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Bradley Burston: dobbiamo ai palestinesi uno stato e rispetto

Sintesi solo punti essenziali per me Haaretz Sintesi solo punti essenziali per me E 'fin troppo facile per noi decidere che non dobbiamo nulla ai Palestinesi, considerarli stranieri, brutali usurpatori. Esattamente come loro vedono noi . Non vogliamo accettare questa verità: ci assomigliano troppo per poter andare di accordo. Essi sono ostaggio dei loro estremisti, esattamente come noi lo siamo dei nostri: i coloni che minacciano l'inferno se vogliamo mandarli via Riteniamo di essere moralmente superiori. perché noi vediamo le nostre operazioni militari , come auto-difesa..non diversamente da loro .Definiamo incontestabile,il nostro diritto alla terra in base alla nostra storia antica, all' amarezza del nostro recente passato, ai sacrifici attuali. Anche per loro è cosìL'alternativa all'estremismo è guardare il nostro passato e il nostro presente con onestà,Dopo 60 anni, è giunto il momento per noi di i cessare di essere uno Stato coloniale.

Irene Sandler

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I rene Sandler, salvò 2.500 bambini dal ghetto ebraico di varsavia. E' morta all'età di 99 anni E lei va con la mente alle tante, troppe volte, in cui, il mattino dopo, li vide da lontano sul luogo di raccolta, i bambini per mano a poveri genitori, che non avevano avuto la forza di separarsene e che ora cominciavano tutti insieme l’ultimo viaggio verso Treblinka. «Mio padre me lo ripeteva sempre: se uno annega, devi tendergli la mano», dice Irena Sendler, rannicchiata in una poltrona del suo appartamento, nel vecchio centro di Varsavia. Ha 93 anni, un volto di seta aggrinzita e una memoria popolata di fantasmi. Ma nessun rimorso può cancellare la sua storia e l’onore fatto a quell’insegnamento: la signora Sendler, quella mano, l’ha tesa migliaia di volte. Duemilacinquecento, per l’esattezza. Tanti furono i bambini ebrei che grazie a lei, cattolica polacca, vennero strappati a forza dal gorgo dell’Olocausto, in una delle più straordinarie e meno conosciute operazioni di sal

Gideon Levy: e ora di dire basta al danaro degli ebrei americani

Sintesi personale (solo punti essenziali per me ) Rivelare l'identità del principale testimone, Morris Talansky ,solleva questioni che vanno al di là del primo ministro e pongono domande sul ruolo  degli ebrei americani  in Israele  .   E 'ora di dire  a loro  senza parafrasi, come si usa tra parenti  :lasciateci soli .Smettete   di usare il vostro  denaro per influenzarci  e per  cercare  di far prevalere il vostro punto di vista, a volte estremamente pericoloso per il paese che dite di voler  proteggere ,  Tutto ruota intorno al danaro,  mascherato  sotto un mucchio di cliché e di promesse.,   Gli insediamenti nei territori, ad esempio, non sarebbero cresciuti   senza il contributo Usa: un'  inchiesta Ynet  ha evidenziato  che gli ebrei americani hanno finanziato per   $ 100 milioni di euro i settler negli ultimi dieci anni,   La   destra ebraica, tenta di  zittire  qualsiasi  opinione differente dalla sua  in America,e sta cercando di fare lo stesso in Israele.  Un  

Col pretesto di colpire l'islam radicale, israele confisca scuole e orfanotrofi a Hebron

Lo psicologo è convinto che la chiusura di questo orfanotrofio avrà un effetto disastroso su questi bambini, ma sarà un fatto negativo anche per Israele, “Se vengono abbandonati -spiega- diventeranno dei criminali con cui prima o poi l'esercito dovrà avere a che fare. Alcuni di loro odiano l'intera umanità per la situazione in cui vivono, invidiano chiunque abbia qualcosa”.Continua qui

Daphna Golan: perchè Israele non vuole ascoltare la sofferenza dei palestinesi

SINTESI PERSONALE (solo elementi essenziali) Ancora una volta abbiamo celebrato la festa della libertà, mentre Gilad Shalit è ancora prigioniero . Abbiamo parlato di andare dalle tenebre alla luce una grande, ma ci siamo abituati a lasciare che il nostro futuro dipenda da Shin Bet e abbiamo smesso di chiedere ciò che si potrebbe fare per liberare i soldati rapiti.Perché non parlare con tutti i nostri vicini di casa, Hamas, Fatah e Hezbollah, i presidenti della Siria ,dell' Egitto e degli Stati arabi, per il rilascio dei soldati rapiti, per far cessare i Qassam il fuoco, per la riconciliazione?Vantiamo la democrazia e la libertà di informazione,israeliana ma la Shin Bet dirige la nostra realtà, agendo nel buio . Non abbiamo idea di che sia il nostro futuro , ma,da anni, ci è stato chiesto di non fare troppe domande. Dal 1967, Israele ha imprigionato più di 700000 palestinesi, circa un quinto della popolazione palestinese. Secondo l'ultimo rapporto delle Nazioni

MAOZ: SIAMO DUE POPOLI: NOI E GLI ULTRA-ORTODOSSI

Sintesi personale Queste dichiarazioni sono dolorose, ma bisogna parlare in modo forte e chiaro: due popoli vivono in questa terra,ebrei e ultra-ortodossi . Essi vedono se stessi come emissari di Dio sulla terra. Noi ci siamo illusi di essere un unico popolo, ma in realtà sapevamo di non esserloChe cosa non abbiamo fatto per preservare l'unità? abbiamo accettato di sposarci e di divorziare secondo le leggi di Mosè e di Israele secondo le loro indicazioni,abbiamo accettato restrizioni sul nostro stile di vita; abbiamo deciso di ignorare gli accordi stipulati, ,abbiamo inviato i nostri giovani uomini e donne per difenderli loro,abbiamo deciso di sostenerli, Tutto questo non è stato un bene,da loro non abbiamo ricevuto niente Essi considerano come ovvia la nostra disponibilità ad accettare limitazioni che sono in opposizione al nostro stile di vita e di coscienza. In cambio fanno tutto il possibile per rendere la vita difficile per noi e per rendere l'ebraismo, forse l

Akiva Elder: l'inganno di Olmert sul negoziato siriano

Il canale diplomatico aperto con la Siria è solo un diversivo per prendere tempo e per mascherare la fase di stallo a cui sono giunti i colloqui di pace fra Israele ed il presidente palestinese Mahmoud Abbas – sostiene il noto analista israeliano Akiva Eldar Venerdì scorso, poche ore dopo che un terrorista aveva ucciso due guardie di sicurezza israeliane in Cisgiordania, e che alcuni elicotteri avevano cacciato dei lanciatori di razzi Qassam nella Striscia di Gaza, un piccolo gruppo di giovani israeliani e palestinesi si era seduto assieme in un albergo ad Aqaba. Un alto funzionario giordano aveva parlato con orgoglio agli ospiti, attivisti dell’organizzazione “Seeds of Peace”, a proposito di progetti economici comuni che beneficiano tutti e tre i popoli. Durante la pausa, l’oratore mi condusse in un angolo e mi chiese, “Mi può spiegare perché il suo governo sta ignorando la Giordania e l’iniziativa di pace araba?”. Poi, egli mi domandò: “Non capite quale catastrofe si abbatterà su di