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Zvi Bar'el, :Come occupante, Israele deve affrontare la relazione di Goldstone

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sintesi personale Zvi Bar'el: As occupier, Israel must face up to Goldstone report Goldstone è nato nel giugno del 1967 dopo 42 anni di occupazione. In 575 pagine della relazione, che è ricca di dettagli, nomi, numeri, un elenco di armi, i metodi di interrogatorio e articoli di diritto internazionale, tre punti si nascondono, tra le conclusioni alle pagine, 521 e 522, numerati 1674-1676. Qui si trova la spiegazione per i tragici risultati dell'operazione "Piombo fuso.In tali punti Goldstone usa il termine " continuum " specificando che l'operazione non può essere capito da sola, senza valutarla come parte di una catena di eventi, che comprende anche la chiusura totale della Striscia di Gaza per tre anni, la politica di demolizione case, gli arresti, gli interrogatori e torture, non solo nella Striscia di Gaza, ma anche in Cisgiordania e a Gerusalemme est. In breve, l'Operazione "Piombo fuso non è un incidente ". " Si tratta di un anel

di James HiderI coloni israeliani in Cisgiordania usano tattiche di rappresaglia per punire i palestinesi

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1Nei terreni coltivati tra l’insediamento ebraico di Qedumim e il villaggio palestinese di Imatin, la distruzione provocata dalla lotta senza fine per il controllo della Cisgiordania è ben visibile.Su una collina, coperte, vasi e sedie rotte sono sparsi nel luogo in cui l’esercito israeliano ha cercato di demolire un avamposto illegale ebraico. Nei campi di fronte, 70 alberi di ulivo sono bruciati e anneriti dopo che i coloni si sono presi la rivincita – non sull’esercito, ma sui palestinesi locali. Si tratta di una nuova ed efficace tattica dei coloni, nota come “il prezzo da pagare”: se il governo invia forze di polizia o militari a smantellare un avamposto che i coloni stanno costruendo, questi ultimi fanno in modo che sia la popolazione palestinese a pagarne il prezzo.“E’ abbastanza semplice e intelligente, sebbene malvagio”, dice Michael Sfard, un avvocato del gruppo israeliano per la difesa dei diritti umani Yesh Din. “Attaccano le proprietà palestinesi, le persone, e bloc

Siria: sei paesi arabi disertano conferenza boicottaggio Israele

DAMASCO - Sei paesi arabi hanno disertato un incontro in Siria sul boicottaggio di Israele. Quest'anno alla 83/ma "Conferenza per il boicottaggio di Israele" a cui la stampa di Damasco oggi dedica ampio spazio, oltre a Egitto e Giordania che intrattengono rapporti diplomatici con lo Stato ebraico non hanno partecipato i rappresentanti di Oman , Mauritania , Isole Comore e BarhainIl meeting, dove si discutono le strategie per isolare gli israeliani mediante il boicottaggio economico, da decenni riunisce esponenti finanziari della Lega Araba e della Organizzazione della conferenza islamica, ma col tempo e con la normalizzazione dei rapporti tra Israele e alcuni degli Stati partecipanti, ha perso importanti adesioni Fra le aziende "haram", ovvero "vietate" agli imprenditori arabi perché collegate al marchio "Made in Israel", anche alcune multinazionali internazionali come la Pepsi Cola, la Caterpillar e la Procter and Gamble. commento : gli

Larry Derfner IL NOSTRO DIRITTO ESCLUSIVO ALL’AUTODIFESA

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Praticamente tutta Israele sta ora parlando a una sola voce contro la relazione Goldstone, contro qualsiasi tentativo di incolparci per la guerra di Gaza. Abbiamo affinato al massimo il nostro messaggio e, ispirati dalla performance del primo ministro Benjamin Netanyahu alle Nazioni Unite, lo stiamo trasmettendo con il giusto tono di sdegno:Come può osare qualcuno negarci il diritto all’autodifesa! Come può osare negarci il diritto di combattere contro il terrorismo! Suona bene. Mette chiunque altro sulla difensiva. Il diritto all’autodifesa è elevato al massimo grado, come la mamma e la torta di mele – chi si permetterà di esprimersi contro di esso, soprattutto se riguarda noi, Israele, gli ebrei, il popolo della Shoah? Il diritto all’autodifesa – perfettoMa vorrei chiedere: i palestinesi hanno anch’essi il diritto all’autodifesa?Probabilmente non lo ammettiamo a voce alta, ma nella nostra testa ci diciamo – ancora una volta, a una sola voce – “No!”Questa è la nozione che ha Israel

Gideon levy : un caso di inutile furore

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Il Ministro della Difesa Ehud Barak dovrebbe dare le dimissioni. Ci sono paesi nei quali un rapporto rigoroso quanto quello richiesto dal supervisore dello stato non gli avrebbe concesso altra possibilità se non quella di dimettersi. Ci sono pure paesi i cui ministri governativi si comportano diversamente. Ma, alla luce delle rivelazioni sulle dissolute e salate spese folli fatte a Parigi può succedere che si determini una reazione rabbiosa solo in un paese nel quale autentici scandali vengono spazzati sotto il tappeto – compreso il tappeto sul pavimento dell’InterContinental Paris Le Grand. Solo un paese con così tanto da nascondere è capace di fissarsi su questioni di così poco conto. Solo un paese di questo tipo fa il possibile, e oltre, per dimostrare la sua moralità ed integrità. Solo un paese così si sforza di comprovare quanto può essere vigile sia la sua opinione pubblica che la stampa “impegnata”, due entità che affrontano le questioni facili tanto quanto quelle difficili. S

Gideon Levy : Israele rischia l'isolamento per i suoi attacchi contro tutti

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Sintesi personale Gideon Levy / Israel's attacks will lead to its isolation Israele attacca la Cina per il voto contrario all'ONU , la Francia per essersi astenuta, boicotta J. street , senza contare la Turchia , la Svezia , la Norvegia . Gioco pericoloso che rischia di diventare un boomerang.. Particolarmente grave la posizione assunta verso la lobby degli ebrei di sinistra, colpevoli di volere una pace giusta. Oren , nel frattempo, ha criticato i giornalisti israeliani, compreso me , in un articolo sul The New Republic per aver espresso riserve sul discorso di Netanyahu alle Nazioni Unite - e utilizza l'arma del boicottaggio nei confronti di una nuova e galvanizzante organizzazione ebraica e sionista che sta cercando di combattere i nazionalisti .In nome di chi ? Non in nome della società israeliana, della quale si suppone sia l'ambasciatore . L'ex ambasciatore dell'Europa orientale e dell'Unione Sovietica avrebbe agito allo stesso modo.Tale aggressivit

Israele, diversi incontri con rappresentante Iran ,l'iran smentisce

1GERUSALEMME - Una rappresentante della Commissione per l'energia nucleare israeliana ha incontrato diverse volte a settembre un importante responsabile iraniano per discutere della questione nucleare in Medio Oriente. Lo ha detto oggi all'Afp la portavoce di questa commissione"Ci sono stati incontri tra una rappresentante della nostra commissione - ha detto Yael Doron - e un funzionario iraniano in una quadro regionale". "Questi incontri si sono svolti a porte chiuse - ha proseguito la portavoce della commissione israeliana - e il loro svolgimento non avrebbe dovuto essere rivelato. Ma l'Australia, che organizza gli incontri, ha ritenuto opportuno farlo". Doron ha aggiunto che Israele deve mantenere la riservatezza e che "non si possono dare altri particolari"Colloqui tra funzionari israeliani e iraniani sono senza precedenti dalla rivoluzione islamica del 1979. L'Iran non riconosce lo stato di Israele che a sua volta considera il regime d

Israele-Palestina, Goldstone sfida gli Usa a svelare i difetti del suo rapporto

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Richard Goldstone, il giudice autore del rapporto Onu sui crimini contro l'umanità commessi nel corso dell'operazione Piombo Fuso a Gaza, ha sfidato gli Stati Uniti a giustificare le dichiarazioni sulle conclusioni della sua inchiesa giudicate da Washington "errate e distorte". "Non ho ancora sentito da parte dell'amministrazione Obama - ha dichiarato Goldsone ad Al Jazeera - quelli che sarebbero i difetti della relazione che essi hanno identificato. Sarei lieto di conoscerli per rispondergli se e quando saprò in cosa consistono". "L'amministrazione Obama - ha proseguito il giudice - ha sposato le nostre raccomandazioni che chiedono delle indagini complete e in buona fede, sia in Israele che nella Striscia di Gaza (da parte di Hamas), ma ha detto che la relazione è stata viziata". Secondo il l'ex presidente della Corte Suprema del Sudafrica, gli attacchi dei critici sarebbero personali e partirebbero da pregiudizi propri di chi non ha