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Gad Lerner a Magdi Allam

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Magdi Allam, arabo, esprime nel suo libro un’identificazione totale con Israele. Che a me, ebreo, dà disagio Mi rendo conto che ci hai messo l’anima, e che da uno come me ti attenderesti gratitudine per una dichiarazione d’amicizia, o meglio d’identificazione assoluta con la sorte del popolo ebraico e dello Stato d’Israele, che – nonostante le ottime intenzioni – mi lascia addosso invece un senso di disagio. CONTINUA La differenza fra traditori e transfughi: lettera a un levantino (come me)

Warschawski'Israele e Usa contro l'islam politico

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Il vecchio sogno di Ariel Sharon si sta avverando: palestinesi che uccidono palestinesi mentre Israele conta le vittime con grande soddisfazione. Le lacrime dei leader israeliani sono lacrime di coccodrillo e il loro presunto cordoglio per i tragici eventi di Gaza pura ipocrisia. I conflitti sanguinosi erano prevedibili così come la responsabilità e il diretto coinvolgimento di Israele e degli Stati Uniti sono palesi. All'interno delle analisi di molti giornalisti israeliani la responsabilità di Israele sembra essere indiretta: «1,4 milioni di persone chiuse in un territorio piccolo come la Striscia di Gaza, senza alcuna possibilità di condurre una vita economica regolare e senza alcuna possibilità di fuga, sono fatalmente destinate ad ammazzarsi a vicenda, come topi in trappola». Questa metafora zoologica non è solo tipicamente razzista, ma anche basata su un grosso fraintendimento. Perché l'atteggiamento d'Israele e degli Usa nelle vicende attuali non si limita a favorire

Gaza: i porcellini d'India e le lacrime di coccodrillo

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di Uri Avnery* - 21/06/2007   Da “Il manifesto” del 20 giugno 2007 Hamastan nella Striscia: i ... www.homolaicus.com/storia/israele-palestina/fonti/La-striscia-esperimento.pdf Che succede quando 1.5 milioni di esseri umani sono imprigionati in un territorio minuscolo e arido, separati dai loro compatrioti e da qualsiasi altro contatto con il mondo esterno, ridotti alla fame da un blocco economico e messi in condizione di non poter sfamare le loro famiglie? Alcuni mesi fa avevo descritto questa situazione in termini di esperimento sociologico creato da Israele, dagli Stati uniti e dall'Unione europea. La popolazione della Striscia di Gaza come porcellini d'India. Questa settimana l'esperimento ha prodotto i risultati. Essi hanno dimostrato che gli esseri umani reagiscono esattamente come gli altri animali: quando troppi di loro sono accalcati in uno spazio ristretto in condizioni

Gaza sei palestinesi uccisi- 3 feriti dai razzi a Negev

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A quanto vogliamo arrivare Israele ...intanto i razzi continuano ad essere lanciati ...intanto per rafforzare Abu Mazen si uccide nei TO ......... Qualcuno dei soliti falchi nazionalisti comincia ad aprire gli occhi e a preoccuparsi ...... Gaza rischia di diventare un pantano esattamente come l'Iraq per gli Usa......

Gaza: era un clown, amava i bambini, lo hanno ucciso

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...finirà questo mare infinito di dolore, così inutile, folle ,insensato. Ciao , Shadi , sia lieve il tuo cammino. Cari amici di Salaam, come saprete la situazione interna alla striscia di Gaza sta diventando sempre più drammatica, specialmente per la popolazione civile. Purtroppo in questo contesto dobbiamo comunicarvi, con grande tristezza, una bruttissima notizia relativa agli amici del REC. L’altro ieri, 13 giugno 2007, gli operatori del nostro partner locale Remedial Education Center di Jabalia sono scesi in strada per manifestare insieme alla società civile palestinese per chiedere la cessazione degli scontri. Proiettili sono stati esplosi contro il corteo. Uno degli educatori, Shadi Tayseer (22 anni) è stato ucciso. Ciò che è accaduto è assurdo e drammatico: Shadi è uno dei giovani palestinesi impegnati attivamente nel lavoro con i bambini, che sono le principali vittime dei conflitti. Shadi lavorava in strada, nelle scuole e negli ospedali, provando a regalare un sorris

Israele ha contribuito ad alimentare il conflitto

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Olmert ha fretta di incontrare il presidente George W. Busch e l segretario generale delle Nazioni Unite nel tentativo disperato di trovare sostegno e alleati per la pericolosa situazione che si è determinata . Sarà difficile per Israele dimostrare di non aver contribuito in modo significativo al deteriorarsi della situazione Il disimpegno non l' assolve visto che continua a controllare elettricità ed acqua, a fornire servizi di base, a recepire dazi doganali Sul fronte interno diventerà più aspro il conflitto tra la destra israeliana e la sinistra: la prima affermerà che Hamas si è rafforzata grazie ad Oslo e al ritiro da Gaza , la seconda ribatterà che l'attuale disastro è stato provocato dai precedenti governi e dall'arroganza dimostrata verso i palestinesi .La richiesta di aiuto del governo israeliano al mondo dimostra il fallimento della strategia politica finora adottata : controllare per 40 anni il conflitto invece di concluderlo ,improvvisando soluzioni (come il dis

Grossman:questa guerra può travolgere tutti

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riGERUSALEMME - David Grossman, la guerra è il tema che attraversa il suo ultimo libro («Con gli occhi del nemico», Mondadori). In questi giorni stiamo assistendo ad un paradosso della Storia, la guerra civile palestinese, il conflitto fra i poveri, i rifugiati, gli occupati. Che cosa pensa davanti alle immagini provenienti da Gaza?«Prima di tutto, sento una grande preoccupazione per quello che sta per svilupparsi da questa guerra civile. Sono quasi sicuro che non finirà a Gaza, che si infiltrerà anche nella Cisgiordania e in seguito produrrà violenze contro Israele. E´ orribile vedere quello che i palestinesi si fanno l´uno l´altro. Devo dire che la mia prima reazione è stata che una violenza interna di tale portata è una cosa che noi, qui in Israele, non abbiamo ancora sperimentato. Ho pensato allo sganciamento da Gaza, a quanta tensione ci fosse, a quante armi, a quanto fanatismo ci fossero in giro, eppure, nemmeno una goccia di sangue è stata versata, né dei coloni, né dei soldati»

Libano: GHALEB ZEINAB: non abbiate paura di noi

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L'intervista non è pubblicata dai "soliti" giornali, ma da Famiglia Cristiana ed è senza dubbio interessante «Senza il pluralismo etnico e religioso il Libano non sarebbe mai nato: sarebbe rimasto una regione della Siria e nulla più». E non può diventare uno Stato islamico.CONTINUA Famiglia Cristiana n. 24 del 17-6-2007 - Non abbiate paura di noi ...