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Haaretz : Israele si prepara a separare definitivamente i palestinesi da Gerusalemme Est

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di Nir Hasson La settimana scorsa, nel quartiere di Shoafat, a Gerusalemme Est, è stato aperto un nuovo valico di frontiera, con poco clamore. Due giorni dopo, il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat ha affermato che Israele dovrebbe lasciar perdere i quartieri palestinesi della capitale che sono al di là della barriera di separazione, anche se i loro residenti sono in possesso di carte di identità israeliane.                        Alcune persone ritengono questi due fatti come pezzi d uno stesso puzzle. Un terzo è costituito dalla ripresa dei lavori  riguardanti le strade separate per israeliani e palestinesi tra Gerusalemme e la colonia di Ma’ale Adumim nella West Bank. Metti insieme i pezzi e ottieni il quadro di un Israele che erige, con enormi spese, un importante sistema di strade e di posti di controllo che renderebbero possibile la separazione definitiva tra palestinesi e israeliani mentre consentirebbero pure la costruzione di Mevasseret Adumim, un quartiere che colleghere

YALLA Italia :Donne, riprendiamoci le moschee

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Dati Articolo data: 5 December 2011 ora: 15:30 da: Randa Ghazy Ho già  ampiamente  e, come direbbe Cetto La Qualunque, infattamente , discettato di moschee, preghiera, separazione dei sessi. Se nella verosimile società ipotizzata dal nostro Cetto le donne vanno bene solo "in posizione orizzontale", nel caso di alcuni frequentatori di moschee le donne vanno bene solo se nascoste, come il buon Profeta ( Pace e Benedizione su di lui) ci insegna. Un attimo. Davvero è questo che ci insegna? Mi conforta (o sconforta, a seconda dei punti di vista) sapere che le mie riflessioni sembrino avere solidi punti di contatto con quelle di qualche altro libero pensatore, in questo caso Jehanzed Bard, filmmaker indipendente che collabora con  altmuslimah . Questo significa che il problema è lo stesso anche altrove, ma soprattutto che il disagio che provo circa l'atteggiamento nei confronti delle donne è generalizzato, e insomma dovrebbe spingere ogni donna musulmana a fare qua

Ynet: perchè gli ebrei che criticano Israele sono considerati automaticamente antisemiti ?

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A metà dicembre Ron Dermer, un consulente senior per il primo ministro, israeliano ha inviato una lettera ad uno dei redattori del New York Times . Una  dichiarazione di guerra nonostante il tono cortese . Il New York Times  ha offerto a Netanyahu l'opportunità di scrivere un articolo  esprimendo la sua opinione, offerta rifiutata. La motivazione :  a maggio il quotidiano  ha pubblicato la   versione distorta  del presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas 'per quanto riguarda le vicende storiche che hanno preceduto la nascita dello Stato di Israele.Dermer ha scoperto che su 20 articoli scritti  su Israele negli ultimi mesi, 19 criticano  Netanyahu e il suo governo e solo uno (scritto da Richard Goldstone) è stato positivo. "Non vorremmo essere visti come 'Bibiwashing" ha scritto Dermer. Naturalmente il vero obiettivo era di  mettere a tacere le critiche a  Netanyahu n ei media americani,  soprattutto quelle sollevate dagli ebrei. Lo strumento us

Misna :RISORSE E CASE PER ISRAELIANI, AVVISI DI DEMOLIZIONE PER PALESTINESI

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L’Alta corte di giustizia di Israele ha emesso una sentenza secondo cui è legittimo per Israele sfruttare a proprio vantaggio le risorse della Cisgiordania. Dandone notizia, il quotidiano israeliano ‘Haaretz’ ha ricordato che la sentenza è stata emessa in seguito alla presentazione di un esposto da parte dell’organizzazione non governativa Yesh Din che contestava la presenza di 10 cave di proprietà israeliana. Queste riforniscono il 25% del materiale totale ogni anno necessario a Israele, ma secondo il giudice, rappresentano una ricchezza anche per i palestinesi che vi lavorano. Criticando la sentenza, Michael Sfard, rappresentante di Yesh Din, ha detto che “appropriarsi di risorse naturali in un territorio occupato per soddisfare i bisogni economici della nazione occupante equivale a rubare”. Ma in attesa che l’Assemblea generale dell’Onu deliberi sulla richiesta di ammissione fatta lo scorso settembre dai palestinesi, le autorità israeliane stanno spostando paletti avanti un po

Zvi Bar'el : Israele non dovrebbe ignorare gli accordi di riconciliazione palestinese

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   1  Sintesi personale    Il caleidoscopio del Medio Oriente sta cambiando forma, scuotendo la realtà a un ritmo pazzesco. Ma Israele è ferma  . Lo Stato palestinese è stato sul punto di ottenere il riconoscimento dalle Nazioni Unite, ma l'ostacolo principale scaturiva  dal regime di Hamas a Gaza. Dopo tutto  come è possibile riconoscere un  mezza stato? Gli Accordi di Oslo e ogni successivo accordo hanno sottolineato che Gaza e la Cisgiordania sono due parti della stessa entità e, fintanto una parte è gestita da un'organizzazione terroristica che non riconosce Israele, è impossibile riconoscere uno stato palestinese.Ma ora, grazie agli  omicidi della Siria, all'aiuto del' Egitto e al  sostegno della  Giordania, Hamas sta riesaminando la mappa della topografia politica della regione e cambiando rotta: non più lotta armata contro Israele e accettazione delle elezioni  per  raggiungere la vittoria politica."Hamas e Abu Mazen"costituiscono un'ottima scusa pe

Andres Bergamini : memoria degli innocenti… santi!.

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La “festa” dei santi innocenti, trucidati da Erode perchè coetanei, conterranei, vicini a Gesù, appena nato a Betlemme, è una delle più difficili da capire. La liturgia ci mette sulle labbra delle antifone terribili “a te grida, o Signore, il dolore innocente”, “la passione degli innocenti è esaltazione di Cristo”. Il legame così forte ma non consapevole, non voluto  dei piccoli innocenti con Gesù li unisce anche alla sua predilezione del Padre, alla sua morte scandalosa sulla croce, morte assurda ma che salva il mondo intero. Memoria degli innocenti… santi! Ieri ricorreva il terzo anniversario della terribile operazione piombo fuso, che causò la morte di 1366 palestinesi, tra cui 430 bambini e 111 donne . Qua e là nella rete, compaiono link, richiami, memorie di questa strage ormai dimenticata. Mi sono andato a rileggere gli articoli di quei giorni (v. archvio dicembre 2008, gennaio 2009 e febbracio 2009). Riuscimmo ad andare a Gaza pochi giorni dopo la tregua. Vi ripropon