Post

Neve Gordon attaccato dall'organizzazione di estrema destra Im Tirtzu

  Im Tirtzu  va all' attacco delle   università israeliane  . Fino ad ora ha concentrato  gran parte della sua energia contro  il New Israel Fund e altre ONG israeliane per i diritti umani ora il suo obiettivo è costituito dai  i dipartimenti di scienze politiche delle università israeliane  che considera   "covo " di professori di sinistra antisionisti. Nel   rapporto che hanno scritto  (pdf) gli attivisti hanno rilevato che alcuni  docenti  appoggiano  il modello di "uno stato per tutti i suoi cittadini" in contrapposizione a coloro che definiscono  Israele come stato ebraico  .  il ministro dell'Istruzione, Gideon Saar, ha annunciato  di recente che ha qualche sorpresa in serbo per gli accademici che appoggiano il movimento BDS (Neve Gordon, stai ascoltando?).   Non è chiaro se  il governo  vuole  punire i professori  violando  i principi di libertà accademica , o se intende punire le università e ai dipartimenti con  il taglio delle sovvenzioni gove

Libano: bloccata legge sul lavoro palestinese

Immagine
Nuovo stop alla normativa del 2010 volta a migliorare le condizioni economiche dei rifugiati palestinesi e l'ottenimento di permessi di lavoro fuori dai campi profughi .  di Emma Mancini Roma, 29 giugno 2012, Nena News  - Non sembrano dover migliorare a breve le condizioni di vita degli oltre 400mila rifugiati palestinesi nei campi profughi libanesi. La legge sul lavoro, approvata dal parlamento di Beirut nell'agosto del 2010 e mai applicata, si scontra oggi con un nuovo stop. A bloccare gli emendamenti alla normativa sull'impiego è il ministro del Lavoro, Salim Jreissati. Rifugiati palestinesi nel campo profughi di Beddawi a Tripoli Secondo Jreissati, le modifiche previste dal suo predecessore peggiorerebbero le condizioni lavorative della popolazione palestinese invece di migliorarle. Una conclusione a cui il ministro è giunto dopo consultazioni con l'UNRWA, l'agenzia delle Nazioni Unite che gestisce i dodici campi profughi palestinesi in Libano, ma c

“Israele non può torturare i bambini palestinesi”

Immagine
Un rapporto del ministero degli Esteri britannico evidenzia i terribili maltrattamenti nelle carceri di Tel Aviv Non è accettabile il trattamento che lo stato di Israele riserva ai bambini palestinesi. Lo afferma, con decisione, la Gran Bretagna che ha condotto un’inchiesta ufficiale presso il Foreign Office, ministero degli Esteri: le condizioni detentive in Israele sono da tempo oggetto di attenzione internazionale sopratutto con riferimento alla pratica della detenzione amministrativa: sostanzialmente, un istituto per cui i sospettati di essere delle minacce allo Stato di Israele possono rimanere in prigione praticamente indefinitamente. BAMBINI IN GALERA-  Si ricorda in proposito lo   sciopero della fame  dei detenuti. Ma questa volta si parla di bambini. Scrive   l’Independent  che un gruppo di lavoro composto da nove “esperti legali veterani ha esaminato come palestinesi anche di 12 anni sono stati trattati dopo l’arresto£. Il rapporto Children in Military Custody riporta con d

Siria, Assad: "siamo in guerra". Piano Onu di unità nazionale

Immagine
Il presidente siriano parla apertamente di "stato di guerra". Si affaccia l'ipotesi, nel quadro del piano Annan, di un governo di unita' nazionale sostenuto, pare, dalla Russia della Redazione  Roma, 28 giugno 2012, Nena News  - Un nuovo segnale di escalation nel conflitto in Siria è venuto ieri dal presidente Bachar al Assad in persona. In un discorso trasmesso dalla tv di stato ha dichiarato che il paese è «in guerra»: un netto cambiamento, perché finora si è riferito alla rivolta lcome opera di «gang terroriste», o teppisti. «Viviamo in un vero stato di guerra, da tutti i punti di vista» , ha detto Assad rivolgendosi al suo nuovo governo, appena insediato; come è ovvio ha aggiunto che «tutte le politiche vanno dirette a vincere questa guerra». Altro segnale di escalation erano stati, martedì, combattimenti di particolare intensità nei sobborghi di Damasco; ieri però il livello degli scontri sembrava calato. si segnala invece un raid armato contro una tel

Carlo Strenger : rispondere ai deliri antisemitii di Mohammad Reza Rahimi sul Talmud e la droga ricordando l'insegnamento di Spinoza

Immagine
SINTESI PERSONALE Il vicepresidente iraniano Mohammad Reza Rahimi parlando a una manifestazione contro il traffico internazionale di droga a Teheran, ha dichiarato  che l'abuso di droga in tutto il mondo si basa sul Talmud  e che il traffico  internazionale di droga  è  controllato  dagli ebrei. L'idiozia pura delle sue affermazioni è fuori discussione: se avesse  verificato , avrebbe scoperto che un certo numero di istituzioni israeliane aiuta  i tossicodipendenti e che il problema è preso molto seriamente in Israele. Ci sono tutte le motivazioni  per condannare e odiare ciò che l'uomo dice. Il suo discorso è 'moralmente e umanamente spregevole, intellettualmente insostenibile . Purtroppo  Rahimi non è affatto il solo . Un alto funzionario iraniano ,che non posso nominare,  era profondamente convinto che Israele sviluppasse  germi  selettivi per uccidere  i musulmani  e, a questo fine ,allevasse  una specie particolari di  topi da inviare in Iran .In una rec

Gad Lerner :Il blog del bastardo abbraccia Mario Balotelli

Immagine
 Niente altro da aggiungere, oltre alla gioia di questa Italia fragile e meravigliosa che ha espresso il miglior calcio degli Europei e si è strameritata l’accesso alla finale: il blog del bastardo abbraccia e rende omaggio e celebra la meravigliosa bastardaggine di Supermario Balotelli , il vero nuovo Supermario italiano (altro che Monti e Draghi). Quello che risponde da par suo agli idioti urlatori del “non ci sono negri italiani”. Quello capace di commuoversi visitando Auschwitz. Quello che non deve fare la commedia dell’esultanza per ogni gol che segna. Quello che stasera ne ha rifilati due alla Germania degni di un vero campione. Il blog del bastardo abbraccia Mario Balotelli

Amira Hass : Retata nel campo profughi di Jenin

Immagine
1 I l canto del gallo è un segnale universale. Ma quando il pennuto, invece di zampettare in una fattoria della Provenza, appare tra le strade di un campo profughi, il suo canto ha un suono speciale. Qui il gallo, oltre che una fonte di nutrimento, rappresenta anche la nostalgia della vita di villaggio. A condurmi nel poverissimo campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, non è stato il gallo, ma un’ondata di arresti compiuti dall’Autorità Nazionale Palestinese (Anp). Mi ha chiamato un amico che vive nel campo da sempre: “Per favore, vieni subito, nessun giornalista palestinese vuole scrivere di quello che è successo”. Non c’è da stupirsi: un commento su Facebook contro l’Anp può costare alcune settimane di carcere, ed è comprensibile che i giornalisti non vogliano scrivere della lotta di potere nelle forze di sicurezza. La maggioranza degli arrestati, infatti, fa parte di questi apparati. La versione ufficiale è che si è trattato di un’operazione contro le bande armate che hann

Violenza dei coloni: gennaio – aprile 2012

di Ahmad Jaradat ed Emma Mancini   Nei primi quattro mesi del 2012, rispetto allo scorso anno la violenza dei coloni contro i residenti palestinesi è aumentata drasticamente.  Negli ultimi mesi, le comunità palestinesi del nord e del sud della West Bank si sono trovate ad affrontare attacchi quotidiani dovuti all’aggressione di coloni che molto spesso sono favoriti dall’esercito israeliano.                        Con il consentire e l’incoraggiare la violenza dei coloni, l’autorità israeliana è in grado di costringere in modo efficace le famiglie palestinesi ad abbandonare le case e i terreni agricoli di loro proprietà, favorendo così l’annessione del territorio per un’ulteriore espansione delle colonie. La prova della stretta collaborazione tra coloni e governo sta nel ruolo dei soldati israeliani; in tutti i casi, invece di porre fine alla violenza dei coloni, le truppe attaccano residenti, contadini e pastori palestinesi, che cercano di difendere la loro terra.  La