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Siria: la guerra delle menzogne e dell’ipocrisia

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di Robert Fisk  – 30 luglio 2012 C’è mai stata in Medio Oriente una guerra di simile ipocrisia? Una guerra di tale codardia e di tale meschina moralità, di tale falsa retorica e di tale umiliazione pubblica? Non parlo delle vittime fisiche della tragedia siriana. Mi riferisco alle totali menzogne e alla totale mendacità dei nostri padroni e della nostra opinione pubblica – orientale e occidentale – in risposta al massacro, una brutale pantomima degna più di una satira alla Swift che di Tolstoj o Shakespeare    Mentre il Qatar e l’Arabia Saudita armano e finanziano i ribelli siriani per rovesciare la dittatura alauita/sciita di Bashar al-Assad, Washington non biascica una parola di critica contro di loro. Il presidente Barack Obama e il suo Segretario di Stato, Hillary Clinton, dicono di volere la democrazia in Siria. Ma il Qatar è un’autocrazia e l’Arabia Saudita è tra le più funeste dittature-reali-califfali del mondo arabo. I governanti di entrambi gli stati

FOTO: Sud di Hebron, coloni attaccano bambini palestinesi

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Il 24 luglio alle ore 18 tre pastori palestinesi, di cui un ragazzo di 15 anni e due bambini di 9 e 13 anni, hanno subito un attacco da parte di quattro coloni adulti, provenienti dall'avamposto di Havat Ma'on. Secondo quanto riportato dalle persone coinvolte, i tre pastori stavano pascolando a Shabel Izmar, una zona molto vicina al villaggio palestinese di Tuba, quando i quattro coloni si sono diretti verso di loro, lanciando pietre e rincorrendoli fino al punto di costringerli a scappare in direzione del villaggio. La parte finale dell'’accaduto è stata filmata da una sorella dei tre pastori grazie ad una telecamera fornita da B'tselem (Centro di informazione israeliano per i diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati). La comunità palestinese di Tuba da anni subisce ripetuti attacchi da parte dei coloni del vicino avamposto di Havat Ma'on, per questa stessa ragione dal 2004 i bambini raggiungono la scuola, situata nel vicino villaggio di At-Tuwani, scor

Ucciso un lavoratore palestinese al posto di blocco a Gerusalemme Est

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1   Soldati sparano al checkpoint di Zayem: un morto, due feriti. Israele si difende: volevano entrare a Gerusalemme senza permesso. La Città Santa cardine della lotta. Noam (Dabul) Dvir, Elior Levy and AP contr di Emma Mancini Roma, 30 luglio 2012, Nena News  - Soldati israeliani aprono il fuoco su dei lavoratori palestinesi in un checkpoint verso Gerusalemme. Uno di loro muore, altri due sono gravemente feriti. L'ennesima "normale" giornata di lavoro si trasforma in tragedia,  il diritto al lavoro si macchia di sangue . A morire Hasan Badee Omar, 46 anni, colpito dalle pallottole israeliane a petto e addome. È morto in ospedale. Feriti Ashraf Abdullah, colpito alla spalla, e Khalid Imad Abdullah, centrato alla gamba destra. Khalid ha raccontato all'agenzia stampa palestinese cosa è accaduto questa mattina, alle prime luci dell'alba, il momento in cui i lavoratori palestinesi sono costretti a mettersi in fila per passare i lunghi e umilianti co

Estelle verso Gaza: ecco come seguirla in diretta

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Per seguire la Estelle in diretta, andate su questo sito, cliccate, sulla sinistra dello schermo, nel riquadro "vai alla nave", scrivete Estelle, e, tra le diverse scelte, cliccate su Estelle (FI) Mappa delle navi in diretta - AIS - Traffico Marittimo e Posizioni www.marinetraffic.com Monitoraggio della posizione della nave sulla base dei dati AIS. Posizione della nave e porti di arrivo e partenza in tempo reale. APPELLO “ESTELLE 100%” | Freedom Flotilla Italia – Benvenuti in ...

Amira Hass : le prove dell'occupazione

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Le prove dell’occupazione di Amira Hass Di recente un giudice in pensione ha scritto in un rapporto che la Cisgiordania non può essere definita un territorio occupato. Ecco una lista di argomenti che descrive bene questa non occupazione. 1. Attacchi dei coloni: negli ultimi mesi c’è stata un’escalation costante. Pestaggi, colpi di pistola, incendi di campi, alberi sradicati, sconfinamenti, graffiti offensivi. 2. Ad aprile cinque abitanti di un villaggio a est di Nablus sono stati attaccati dai coloni. Quando hanno reagito sono stati arrestati dall’esercito israeliano. 3. A giugno tre israeliani armati sono stati fermati dalla polizia per aver sabotato la conduttura che porta l’acqua ai beduini a nordest di Gerusalemme. Finora però non è stato incriminato nessuno. 4. Gli ordini di demolizione con cui le autorità mantengono il 62 per cento della Cisgiordania (area C) sgombra dai palestinesi. 5. Il governo ha ordinato di demolire otto villaggi per far posto a nuove zone di addestrame

Perché la sinistra occidentale è così ossessionata da Israele? di Larry Derfner

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SINTESI PERSONALE Non è anti-semitismo. Non c'è dubbio le atrocità di Bashar Assad nei confronti dei Siriani oscura i m ali dell'occupazione . Allora perché la sinistra occidentale sembra ancora così ossessionata nei confronti di Israele rispetto alla Siria, oppure  al  Congo, al Sud  o  all'Afghanista  o a  qualsiasi altro luogo dove la disumanità dell'uomo verso l'uomo sta causando sofferenza e spargimento di sangue di gran lunga maggiore di quello che viene versato a Gerusalemme Est, in Cisgiordani a o a Gaza?     La risposta israeliana, naturalmente è anti-semitismo. La sinistra non è d'accordo, naturalmente. La ragione della difficoltà della sinistra nel difendere la sua ossessione per Israele si trova nell'imbarazzo ad ammettere che, nella stragrande maggioranza dei casi, è costituita  da  bianchi appartenenti alla classe media, membri della élite istruita del Primo Mondo . La sinistra , i progressisti, ,i liberali o

Hamas e un'organizzazione dell'estrema destra ebraica preparano i loro figli per la guerra santa. Video

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Sunday, July 29 2012 | Lisa Goldman WATCH: Hamas, far-right Jews prepare their children for holy war “Our children are ready!”  The  Temple Institute , an ultra-nationalist Jewish organization that is obsessed with rebuilding Solomon’s Temple exactly on the spot where the Dome of the Rock is located today in Jerusalem’s Old City, released the video below just in time for Tish’a b’Av (the Ninth of Av according to the Jewish calendar). On this day, Jews traditionally spend the day fasting and mourning the destruction of the ancient temple – as well as a long list of other tragedies that are alleged to have befallen the Jewish people on that day. Or they  gather to greet Mitt Romney  at the Western Wall. When I was in Grade 5 our religious studies teacher had us create a model of the ancient temple out of popsicle sticks and cloth remnants, following the very precise instructions in Leviticus.  I recall our teacher telling that us the temple would be rebuilt when t

Palestina : Haniyeh in visita al Cairo per stipulare nuovi accordi economici

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Added by  Silvia Di Cesare  on 26 luglio 2012. 1Dar al Hayat  (26/07/2012). Il presidente del governo palestinese guidato da Hamas, Ismail Haniyeh si è recato in visita al Cairo per discutere con il nuovo presidente Mohamed Morsy di nuovi progetti economici tra i due paesi, come la creazione di zone industriali e commerciali al confine tra Palestina ed Egitto. Haniyeh incontrerà il presidente egiziano insieme ad una nutrita delegazione di ministri, funzionari e dirigenti di Hamas. L’incontro toccherà temi come il conflitto israelo-palestinese, le questioni economiche come la cooperazione, nonché la sicurezza nella regione del Sinai. Il leader di Hamas chiederà all’Egitto di togliere completamente l’assedio sulla Striscia di Gaza e di aprire per tutto il giorno il valico di Rafah, unico varco sul mondo per gli abitanti di Gaza e di abolire le restrizioni alle libertà di movimento negli aeroporti e nei valichi di confine. Palestina : Haniyeh in visita al Cairo per stipulare n

Coloni israeliani: cosa dice Dani Dayan e perchè è interessante

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di Richard Falk   – 28 luglio 2012 L’articolo di  Dani Dayan  “ I coloni israeliani sono destinati a rimanere ”  è stato pubblicato sul  New York Times   il 26 luglio 2012.  Dayan è presidente del Consiglio Yesha [organizzazione dei comuni ebrei nei territori occupati – n.d.t.] delle Comunità Ebraiche ed è noto da molto tempo come principale portavoce del movimento dei coloni. Un’ovvia reazione a tale sparata di un colono consisterebbe nell’ignorarla, senza neanche starci a pensare, come quell’espressione estremista dell’ottica israeliana che certamente è, ma sembrerebbe un errore farlo prima di aver preso in considerazione parte del suo contenuto e della sua tempistica. Le premesse legali e morali che supportano l’insistenza di Dayan sul fatto che i coloni non lasceranno mai la  West Bank  sono prive di consistenza, ma gli argomenti politici che egli avanza sono così forti da essere virtualmente inoppugnabili. Può anche essere utili ipotizzare che Dayan sia stato incoraggi