Bernard Guetta : Israele crede nella pace?
U na giovane israeliana , piercing e ombelico al vento, prende il caffè in terrazzain Israele . «Turista?» mi chiede. «No, giornalista». Rimane sorpresa. «Come mai da queste parti?» «L´offerta araba. Il vertice di Riad, le reazioni del suo Paese». Sto per chiederle cosa ne pensa, ma il suo cellulare si mette a squillare. È un Sms: «Hanno tirato altri razzi da Gaza. Nessun ferito». Lo legge distrattamente, poi passa a parlare dei primi raggi estivi, dei suoi studi e dei pregi comparati del caffè turco e dell´espresso. Di tutto, ma non della speranza di pace che ha richiamato a Gerusalemme il segretario generale dell´Onu e il segretario di Stato americano. Strano. Curioso. E anche sconcertante. Sono cinquantanove anni che gli israeliani aspettano di essere riconosciuti dai loro vicini arabi. A suo tempo, il fatto di aver stabilito rapporti diplomatici con l´Egitto ha rivoluzionato questo paese. Ora, per la seconda volta, è la Lega araba, è tutto il mondo arabo a proporre il riconosc