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Paola Caridi sulla stampa italiana, che in questi giorni, su alcune pagine, ha dato il peggio di sé (inviseblearabs)

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    Mi verrebbe da riprendere la parola che da anni gira per le strade del Cairo.  Kifaya . Basta. Ne ho abbastanza. Sono giorni che leggo la stampa italiana sull’Egitto, e giorni che m’imbatto in articoli catastrofisti. Di quelli: se cade Mubarak sono guai per noi. O meglio, per l’Occidente. O meglio, per quell’ambiente artificiale che avevamo creato: una specie di resort, di albergo a cinque stelle politico, in cui gli altri sono solo i camerieri che ci devono servire cocktail a bordo piscina. Senza nome, senza faccia. Invisibili. Ops, ma i camerieri si sono ribellati!  Quel dommage . Ma come… Ops, sono esseri pensanti, e magari hanno anche pensieri politici. Parlano di libertà, democrazia, dignità. Ops, ma allora non hanno solo fame perché lì, in quegli alberghi a cinque stelle gli danno uno stipendio da fame. E allora, ora, che succede?Ho letto che Hosni Mubarak è un moderato. Anzi, è il campione dei moderati. Ho letto che Omar Suleiman ci ha salvato dai Fratelli Musulmani. Ho let

Corrado Guzzanti imita Masi: la telefonata a Parla con me (28/01/2011)

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BARUCH DAYAN HA EME Letizia Hava Lehmann

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  A una sorella dell'anima, a una persona che mi ha dato tanto e  che mi manca . Una luce intesa di coerenza, verità e dignità. Queste le testimonianze che mi ha inviato da Israele  . Sei  stata, Letizia,   un dono prezioso  ....e tu sai, vero, quello che voglio dire e non so esprimere. Con infinita nostalgia .BARUCH DAYAN HA EME    . Un forte abbraccio alla tua famiglia e ai tuoi  cari. Ciao..sia lieve il tuo cammino dovunque tu sei, sorella 1    testimonianza ebraica: Notte di Natale...1943 a Firenze   Nella citta' occupata dai tedeschi hanno cercato rifugio migliaia di ebrei fuggiti da tutte le parti d'Europa --nei conventi, nelle pensioni e stanze ammobiliate. Vivevamo in continua ansia d'essere scoperti, e giornalmente si sentiva di nuovi arresti. Per evitare sospetti andavamo regolarmente a Messa ogni domenica. Nella notte di Natale [1943] assistemmo alla Messa nel Duomo. In una citta' oscurata, fredda e triste ho avuta un'indimenticabile esperienza. L

Egitto: Hamas blinda Gaza,sangue a Rafah

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  1(ANSA) - RAFAH (STRISCIA DI GAZA), 29 GEN - E' stato di allerta nella parte palestinese di Rafah, la localita' ai margini del Sinai divisa in due fra l'Egitto e la Striscia di Gaza, controllata dagli islamico-radicali di Hamas. La linea di demarcazione e' presidiata dal lato palestinese dalle milizie di Hamas. La sommossa, nel nord del Sinai, sarebbe stata monopolizzata dalle tribu' beduine. Voci parlano di un bilancio di 12 morti a Rafah egiziana e di 20 in tutto il Sinai settentrionale. Egitto: Hamas blinda Gaza,sangue a Rafah 2 Egitto: palestinesi di Gaza valicano confine in assenza di controlli   Il Cairo, 29 gen. - (Adnkronos/Aki) - Decine di palestinesi di Gaza stanno attraversando in queste ore il valico di Rafah, al confine tra l'Egitto e la Striscia di Gaza, usando anche i tunnel illegali, approfittando dell'assenza di controlli della polizia nella zona. Secondo l'inviato ad al-Arish della tv 'al-Jazeera', circolano notizie dell

Christian Elia : WikiLeaks e la Palestina a brandelli

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Uno degli ingredienti dell'era di  WikiLeaks  è un retrogusto di  deja vu . Anche la  Palestina non sfugge a questa ricetta. Il quotidiano britannico  Guardian  e il network arabo  al - Jazeera hanno svelato che l' Autorità Nazionale Palestinese  e il suo leader,  Abu Mazen , sono ormai  pronti a cedere su punti ritenuti per anni irrinunciabili nei confronti d'Israele,  pur di ottenere lo stato palestinese. Lo 'rivelano' circa  1.700 documenti segreti che raccontano centinaia di incontri tra palestinesi, israeliani e statunitensi, che producono montagne di email e bozze di proposte. Li hanno già battezzati  Palestinian Papers . Quali? Gli  insediamenti illegali  a Gerusalemme Est , per esempio, in violazione di qualsiasi norma di diritto internazionale. Solo per chi non voleva vedere questo spiega il  distacco  con il quale il p remier israeliano Benjamin Netanyahu ha trattato l' amministrazione Obama  sul congelamento delle colonie illegali  in Cisgiordania .

Fadi Elsalameen : In Medio Oriente, l’appoggio americano genera un potere dispotico

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   L’ondata di rivolte popolari che stanno avendo luogo in Medio Oriente manda un chiaro messaggio a coloro che sono  – o che aspirano ad essere – al potere nel mondo arabo. Assieme alla serie di documenti segreti recentemente trapelati, tali rivolte dimostrano come non si debba mai puntare sul “cavallo dell’America”. Il “cavallo dell’America” è il leader arabo sostenuto dagli Stati Uniti, e autorizzato a governare qualora lo ritenga opportuno, purché non minacci la sicurezza di Israele o altri interessi americani nella regione. In cambio, egli è autorizzato a violare i diritti umani e a negare i diritti economici e politici al suo popolo. Con la benedizione dell’America, e sotto la bandiera della lotta al fondamentalismo islamico, può reprimere ogni possibile forma di opposizione. In tutti i 10 anni trascorsi per studio negli Stati Uniti, ho sognato di tornare in Palestina e di contribuire alla creazione del futuro stato palestinese. Provenendo da un ambiente modesto a Hebron, e aven