Davide Assael Oslo e la follia politica della contrapposizione
La nostra attenzione non può che essere attratta dagli eventi di Oslo. Alla notizia si è subito scatenata la caccia all’islamico e con essa sono ripartite le diagnosi sull’incompatibilità fra l’Islam e i valori occidentali già sentite infinite volte in questi anni. Invece, era proprio il contrario: l’attentatore viene definito come un fondamentalista cristiano che ha voluto colpire al cuore quel modello multiculturale criticato dalle destre europee. Con ciò, non ci metteremo a insistere sulle conseguenze delle politiche xenofobe che alimentano gesti folli e assassini, perché non faremmo altro che agire specularmene alla chiacchiera sul buonismo e sulla tolleranza senza limite cui da tempo assistiamo. Nessuno nega la difficoltà della relazione e la necessità di stabilire nuovi modelli relazionali. Però, visto che noi esseri umani dobbiamo trovare un senso all’incomprensibile, speriamo che questi atti terroristici, a fianco alle novità che il mondo arabo ha espresso in questi ultimi