impegnativa) insita in questo titolo è irrilevante. Fatta eccezione di Israele un’accusa di tal genere non è stata scagliata contro nessun altro Stato, e a essere onesti, Israele non è considerato seriamente nemmeno illegittimo – almeno non nel senso che, per spaventare la gente, la destra nazionalista del paese vorrebbe farci credere. Quando si discute sul tema, la questione non è se determinati stati sono legittimi o meno, bensì se lo sono determinati regimi. I regimi dell’Iran, della Corea del Nord, della Birmania, e altri ancora, vengono considerat

Gerusalemme: l'estremismo ebraico del tag price ,impunità e rabbia palestinese

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Sintesi personale Da Daniel K. Eisenbud, Tovah Lazaroff  I residenti di Beit Hanina esprimono rabbia per la mancanza di azione  del Governo  dopo che la pacifica comunità è stata vandalizzata  da estremisti ebrei e temono che possa esplodere una terza intifada Nel secondo attacco di tag-price  in meno di una settimana i  vandali hanno tagliato  le gomme di oltre 20 auto e disegnato  con  spray una stella di David  nel quartiere arabo  di  Gerusalemme . Cinque giorni prima ad  Abu Ghosh - una comunità alle porte della capitale noto per il suo rapporto armonico con gli ebrei ,  28 vetture sono state vandalizzate e i muri delle case  sporcate con graffiti razzisti. "E 'molto fastidioso ciò  per tutta la popolazione di Gerusalemme est e non vi è alcun progresso nel movimento per la pace", ha detto Obada, proprietario di un negozio, " Nulla è stato ottenuto  e questi [ebrei] estremisti stanno agendo  con il permesso del governo israeliano". Alla cerimo

Hebron : Case contro l'occupazione, nasce il progetto Marmara

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di Marietto Dignità Hebron, 25 giugno 2013, Nena News - La dignità nel resistere alle demolizioni di case, ai divieti di costruire, alla confisca della terra, al taglio dell'elettricità, al taglio dell'acqua. Nel villaggio di Idhna, distretto di Hebron, situato nella cosiddetta Area C della Cisgiordania (sotto il controllo militare e civile israeliano), è nato il progetto Marmara, che prende il via con l'obiettivo di costruire case ecocompatibili in un'area dove per le comunità palestinesi è illegale costruire. Il progetto " Marmara Housing Project " è partito lo scorso dicembre nelle Colline a Sud di Hebron da un gruppo di palestinesi e internazionali. È partito dall'idea di Sami Natsheh e Islam Maraqa, residenti a Idhna, villaggio da tempo soggetto a demolizioni da parte dei bulldozer militari israeliani che hanno colpito non solo le abitazioni, ma anche le scuole e i centri di ritrovo. Idhna sorge