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Visualizzazione dei post da febbraio, 2012

Gad Lerner :Gli insulti dei giornali di destra contro Luca Abbà fanno solo rima col suo cognome: sono espressioni di viltà

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http://www.gadlerner.it/2012/02/28/vilta.html?cp=9#comment-820683 Grazie Lerner e piena solidarietà contro la viltà e la meschinità che aleggia in alcuni blog  che non vale la pena nominare . A volte il silenzio è la virtù dei forti, ma non sempre viene interpretato in tal modo da chi ha fatto del dileggio la sua armatura. Dispiace per loro .

Yitzhak Laor :Poi venne Piombo Fuso a Gaza

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E allora arrivò Piombo Fuso a Gaza.   L'occupazione si è trasformata in una lunga serie di storie atroci e sanguinose, ma ben poco arriva abbastanza vicino alle orecchie degli israeliani perché ascoltino il grido di dolore proveniente dall'oscurità .   di Yitzak Laor    Se i palestinesi avessero prodotto un film in cui dei medici israeliani avessero buttato fuori dall'ospedale un palestinese ferito, e dopo ciò i poliziotti lo avessero gettato fuori dalla loro macchina a morire nell'oscurità, il primo ministro avrebbe denunciato i suoi sudditi per incitamento contro i loro padroni. Se invece fosse stato un regista israeliano a fare un documentario su un simile comportamento nei confronti di un prigioniero palestinese,in cura all'ospedale Sheba ma non guarito, costui sarebbe stato oggetto di critiche da parte della Im Tirtzu, la nostra istituzione che si occupa di censura, mentre il ministro della cultura gli avrebbe consigliato di girare un film sul modo

Siria : CRISI ARMATA, TRA OPPOSIZIONE E GOVERNO VINCE INDUSTRIA BELLICA

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Guerra di propaganda ma anche guerra vera e propria. Come ha anche riferito un rapporto di una speciale commissione del Consiglio dei diritti umani, in Siria sia le forze governative che quelle ribelli si stanno macchiando di crimini e violazioni. Il rapporto sottolinea che ciò avviene su scale diverse, che le violazioni dei ribelli sono di gran lunga inferiori per numero a quelle commesse dall’esercito, ma esplicita un fatto su cui poco o per nulla si soffermano i media occidentali ovvero che l’opposizione dispone di combattenti e di armi. Sugli armamenti in dotazione all’esercito e alle forze di sicurezza del regime una delle fonti più autorevoli è il Sipri, istituto di ricerca svedese specializzato su conflitti e disarmo. Secondo dati che Peter Wezeman, ricercatore del Sipri, ha fornito alla MISNA, nel periodo 2006-2010 la Siria è stato il settimo importatore a livello globale di armamenti pesanti russe. Le industrie russe hanno in particolare coperto il 64% dell’intera spesa

Palestina:RAID DEI SOLDATI ISRAELIANI, CHIUSE DUE EMITTENTI TV

Soldati israeliani hanno fatto irruzione nelle sedi di due emittenti televisive palestinesi nella città di Ramallah, il capoluogo della Cisgiordania, sequestrando apparecchiature e trattenendo per ore giornalisti e responsabili: lo riferiscono diverse fonti di stampa, sia locali che internazionali. Secondo l’agenzia di stampa palestinese “Maan”, l’operazione militare è cominciata alle due di questa notte con l’irruzione nella sede dell’emittente privata “Watan Tv”. I soldati avrebbero portato via con sé computer e altre apparecchiature, mettendo a soqquadro gli uffici della redazione e costringendo a interrompere le trasmissioni. Per diverse ore sono state trattenute quattro persone, sia giornalisti che tecnici. L’altra emittente coinvolta nell’operazione israeliana è “al-Quds Educational Tv”, una stazione legata all’Università palestinese al-Quds a Gerusalemme. Il direttore dell’emittente, Haroun Abu Arra, ha raccontato che i militari hanno sequestrato tutto e che ora tras

ISRAELE DICE NO A PANNELLI SOLARI PER PALESTINESI

Le autorità israeliane fanno come meglio credono nei Territori occupati mentre i palestinesi, nella loro terra, sono costretti a richiedere permessi per tutto, anche per la produzione di energia pulita. MICHELE GIORGIO Gerusalemme, 29 febbraio 2012, Nena News (la foto, presa in internet, e’ dell’agenzia AP) – In Cisgiordania è lecita la tecnologia voluta da Israele ma non quella che i palestinesi scelgono in autonomia. Mentre le autorità israeliane annunciano di aver messo a punto un piano per la costruzione di quasi 500 km di ferrovie all’interno dei Territori occupati – la fragile Anp di Abu Mazen non è stata neppure consultata -, gli 80 abitanti del villaggio di al Thala, nel sud della Cisgiordania, si vedranno demolire gli impianti fotovoltaici e le turbine eoliche per la produzione di energia pulita perchè «non hanno chiesto il permesso» alle autorità militari occupanti. La vicenda di al Thala offre un esempio molto chiaro di ciò che significa vivere nella zona C de

Israele:Tecnologie di controllo: il caso di Hewlett-Packard

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Un rapporto sul coinvolgimento diretto di Hewlett Packard (HP) nell'occupazione. HP è stato usato come un caso di studio per parlare del ruolo delle corporazioni internazionali e locali nei meccanismi israeliani di sorveglianza e controllo sui territori palestinesi occupati. L'occupazione israeliana dei territori palestinesi è sostenuta e conservato dalle quotidiane pratiche di sorveglianza e di controllo. Negli ultimi anni, queste pratiche si sono basate sempre più affidamento su meccanismi tecnologici forniti da aziende internazionali e locali. Tra questi c'è anche l'Hewlett-Packard (HP). Attraverso la filiale israeliana EDS, HP è il prime contractor del sistema di Basilea, un  automatico sistema di controllo biometrico di accesso installato e mantenuto da HP ai check-point militari nei territori palestinesi occupati (OPT). Un altro meccanismo di controllo in cui HP è coinvolta in Israele è il sistema di carte d'identità di Israele, che riflette e rafforza le

Israele e "la gioventù delle colline"

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  La chiamano Hilltop Youth, "gioventù delle colline", una definizione che rimanda a un collettivo, una  gang , uno spazio sociale di giovani. Ma non è così, perché le colline di riferimento sono quelle palestinesi e 'loro' sono la frangia più dura dei coloni che vivono negli  outpost , gli insediamenti ebraici “illegali” persino per il governo di Tel Aviv.     di Simone Ogno  Un ritratto di questa gioventù è stato portato all’attenzione dell'opinione pubblica qualche tempo fa, da un reportage della rete televisiva israeliana Channel 2, sottotitolato in inglese dal giornalista Ami Kaufman, con una dedica particolare: "Questa traduzione è dedicata ai miei amici dell’AIPAC (American Israel Public Affairs Committee) e ai rabbini nazionalisti del mondo. Senza di voi, questi razzisti non esisterebbero". Il mezzo dei reporter è costretto a compiere uno  slalom  tra le barriere e le puntine disseminate lungo tutto il tragitto che porta all’ outpost

Gaza ;CRISI ENERGETICA, DI NUOVO CHIUSA CENTRALE ELETTRICA

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E’ stata completamente chiusa oggi, per la seconda volta in due settimane, l’unica centrale elettrica di cui dispone la Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia di stampa ‘Maan’secondo cui la chiusura è dovuta alla mancata fornitura di carburante da parte dell’Egitto. Dopo essere stata chiusa lo scorso 14 febbraio, la centrale aveva parzialmente ripreso ad operare otto giorni fa con la riattivazione di uno dei suoi quattro generatori. La popolazione della Striscia (un milione e 700.000 abitanti circa secondo stime correnti) rischia così un nuovo lungo blackout unito alla carenza di carburante, divenuto introvabile a prezzi di mercato mentre sul mercato nero è reperibile ma a prezzi maggiorati. Non sono ancora chiari i motivi dell’interruzione della fornitura da parte dell’Egitto che la scorsa settimana, per ripristinare il servizio, aveva raggiunto un accordo con Hamas, il movimento che dal 2007 governa ‘de facto’ la Striscia. L’accordo, di cui aveva dato notizia un portavoce d

SIRIA: PASSA CON L’87% DI SI’ IL REFERENDUM COSTITUZIONALE

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Affluenza buona ai seggi per votare la nuova costituzione: pluralismo partitico, elezioni presidenziali e limite di due turni di 7 anni per il presidente. Alcuni sembrano sperarci. Per gli "Amici della Siria" è una burla. IKA DANO Roma, 28Febbraio 2012, Nena News – E’ stato approvato con l’87% di voti favorevoli il testo della nuova costituzione introdotto dalle autorita’ siriane. Nella giornata di domenica, più di 14 milioni di siriani sono stati chiamati ai 14.185 seggi elettorali. L’affluenza e’ stata del 57%. Per alcuni la riforma costituzionale rispecchia il bisogno di riforme e apre le porte al pluralismo partitico. Per altri è una burla. “Ho votato perchè questo è il risultato di riforme introdotte dal presidente – ha dichiarato l’elettore trentaduenne Balsam Kahila intervistato dal quotidiano libanese Al Manar – e se queste riusciranno, avremo una democrazia, non come in Libia e in altri Paesi…. voto nonostante  le gangs armate”. E l’ex parlamentare George

FOTO E VIDEO: Shuhada Street, la repressione dell’esercito

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Oltre 300 palestinesi e attivisti israeliani hanno manifestato venerdì 24 febbraio ad Hebron chiedendo la riapertura della principale via della città, Shuhada Street, chiusa dalle autorità israeliane nel 2000. L’esercito israeliano ha immediatamente reagito alla manifestazione nonviolenta con un annuncio registrato in inglese, facendo sapere ai dimostranti che su trattava di “un test del supporto acustico di ampio raggio LRAD della American Technology Corporation”. Sono state emesse ondate di rumori fastidiosi e insopportabili, che hanno provocato nausea e perdita di equilibrio a molti manifestanti. Sono seguiti lanci di gas lacrimogeni e di acqua puzzolente e putrida, sparata non solo contro i dimostranti ma anche contro un piccolo funerale che stava passando.  Diciassette manifestanti sono dovuti ricorrere a cure mediche a causa dell’inalazione dei gas dei lacrimogeni e per la nausea provocata dall’acqua. Un dimostrante è stato arrestato e rilasciato nel pomeriggio.I soldati agg

I dieci motivi più che eccellenti per attaccare l’Iran

di  David Swanson  – 22 febbraio  2012 1. L’Iran ha minacciato di contrattaccare se aggredito, e quello è un crimine di guerra. I crimini di guerra devono essere puniti. 2. La mia televisione dice che l’Iran ha testate nucleari. Questa volta sono sicuro. Proprio come la Corea del Nord. Sono sicuro che loro sono i prossimi. Noi bombardiamo soltanto i posti che hanno sul serio testate nucleari e sono l’Asse del Male. Eccetto l’Iraq, che era una cosa diversa. 3. In Iraq non è andata così male. Considerato quanto è pidocchioso il suo governo, ci si sta meglio ora che tanti se ne sono andati o sono morti. Davvero, la cosa non avrebbe potuto andare meglio nemmeno se l’avessimo programmata. 4. Quando minacciamo di tagliar fuori il petrolio iraniano, l’Iran minaccia di tagliar fuori il petrolio iraniano, il che è assolutamente intollerabile.  Cosa faremmo senza quel petrolio? E a cosa serve comprarlo se loro vogliono venderlo? 5. L’Iran sta segretamente dietro l’11 settembre.  L’

Gerusalemme, destra israeliana a caccia dello scontro

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Thursday, 23 February 2012 10:57 Sergio Yahni (Alternative Information Center) Graffiti “Price tag” (campagna ufficiosa dei coloni contro le demolizioni in alcuni outpost illegali in Cisgiordania) sulle mura di un chiesa battista a Gerusalemme domenica scorsa sono solo l’ultimo atto di una serie di vessazioni contro istituzioni cristiane e musulmane negli ultimi due mesi. Solo nelle scorse due settimane sono state attaccate la scuola bilingue arabo-ebraica a Sud di Gerusalemme e due chiese. Domenica 19 febbraio, giovani musulmani si sono scontrati con le forze di polizia israeliane a Haram al Sharif (il Monte del Tempio, Spianata delle Moschee,  ndr ) durante la visita di un gruppo di turisti scortati dalla sicurezza, dopo che un sito web della destra israeliana,  Har Habayit Shelanu  (“Il Monte del Tempio è nostro”, in ebraico) chiamava gli ebrei a prendersi il sito di Haram al Sharif. Il sito riportava un annuncio dei movimenti Monte del Tempio e Il Tempio che dichiarava do