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ISRAELE, UNITA’ SPECIALI PER INFILTRARE GRUPPI FILO-PALESTINESI

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DI STEFANIA LIMITI     Roma, 25 marzo, 2011, Nena News – L’intelligence israeliana non è mai sazia della caccia agli amici dei palestinesi e ha perciò messo a punto nuove unità speciali per spiare e infiltrare i gruppi antisionisti. Il nome delle nuove strutture è top secret ma si sa che sono state ideate quest’anno dall’unità di ricerca del Mid (Military Intelligence Directorate) con l’unico scopo di monitorare e controllare..Il quotidiano di Tel Aviv  Ha’aretz cita ufficiali del Mid secondo i quali queste campagne ‘selvagge’, legate a loro dire ‘ai gruppi terroristi palestinesi’, delegittimano Israele ed il suo diritto di esistere. Dopo l’azione della Gaza Freedom Flottila che nel giugno del 2010, pagando un drammatico prezzo di vite umane (9 attivisti turchi furono uccisi dai commando israeliani scesi dagli elicotteri sulla nave Mavi Marmara), riuscì a svegliare la comunità internazionale e accendere i riflettori su Gaza, il governo di Tel Aviv ha deciso di affinare gli strumenti d

Gideon Levy: "Io spiato a Londra dall' Ambasciata Israeliana"

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   Circa due settimane fa, sono stato invitato alla Settimana del libro ebraico, a Londra, a seguito della pubblicazione in inglese del mio libro "La punizione di Gaza". L'istituzione ebraica in Gran Bretagna ha minacciato di boicottare l'even to, gli organizzatori hanno ritenuto di assumere guardie di sicurezza, e circa 500 persone, prevalentemente ebrei,riempivano la sala, facevano domande e, soprattutto, mi esprimevano grande simpatia . Ho parlato, come faccio sempre, contro l'occupazione, le ingiustizie e il danno compiuto nei confronti di Israele e dei palestinesi, contro gli attacchi alla democrazia israeliana, come ho scritto in centinaia di articoli che sono stati pubblicati su Haaretz in ebraico e in inglese, e come ho fatto alla London School of Economics e alla Trinity University di Dublino. Come in precedenti occasioni, una "spia" da parte dell'Ambasciata di Israele è stata inviata alla Trinità: uno studente israeliano era stato incarica

Moni Ovadia: la legge dei ricchi

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La striscia rossa del nostro quotidiano di un paio di giorni fa riportava una frase di Paul Krugman, premio Nobel per l’economia, che merita di essere meditata e capita in tutte le sue possibili implicazioni. La frase è questa: «Sono sempre più convinto che i ricchi siano diversi da me e da voi. Quando infrangono la legge sono i pubblici ministeri che si ritrovano sotto processo». Perché i tutori della legge diventano degli imputati quando provano a mettere alla sbarra i ricchi? Nessuno meglio di noi italiani può capirlo. La risposta è semplice: perché i ricchi e potenti rifiutano l’idea che la legge debba essere uguale per tutti. Ritengono che i ricchi e i potenti debbano essere fuori della giurisdizione nella quale rientrano i normali cittadini. La ragione di questa (inaccettabile) pretesa dei ricchi è ancora più elementare. Essendo per essi il danaro, il profitto e la cosiddetta economia di mercato l’unica misura di tutto ciò che è bene, colui che ne è il signore deve essere intocca

Libia: in ricordo di Mò Nabbous eroe normale

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Ho conosciuto Mò sul web, nei primi giorni della rivoluzione libica. Ero alla ricerca di fonti giornalistiche attendibili, e la internet tv che   Mohammad Nabbous   aveva allestito in pochi giorni, dopo l’insurrezione di Bengasi, era diventata un punto di riferimento strategico per chiunque volesse notizie dalla capitale degli insorti. Giornalismo di strada. Il punto di vista dei cittadini di Bengasi, senza mediazioni esterne o edulcorate dai media stranieri. Avevo scritto a Mò per ringraziarlo del suo lavoro, per dirgli che era un uomo coraggioso. Non ha fatto in tempo ha rispondermi. Un cecchino di Gheddafi lo ha centrato alla testa, sabato scorso, 19 marzo Mò aveva compiuto 28 anni il mese scorso. Ha lasciato la giovane moglie, che aspetta un figlio. Non è riuscito a vedere in azione gli aerei della coalizione che hanno aiutato i difensori a rompere l’assedio della sua Bengasi. Il volto del citizen journalism in Libia, ha scritto di lui il britannico Guardian. L’uomo che è stato in

Sergio Yani Escalation militare di Israele a Gaza

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  I l mese di marzo ha segnato una nuova ondata di ostilità da parte di Israele contro la popolazione palestinese assediata della Striscia di Gaza. Tali ostilità hanno comportato l’inasprimento dell’assedio e una graduale recrudescenza degli attacchi militari che fino a oggi hanno ucciso 11 palestinesi e ferito più di 40. All’inizio di marzo, l’esercito israeliano ha comunicato la sua decisione di chiudere il valico di Karni, nella parte centrale della Striscia di Gaza e di trasferire tutte le operazioni di importazioni di beni al valico di Kerem Shalom nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Mentre l’esercito sostiene che questa decisione era dovuta a ragioni di sicurezza, i palestinesi e le organizzazioni israeliane per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per tali provvedimenti.  Gisha, un gruppo israeliano per i diritti umani che si occupa della libertà di movimento dei palestinesi, in una dichiarazione ha affermato che la”chiusura del valico di Karni limiterà u

OPT: Cura dei tumori in crisi a Gaza Le restrizioni imposte dall’assedio israeliano a Gaza causano una carenza cronica di attrezzature chirurgiche e farmaci.

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       I pazienti stanno soffrendo molto'    GAZA - Il cancro di Fatima Hassami è iniziato dal seno e si è diffuso alle ossa, causando alla settantenne fratture multiple alla gamba sinistra e un dolore costante.  "Sono così dispiaciuta per mia madre", ha detto la figlia Ahlan Hassami. "Ogni volta che si lamenta, io soffro con lei."  Fatima è tra i 15 malati di cancro attualmente ammessi al reparto di oncologia al Shifa, il più grande impianto di questo tipo a Gaza. Ma l'ospedale, secondo Ziad Khazander, capo del dipartimento di oncologia, non ha alcuna medicina per il trattamento di casi come quello di Hassami. "Lei ha bisogno di farmaci per rinforzare le ossa", ha detto a IRIN. "C'è un trattamento a disposizione, ma qui a Shifa non abbiamo avuto il farmaco necessario per sei mesi. "Ha una compressione del midollo spinale, che richiede la radioterapia urgente. Ma ha già fratture multiple e le sue ossa sono così deboli che per

Quello che Meotti non sa (o non vuole dire) su Amos Oz DI GIORGIO Bernardelli

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Oggi devo essere particolarmente in modalità attaccabrighe. Però non sopporto davvero più la gente che scrive di Medio Oriente calpestando ogni idea, ogni storia, ogni visione della realtà, ogni sentimento altrui. Premessa alta per volare in realtà molto più in basso:  ho appena letto sul sito di Yediot Ahronot, importante quotidiano israeliano, un articolo che mi è andato particolarmente di traverso. Si tratta di questo:  http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4046028,00.html   Per chi non lo sapesse Giulio Meotti è l'esperto di Medio Oriente del Foglio. Giornalista molto documentato - glielo riconosco - ma con un piccolo difetto: non c'è una volta che non riporti una mezza notizia che non vada nella direzione del suo mantra «la destra israeliana ha ragione, tutti gli altri ce l'hanno con Israele». Da un po' di tempo scrive anche per Yediot Ahronot, buon per lui ovviamente. Solo che oggi si esibisce in uno dei numeri peggiori del suo repertorio: rivolta dalla p

Esplosione a Gerusalemme: una vittima e 31 feriti(video)

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-    Una forte esplosione è avvenuta nei pressi della stazione centrale degli autobus a Gerusalemme e ha causato la morte di una donna e circa 31 feriti. Due sono i gravi condizioni. Lo riferisce il Jerusalem Post, aggiungendo che i feriti sono 31. Lo ha indicato il capo della polizia della città, Aaron Franco. Secondo il ministro della Sicurezza interna israeliano, Yithzak Aharonovitch, la bomba era nascosta in una borsa depositata vicino a un chiosco. È esplosa nel momento in cui due autobus si trovavano in prossimità. Tutti i feriti sono stati trasportati in ospedale. Uno degli autobus colpiti, del quale tutti i finestrini sono andati in frantumi, era diretto verso la colonia ebraica di Maale Adoumim in Cisgiordania, secondo testimoni. La polizia ha predisposto un cordone intorno all'autobus e lanciato le ricerche con i cani per trovare ordigni esplosivi che avrebbero potuto essere ancora nascosti nel settore. L'ultimo attentato a Gerusalemme risale al 6 marzo 2008, quando u

Gad Lerner: il pacifismo qualunquista della destra

1  Anche su questo blog, nelle ore cruciali che precedono una decisione internazionale d’iniziativa armata in Libia -e speriamo che arrivi prima della caduta di Bengasi nelle mani di Gheddafi- vedo crescere un “pacifismo di destra” venato di sarcasmo e isolazionismo. Perchè dovremmo avere tanto a cuore la sorte dei libici, e non di altri popoli oppressi del pianeta? Sfugge forse che si tratta dei nostri vicini di casa. Vale la pena di rischiare vite umane e denaro per quei selvaggi che oltretutto vorrebbero venire a vivere in mezzo a noi? Ma lo sviluppo di società aperte sulla sponda sud del nostro mare rilancerebbe pure una crescita italiana. Infine, era poi così male quel Gheddafi con cui facevamo affari e fermavamo i migranti? Era ed è una vergogna che ci disonora. I pacifisti di destra coprono col sarcasmo la loro sfiducia profonda nella possibilità che la vecchia Italia possa fare altro che isolarsi, nella speranza che passi presto la bufera e non ci porti via troppo benessere. Il

Misna: Dietro le Quinte Del conflitto:libico Armi Dall’egitto e Missioni Clandestine della Cia per il dopo..

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  Carichi di armi leggere e munizioni da giorni superano il confine tra Egitto e Libia per finire a disposizione dei ribelli libici con il beneplacito degli Stati Uniti. Lo ha riferito il Wall Street Journal citando fonti militari statunitensi. Secondo un articolo del quotidiano  di New York, le forniture sarebbero assicurate dall’esercito egiziano – che ha sue fabbriche di armamenti – e si tratterebbe in particolare di fucili e munizioni. “Il trasferimento di armi egiziane è cominciato alcuni giorni fa e sta proseguendo – scrive il giornale citando un anonimo funzionario dell’amministrazione americana – non c’è una formale presa di posizione da parte di Washington ma è piuttosto qualcosa che sappiamo sta avvenendo”. Che Washington si stia comunque muovendo da settimane dietro le quinte, lo sottolinea ‘Globalist’, portale del Centro studi strategie internazionali di Roma, secondo cui il capo della Cia, Leon Panetta, nell’ambito di una missione tenuta segreta ha visitato alcune capitali

Alex Kane : attivista anti-muro palestinese torturato, minacciato di stupro da parte dello Shin Bet per la sua attività a favore del boicottaggio e contro il Muro

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  1 La repressione del governo israeliano  contro il boicottaggio  sta diventando sempre più dura. .   Sul fronte interno, all'inizio di questo mese, "... il plenum della Knesset ha approvato  una 'legge sul  boicottaggio', che prevede dure sanzioni punitive contro gli israeliani o contro le istituzioni accademiche israeliane che lo sostengono boycott, divestment and sanctions (BDS) movement secondo Ha'aretz. 2  punizioni molto dure continuano  ad essere inflitti a militanti palestinesi. Rosenfeld  denuncia le torture subite da  Othman , un organizzatore importante  e  delle  campagne non  violente contro il Muro e del BDS .Rientrato  dalla Norvegia nel 2009, dove ha incontrato i movimenti  BDS e  membri del Parlamento nazionale, tra cui il ministro delle Finanze norvegese, Othman è stato arrestato al confine tra Cisgiordania e Giordania.  Intervistato da   Rosenfeld per  la prima volta ha raccontato della sua esperienza carceraria. E 'stato psicologicam

Gad Lerner :La rivoluzione araba e il coro degli scettici

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    Questo articolo è uscito su “Vanity Fair”. Quando prende il via un’azione militare sono tali e tante le incognite che solo degli irresponsabili potrebbero aderirvi con entusiasmo. Ma c’è una differenza sostanziale fra l’invasione dell’Iraq pianificata otto anni fa da Bush con il sostegno di Blair, e l’attacco odierno alla Libia di Gheddafi intrapreso da un’altra coalizione occidentale. La differenza è che stavolta a muoversi per primi sono stati i popoli del Nordafrica e del Medio Oriente, in rivolta diffusa contro le dittature che li opprimono e li affamano. Si tratta di un movimento giovanile senza precedenti per vastità e coraggio in regioni del pianeta che erroneamente ritenevamo afflitte per sempre dall’oscurantismo. Tuttora questa mia descrizione degli eventi viene accolta con scetticismo fra i benpensanti abituati all’idea che sulla sponda sud del Mediterraneo alligni solo il fanatismo religioso e la bramosia di emigrare per impossessarsi del nostro benessere. Ma ormai sono

A Gaza uccisi almeno 5 palestinesi: tra loro dei bambini da Misna

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BASTA!!!!!!!!!!!!!     1 Gaza: casa colpita, almeno 4 morti di cui 2 bambini Almeno quattro morti nella città di Gaza, fra cui due bambini, dopo che un carro armato israeliano ha colpito una casa. Almeno otto i feriti. Lo riferiscono fonti mediche palestinesi. Un portavoce militare israeliano ha detto che è in corso una verifica della notizia. Il fuoco israeliano è scattato apparentemente in risposta al lancio di quattro razzi contro il territorio israeliano, avvenuto oggi. L'area di confine tra Israele e la striscia di Gaza è da alcuni giorni teatro di una forte recrudescenza degli scambi a fuoco tra israeliani e palestinesi. Gaza: casa colpita, almeno 4 morti di cui 2 bambini sda-ats 2   Un bambino di 11 anni e un adolescente di 16 sono due delle cinque vittime palestinesi causate oggi da colpi di artiglieria sparati dall’esercito israeliano contro un’abitazione della Striscia di Gaza; le altre due vittime avevano rispettivamente 20 e 50 anni di età, della quinta non si a

di Abd al-Bari Atwan: E se l’intervento in Libia fosse solo il primo passo?

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   Poche ore dopo l’emanazione della risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che permette l’intervento militare straniero per proteggere i ribelli libici dai sanguinosi massacri commessi dal regime di Gheddafi, nello Yemen le forze di sicurezza hanno ucciso più di 40 manifestanti ferendone centinaia, dopo aver fatto irruzione in una moschea a San’a che i dimostranti avevano occupato in maniera pacifica.Le immagini di questo massacro trasmesse da al-Jazeera hanno mostrato in maniera evidente che le forze di sicurezza hanno sparato per uccidere, perché gran parte delle ferite erano alla testa, al collo e al petto.  Con questo vogliamo dire che l’Occidente sceglie in maniera selettiva quale rivoluzione proteggere e dove intervenire militarmente. Lo Yemen non produce petrolio, ed è uno dei paesi più poveri del mondo.L’amministrazione americana ha esitato molto riguardo all’intervento militare in Libia ed ha insistito affinché vi fosse una partecipazione araba di alto livello

Siria, bambino di 11 anni ucciso da forze dell'ordine

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   E' morto oggi un bambino di undici anni rimasto ferito ieri durante le cariche delle forze dell'ordine ad una manifestazione a Deraa, nel sud della Siria. Lo ha annunciato un militante dei diritti umaniCi sarebbero stati dei feriti e degli arresti alla marcia che si è svolta oggi a Deraa, nel sud della Siria, dopo il funerale del manifestante ucciso ieri dalle forze dell'ordine. Lo ha riferito un testimone all'Afp: «Diverse persone sono rimaste ferite per aver inalato i gas lacrimogeni e le forze di sicurezza hanno arrestato numerose persone».   I manifestanti hanno sfilato dal cimitero verso la moschea al Omari dopo il funerale di Raed Akrad, sorvegliati da un imponente dispiegamento di polizia. «A centinaia hanno in seguito dato inizio ad un sit-in all'interno e nei pressi della moschea al grido di 'libertà, libertà', 'rivoluzione, rivoluzionè, ha detto il testimone, sempre all'Afp. Da Deraa dove oggi migliaia di persone sono scese in piazza per

Video : A SUD DI HEBRON TRE PALESTINESI FERITI DAI COLONI IN MENO DI 8 ORE

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Colline a Sud di Hebron, 21 Marzo 2011 (foto Operazione Colomba) – Sono stati feriti questa mattina due palestinesi, Ahmad Abu Safiyeh (60 anni), di Nuba, ora in condizioni critiche in ospedale, e Eyad Bassam Za’aqiq (di 35), di Beit Ummar, a sud di Hebron, da un colono isrraeliano mentre si svolgevano i funerali a Beit Ummar.Secondo i testimoni, il colono ha aperto il fuoco dalla sua automobile mentre il corteo funebre si stava dirigendo verso il cimitero nel villaggio di Beit Ummar. Il secondo episodio della giornata, dato che stamattina all’alba un altro colono aveva accoltellato Mahmoud Ibrahim Awad (di 33 anni), residente a Khirbet Tobeh, nelle colline a Sud di Hebron. L’uomo è stato aggredito mentre con il suo asino si recava ad At-Tuwani. Non lontano dalla prima casa del villaggio un colono mascherato, proveniente dall’avamposto di Havat Ma’on, gli ha teso un agguato e lo ha accoltellato ferendolo al braccio destro e al petto.Secondo quanto diffuso dal comunicato dei volo