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Una domanda a Obama: Israele fu fondata in conseguenza di un negoziato?

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  Il presidente Obama ben conosce la risposta alla domanda posta nel titolo dell’articolo. Perciò, quando nel suo discorso di giovedì, di fronte all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, egli ha espresso il proprio rifiuto all’adesione dello Stato palestinese all’ONU, ed ha minacciato di ricorrere al veto se il presidente palestinese Mahmoud Abbas avesse presentato la richiesta di adesione al Consiglio di Sicurezza, ha commesso ben cinque errori. Il primo è l’aver rinnegato un principio americano fondato su tre fattori: il diritto all’autodeterminazione dei popoli (su cui si sono basati gli americani nella loro guerra di indipendenza), il primato dello Stato di diritto, e il diritto naturale alla libertà. Obama ha inferto un colpo a tutto ciò, a vantaggio di ciò che egli definisce “negoziati”. Il secondo errore è che egli ha mentito quando ha affermato che “gli Stati vengono fondati solo attraverso negoziati”. Non esiste alcun esempio di ciò, ad eccezione del Sud Sudan. Obama accett

Gerusalemme est: I beduini Jahalin: rifiuti umani

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  Al di là delle demolizioni che avvengono nei quartieri della periferia e i ripetuti, violenti scontri intorno ad Al-Aqsa, Gerusalemme nasconde un’onta più dissimulata. A sud-est della città santa vivono i beduini Jahalin, una comunità che è stata spostata e rimossa più volte, e che ora soffre di una povertà subumana accanto alla maggiore discarica di rifiuti di Gerusalemme. Una vergogna alla pari per israeliani e palestinesi, i beduini e il loro unico modo di vivere sono soggetti a una grave minaccia.  Eid Raeb è uno che funge da coordinatore tra il campo Jabal e le ONG europee che ne rappresentano la linfa vitale. “ La vita dei beduini è finita”,  dichiara senz’alcuna esitazione, “ a volte quando guardo fuori, immagino come era prima, ma so che la vita è finita.”  Eid è uno dei membri fondatori di Jabal e ha intrapreso il suo viaggio fino a qui dal paese che è diventato Ma’ale Adumin, una delle colonie a più rapida crescita.  “Dopo aver costruito Ma’ale Adumim nel 1979, hanno co

Marco Ramazzotti Stockel :Le argomentazioni di un ebreo sul riconoscimento all'ONU dello Stato Palestinese

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Sono ebreo. Faccio parte della rete Ebrei contro l'Occupazione israeliana e della rete Ebrei europei per una pace giusta. Vi parlerò con argomentazioni da ebreo, ma dichiarando subito che rappresento solo me stesso. Perché uno Stato di Israele? I sionisti sostengono che Israele é la linea di difesa ultima degli ebrei contro le persecuzioni. Capisco le ragioni dei sionisti: la paura delle persecuzioni sono una fetta del nostro DNA ebraico. Chi non vorrebbe fuggire l'incubo del dolore e delle persecuzioni razziali? Da ebreo, capisco le paure ma non accetto le soluzioni. Cosa  non  mi permette di condividere il sogno sionista? Vi riporto alcune parti di un discorso di un  rabbino. “E' precisamente perché siamo ebrei che stiamo manifestando con i Palestinesi. La nostra Torah ci obbliga ad essere giusti. Siamo obbligati a perseguire la giustizia. E cosa c'è di più ingiusto del programma del movimento sionista, in atto da un secolo, di invadere le terre di un altr

Comunicato di JCall sul riconoscimento della Palestina come Stato membro dell’ONU

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13 settembre 2011 Il 20 settembre prossimo, i palestinesi chiederanno alle Nazioni Unite che la Palestina venga riconosciuta come stato membro. Con l’avvicinarsi di questa scadenza, JCall - che fa appello a un negoziato di pace tra israeliani e palestinesi secondo il principio di “Due Popoli, due Stati” - sottolinea i seguenti punti: È proprio il diritto inalienabile dei popoli ad autodeterminarsi che ha permesso al popolo ebraico di accedere all’emancipazione attraverso il suo movimento di liberazione nazionale – il sionismo - e di approdare così alla creazione dello Stato d’Israele, riconosciuto dalla comunità internazionale. Oggi, quel diritto è ugualmente alla base del passo intrapreso dai palestinesi presso le Nazioni Unite. Jcall constata con rammarico che errori e debolezze dei dirigenti dei due campi, cicli di violenza e terrorismo, la continua espansione degli insediamenti in Cisgiordania hanno portato al fallimento dei negoziati da venti anni a questa parte. Lo

Uri Avnery : Abu Mazen «il pollo spennacchiato» che ha stupito il mondo

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Fonte: Uri Avnery - il manifesto A BU MAZEN Il presidente palestinese ha parlato da statista all'Assemblea generale Territori Festa in Cisgiordania, ma non a Gaza dove Hamas ha vietato ogni manifestazione pubblica. Una risposta dal Palazzo di vetro dovrebbe arrivare entro quindici giorni. Schierandosi con Israele, Obama ha perso ogni credito presso l'opinione pubblica araba Un discorso davvero splendido: linguaggio espressivo ed elegante, argomenti chiari e convincenti, eloquio ineccepibile. Un lavoro d'artista. L'arte dell'ipocrisia. Quasi ogni affermazione nel passaggio sulla questione israelo-palestinese era infatti una bugia. Una menzogna spudorata. Abbiamo ascoltato il meglio e il peggio di Obama. Una persona morale avrebbe sentito l'impulso di vomitare ma dal momento che lui è un pragmatico, sapeva che doveva farlo, se vuole essere rieletto. In sostanza ha svenduto gli interessi nazionali fondamentali degli Stati uniti in cambio dell'opportuni