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Carlo Strenger: lezione del 2012: i progressisti ebrei continueranno a dissentire

 Sintesi personale Il 2012 è stato un anno difficile per il politico laico-progressista israeliano e per gli amici liberali di Israele. Netanyahu e Lieberman hanno rafforzato  la loro posizione di potere e la loro impronta sulla politica israeliana  è schiacciante. La crescita dei valori nazionalisti in Israele è chiaramente visibile nella campagna elettorale in corso. Fatta eccezione per Meretz, tutti i partiti liberali Israeliani sottolinenano di non appartenere  alla sinistra, ma al centro . Lo fanno per delle  buone ragioni: ogni consigliere politico li avvisa che il termine "sinistra" è dispregiativo per la stragrande maggioranza dell'elettorato ebraico di Israele e li esorta a  evitare questa etichetta  se vogliono attirare gli elettori. UN  recente sondaggio mostra che due terzi degli israeliani che si definiscono centristi non avrebbe votato per un partito che propone  la divisione  di Gerusalemme e circa la stessa proporzione non crede che i palestines

Come non valutare la violenza contro le donne

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di Noopur Tiwari – 26 dicembre 2012 Mi sono svegliata la settimana scorsa a Parigi con le notizie delle proteste di Delhi. Mi sono sentita sollevata. Le persone non stanno più solo a guardare o a soffrire in silenzio, ho pensato. Volevo essere là anch’io, nelle strade di Delhi. Considerate tutte le volte che ho sofferto molestie sessuali a Delhi, voglio partecipare ora a queste agitazioni per il cambiamento. I miei amici di Parigi mi hanno chiesto cosa stava succedendo. E io ho raccontato della nuova “indignazione nazionale” e delle vicende che avevano scatenato la rabbia. E’ stato allora che mi sono resa conto che dovevo stilare una lista. Cosa c’era alla base della mia idea di ciò che succedeva? Queste vicende che si guadagnano i titoli dei media hanno qualcosa in comune? Sì, hanno in comune una cosa molto evidente. Sono notizie “sensazionali”. Sono una di queste cose: - stupri di gruppo - casi di descrizioni voyeuristiche di come le donne sono denudate o fatte s

Palestina. Se Hamas rafforza la propria posizione, Qatar permettendo

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 L 'asse con il Qatar, le rinnovate relazioni con l'Egitto, il dialogo con Fatah. Il movimento di resistenza islamico prova ad adattarsi alla nuova realtà geopolitica che lo circonda con una grande novità: la doppia leadership potrebbe essere un ricordo del passato. di Marco Di Donato L'8 dicembre 2012 Khaled Mesha'al ha visitato Gaza per la prima volta nella sua vita e le immagini della sua prostrazione sul terreno palestinese hanno immediatamente fatto il giro del mondo. L'ultima drammatica offensiva israeliana ha rafforzato l'immagine del movimento islamista che, secondo i rilievi del Palestinian center for policy and survey research, allo stato attuale vincerebbe una eventuale contesa elettorale per la poltrona di presidente dell'Autorità nazionale palestinese. Isma'il Haniyeh (leader di Hamas a Gaza) otterrebbe infatti il 48% contro il 45% di Abu Mazen. Solo tre punti di distacco, che però segnerebbero il sorpasso degli st

ANALISI / Quell’incontro segreto tra Netanyahu e re Abdullah sulle armi chimiche di Assa Falafel cafè Falafel cafè

Falafel cafè  La conferma è arrivata – in forma anonima – nella tarda serata di mercoledì 26 dicembre. Dopo le indiscrezioni di un giornale arabo con base a Londra ( al-Quds al-Arabi ), le «non smentite» attraverso due tv dello Stato ebraico ( Canale 10 e Canale 2 ) e il «sì» a denti stretti di alti ufficiali al quotidiano Haaretz . Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, tra un meeting elettorale e l’altro, pochi giorni fa è andato in gran segreto ad Amman, in Giordania. A discutere con re Abdullah dei nuovi equilibri che ci saranno in Medio oriente, certo. Ma soprattutto a risolvere – una volta per tutte – la madre di tutte le questioni: l’arsenale chimico del regime siriano. Netanyahu – convinto dai dossier dell’intelligence israeliana – ha spiegato al monarca che ormai è questione di giorni: il presidente siriano Bashar al Assad sta perdendo il controllo dei depositi con le armi non convenzionali. E siccome, agli occhi d’Israele, la milizia ribelle n

Gaza capro espiatorio:Netanyahu ha bombardato la prigione a “cielo aperto”/la politica egiziana verso Israele non è cambiata/è stata rinnovata l’alleanza degli gli Stati Uniti con la Fratellanza Musulmana radicale

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  Gaza capro espiatorio:Netanyahu ha bombardato la prigione a “cielo aperto”/la politica egiziana verso Israele non è cambiata/è stata rinnovata l’alleanza degli gli Stati Uniti con la Fratellanza Musulmana radicale Di Gilbert Achcar e David Goessmann 23 dicembre 2012 Il governo israeliano ha chiamato l’attacco contro Gaza che ha ucciso 170 palestinesi e 6 israeliani, “Pilastro della difesa”. La cancelliere tedesca Angela Merkell ha dichiarato che Israele ha il diritto di difendersi. Garantire all’occupante il diritto di vendicarsi contro coloro che vengono occupati, è assurdo, dice Gilbert Achcar. Gaza è  considerata da moltissima gente una “prigione a cielo aperto”. Il governo di Netanyahu, frustrato per non aver ottenuto il via libera di Obama per attaccare l’Iran, ha scelto Gaza come il “capro espiatorio”. Nel frattempo la politica egiziana verso Isarele durante la presidenza di Morsi, non è cambiata in rispetto a quella adottata all’epoca di Mubarak.I ce

Colline a sud di Hebron: tre palestinesi arrestati mentre lavorano la loro terra

OPERAZIONE COLOMBA - COMUNICATO STAMPA 22.12.2012 Tre palestinesi arrestati mentre lavorano la propria terra nei pressi della colonia israeliana di Suseya, South Hebron Hills Suseya – La mattina del 22 dicembre 2012 Questa mattina alle ore 10:30 tre palestinesi, Eisa Shamisty, Azmi Shamisty e Mahmoud Shamisty, sono stati arrestati mentre lavoravano un terreno di proprietà palestinese nei pressi dell'avamposto israeliano di Havat Ya'er vicino alla colonia di Suseya. Erano con loro circa quaranta palestinesi, uomini, donne e bambini insieme a attivisti israeliani e internazionali. Dopo una decina di minuti di lavoro, sono sopraggiunti una ventina di coloni che, con insulti e aggressioni, hanno provato a cacciare i lavoratori. Sul posto, chiamati dagli stessi coloni, sono arrivate sei camionette dell'esercito e la border police. L'esercito ha dichiarato la zona "area militare chiusa" e ha allontanato palestinesi, internazionali e attivisti i

Richard Silverstein : criminilazzizazione strisciante in Israele dei diritti democratici

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  Pochi giorni fa, Amira Hass ha scritto su Haaretz  dell' interrogatorio  subito da un'  attivista pacifista israeliano, Kobi Snitz. Snitz è un matematico presso l'Istituto Weizmann e un membro di un gruppo pro-BDS in Israele chiamato Boycott from Within (associato agli  Anarchici Contro il Muro ). Snitz e diverse centinaia di altri hanno firmato il manifesto del gruppo  destando   l'attenzione della polizia segreta (un altro termine che uso per i servizi segreti di Israele / apparato di sicurezza).   I funzionari hanno "invitato" Snitz a recarsi da loro per essere interrogato .Non voleva andare , ma gli hanno detto che in tal caso sarebbe stato prelevato  da  una macchina della polizia al campus e ,arrestato  per un interrogatorio. Kobi  è stato accolto da due agenti. Il  più anziano, Mati,  si è presentato come un alto funzionario dell'agenzia "sezione ebraica" specificando  che la  "delegittimazione" faceva parte

NGO e l' Istituto per le Strategie sioniste: inchiesta sui finanziamenti

Sintesi personale Finding the right donors for post-Zionism Negli ultimi anni, l'Istituto per le strategie sioniste convalida  la  linea  ideologica dei falchi dell'attuale governo di destra. Un rapporto investigativo di  Haaretz rileva che non solo l'attività dell'istituto è  sostanzialmente analoga a quello del conservatore americano think tank che sorse durante la presidenza di George W. Bush, ma è anche in parte finanziato dalle stesse persone che hanno sottoscritto le organizzazioni statunitensi.  L'Istituto per le strategie sioniste è stata registrata come associazione senza scopo di lucro a Gerusalemme nel novembre 2004. Il suo fondatore è Israele Harel, un giornalista che è stato l'editor-in-chief di Nekuda, giornale dei coloni  ed è stato il primo presidente del Consiglio Yesha degli insediamenti. Presidente dell'istituto è l' avvocato Yoel Golovensky, un ebreo-attivista della comunità di New York emigrato in Israele

Top ufficiale israeliano : Netanyahu sta conducendo Israele al disastro

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 1Sintesi personale Top official: PM leading Israel to disaster Benjamin Netanyahu vuole passare alla storia per  una sola cosa - l'Iran " . Ha  affermato un alto funzionario   israeliano  che ha chiesto di restare anonimo "Egli non è interessato ai negoziati con i  palestinesi, ma questo ci si rivolterà contro  isolandoci dal resto del mondo . Il governo Netanyahu sta portando Israele verso un disastro"   Secondo il funzionario   se Netanyahu rifiuta di tornare al tavolo dei negoziati  dopo le elezioni , Israele "perde il mondo."   Avverte    che "quello che è successo alle Nazioni Unite, quando gli Stati Uniti sono rimasti  da soli  ('unico membro del Consiglio di sicurezza  a non rilasciare una dichiarazione di condanna per l'ampliamento degli  insediamenti israeliani ), non si ripeterà. L' Europa ne ha abbastanza . Qualora  i paesi islamici dichiarassero  un boicottaggio contro Israele , il mondo intero ne seguirebbe