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Scontri in Cisgiordania e a Gerusalemme dopo l'uccisione del bambino palestinese (video)

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 Sintesi personale  Gli scontri sono proseguiti fino  al tardo pomeriggio di Sabato in Cisgiordania e a Gerusalemme, i palestinesi mascherati  hanno bruciato pneumatici per bloccare la strada principale  di Duma, dove ebrei ignoti hanno dato fuoco alla casa della  famiglia Dawabsheh , uccidendo Ali Dawabsheh e ferendo gravemente i suoi genitori e il fratello.   Scontri fuori Duma Circa 200 uomini e donne hanno bloccato la strada  in segno di protesta per l'omicidio di Ali Dawabsheh .   Hanno lanciato sassi  contro un veicolo della polizia israeliana , hanno sventolato bandiere palestinesi , chiedendo che gli  assassini   siano assicurati  alla giustizia. I manifestanti sono stati raggiunti dai membri della  Lista araba  che non hanno partecipato al blocco della strada . I manifestanti bloccano Highway 65 (Foto: Hassan Shaalan) Giovani palestinesi si sono scontrati con le forze di sicurezza nel campo profughi Jalazun Sabato pomeriggio dopo il f

Tel Aviv : manifestazione della sinistra contro il terrorismo ebraico

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Thousands hit the streets to protest racist, homophobic attacks | +972 Magazine Thousands of people gathered in cities across the country on Saturday night to protest against the racist and homophobic attacks of the past few days. The... 972mag.com Fotografie di Oren Ziv / Activestills.org Migliaia partecipano a  una manifestazione organizzata da Peace Now Piazza Rabin, Tel Aviv, 1 agosto 2015. (foto: Oren Ziv / Activestills.org) Migliaia di persone si sono radunate nelle città di tutto il paese nella notte di Sabato per protestare contro gli attacchi razzisti e omofobi degli ultimi giorni. Le dimostrazioni sono una risposta per l'attacco  avvenuto a    Gerusalemme   e    nel villaggio cisgiordano  di Dum   dove  Ali Dawabsha di 18 mesi  è stato  bruciato  vivo. A Tel Aviv più di 3.000 persone hanno partecipato ad una manifestazione organizzata da Peace Now, chiedendo "il pugno di ferro contro il

Ugo Tramballi : Occhio per occhio

Ugo Tramballi 9 h · Il Sole-24 Ore, 1/8/2015 Occhio per occhio, diceva il Mahatma Gandhi, rende tutto il mondo cieco. Israeliani e palestinesi sono ipovedenti in forma cronica e grave dall’inizio del loro conflitto, più di un secolo fa. Ieri, la vittima di questa faida senza fine è stato un bambino palestinese di 18 mesi, bruciato vivo nella sua casa alla fine di un assalto di estremisti ebrei armati di bottiglie incendiarie. “Vendetta!”, hanno scritto su un muro, in ebraico, accanto a una stella di Davide. Il villaggio di Duma, tremila abitanti nel Nord della Cisgiordania, verso Nablus, è povero come tutti i piccoli centri abitati della zona: fra un insediamento e un posto di blocco, la requisizione di un oliveto e una retata dell’esercito israeliano, è difficile sviluppare un’economia oltre la sussistenza. L’altra notte tre, forse quattro uomini sono presumibilmente arrivati da una colonia ebraica vicina, Ma’ale Efrayim. Il loro obiettivo erano le prime

Fulvio Scaglione : Israele e i fantasmi di Netanyahu

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Israele e i fantasmi di Netanyahu Ostaggio delle destre oltranziste da lui stesso sollecitate, il premier fatica a reagire di fronte a una crisi che scuote Israele dall'interno. La politica degli insediamenti, il popolo dei "coloni" e i ricatti degli ultranazionalisti. famigliacristiana.it I funerali del piccolo Alì, ucciso da "coloni" israeliani (Reuters). La morte atroce di Alì Saad Dawabsheh, bruciato vivo da un gruppo di "coloni" israeliani ultranazionalisti che hanno scagliato bombe molotov nella sua casa, potrà avere due tipi di seguito. I palestinesi potranno usarla per rispondere con violenza alla violenza, come Hamas  li ha incitati a fare e come molti (forse anche tra gli stessi "coloni") vorrebbero vederli fare. I segnali, e le vittime, ci sono già tutti e il timore è che l'assassinio del piccolo Alì diventi una miccia, così come l'assassinio di Eyal Yifrah,

Zvi Schuldiner: "Coro di ipocriti"

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Zvi Schuldiner: "Coro di ipocriti" Territori Occupati. A Gerusalemme le aggressioni ai palestinesi fanno parte della routine quotidiana. Chi le condanna? nena-news.it I funerali del piccolo Ali (Foto: EPA) di Zvi Schuldiner – Il Manifesto Roma, 1 agosto 2015, Nena News – Appic­care il fuoco a una casa, bru­ciare vivi un neo­nato — che è morto -, e sua madre e la sorel­lina — che lot­tano per la vita -, è orri­bile. Ma atten­zione all’ipocrisia domi­nante, alle con­danne ver­bali prive di contenuto. Il mini­stro dell’educazione israe­liano Naf­tali Ben­nett con­danna il cri­mine; è ter­ro­ri­smo, è inac­cet­ta­bile. Il mini­stro dimen­tica che fra i saggi rab­bini che creano e ali­men­tano lo spi­rito del suo par­tito, c’è Dov Lior. I let­tori del mani­fe­sto , così come i miei alunni e la mag­gio­ranza degli israe­liani non neces­sa­ria­mente cono­scono il libro The Law of the King, nel quale due saggi rab­bini an

La Palestina e la sua ultima fabbrica di kefiah

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      La Palestina e la sua ultima fabbrica di kefiah - Arabpress A Hebron, la famiglia punta tutto sulla qualità artigianale, l'originalità e l'unicità della kefiah arabpress.eu Di Silvia Boarini. Middle East Eye (23/07/2015). Traduzione e sintesi di Claudia Avolio. In copertina membri della famiglia Herbawi di Hebron che porta avanti la fabbrica Ciò che non si dimentica della fabbrica tessile di Hebron aperta e portata avanti dalla famiglia Herbawi è il rumore: telai meccanici che lavorano ad alta velocità. Queste antiche macchine sembrano locomotive a vapore. Tutti i telai all’opera tessono un potente simbolo palestinese: la kefiah . Nella fabbrica degli Herbawi viene intessuta dal 1961 e da allora è rimasta l’unica fabbrica di kefiah della Palestina. Prima di mettere su il proprio negozio a Hebron, Yasser Herbawi che è oggi sugli 80 anni, importava le kefiah dalla Siria. Nel corso degli anni ’70 e ’80 la famiglia Herba

Dopo Ali, due 17enni palestinesi uccisi: la violenza di Israele è strutturale

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Dopo Ali, due 17enni palestinesi uccisi: la violenza di Israele è strutturale Dopo il brutale omicidio del piccolo Ali, le forze militari israeliane hanno ucciso due ragazzi a Gaza e in Cisgiordania. Il mondo finge di non vedere che la violenza nei Territori non è civile e estemporanea, ma di Stato e radicata. Laith al-Khaldi, il giovane ucciso ieri notte ad Atara (Foto: Ma’an News) di Chiara Cruciati Gerusalemme, 1 agosto 2015, Nena News – Altre due vittime del fuoco israeliano: stavolta non quello appiccato da un gruppo di coloni, ma quello aperto da soldati dell’esercito israeliano. Perché sta qua la gravità del conflitto ancora in corso a cui il mondo guarda solo in casi speciali: nei Territori Occupati la violenza è strutturale. A poche ore dalla notizia che ha sconvolto la comunità internazionale, la Palestina è scesa in piazza per protestare. Un bambino di soli 18 mesi, Ali Dawabsha, era morto carbonizzato, bruciato vivo

Israele: i leaders israeliani nascondono la natura della violenza dei settler

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West Bank murder: Leaders fail to address nature of settler violence | +972 Magazine The murder of a Palestinian baby has provoked condemnation from Israeli leaders across the political spectrum. Yet the harsh rhetoric masks a consistent... 972mag.com  Sintesi personale L' incendio doloso nel villaggio cisgiordano di Duma  che ha ucciso il bambino palestinese Ali Saad Dawabsha  e ferito gravemente i suoi genitori e il fratello , è stato etichettato  come atto di terrorismo da parte  di quasi tutti politici   israeliani  . L'IDF   ha adottato la stessa retorica   e  ha definito l'attacco "un atto barbaro di terrorismo". Isaac Herzog  lo ha definito, invece, un "crimine d'odio". Fotografie di Ali Saad Dawabsha  sono disposte sul pavimento della sua casa di famiglia, Douma, Cisgiordania, il 31 luglio 2015. (foto: Oren Ziv / Activestills.org) In generale  la maggior parte degli

Noi non siamo dei pervertiti”: il coming out di massa di 40 ebrei ultraortodossi

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      "Noi non siamo dei pervertiti": il coming out di massa di 40 ebrei ultraortodossi All’ennesima dichiarazione omofoba non ce l’hanno fatta. Hanno aspettato, invano, un paio d’ore nella speranza che qualche altro leader replicasse. Che smentisse.... falafelcafe.wordpress.com 31 luglio 2015 leonardberberi ebraismo , gay , lgbt , omosessualità , queer , rabbino , religione , yeshiva Lascia un commento Le bandiere arcobaleno durante il Gay Pride di Gerusalemme di giovedì 30 luglio 2015. Poco dopo un ebreo ultraortodosso ha accoltellato sei partecipanti (foto di Sebastian Scheiner/Ap) All’ennesima dichiarazione omofoba non ce l’hanno fatta. Hanno aspettato, invano, un paio d’ore nella speranza che qualche altro leader replicasse. Che smentisse. Che criticasse. Quando attorno a quelle parole hanno notato solo il silenzio hanno aperto un file Word, hanno scritto alcune frasi. Poi hanno messo – un

Paola Caridi : articoli di Aprile, Maggio, Giugno ,Luglio

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  La morte stra-annunciata del piccolo Ali È solo l’ultimo di almeno 120 attacchi perpetrati dai coloni israeliani in Cisgiordania contro i palestinesi, dall’inizio dell’anno. Solo l’ultimo di 120 attacchi, secondo i dati delle Nazioni Unite che stilano con precisione... invisiblearabs.com   Se si viola la santità di una moschea July 26th, 2015 - 6:00 pm SharePochi giorni sono trascorsi dall’ultima volta che Gerusalemme era entrata nelle case degli italiani attraverso la TV. Pochi giorni fa, la Città Tre Volte Santa aveva fatto il suo ingresso attraverso la visita di Matteo Renzi a Israele/Palestina, e soprattutto attraverso il suo discorso alla Knesset. Il discorso di un presidente del consiglio leader del più importante partito della sinistra italiana. Un discorso di sostanziale sostegno a un governo, quello di Benjamin Netanyahu, dichiaratamente di destra, e altrettanto nettamente contro la soluzione dei due Stati. Ma tant’è, l’Italia è cam

Bimbo palestinese muore in casa bruciata da coloni israeliani

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Bimbo palestinese muore in casa bruciata da coloni israeliani E’ accaduto a Kfar Douma, un villaggio della provincia di Nablus. Il nome del piccolo morto è Ali Saad Daobasa, 1 anno e mezzo. I genitori e un fratellini ricoverati in... nena-news.it La casa data alle fiamme a Kfar Douma AGGIORNAMENTI: ore 14:45 Abbas (Presidente palestinese): “Presenteremo il caso alla Corte penale internazionale” Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha detto che l’Autorità palestinese farà appello alla Corte Penale Internazionale (Cpi) per investigare sull’incendio provocato dai coloni israeliani. “Stiamo preparando immediatamente la documentazione da inviare al Cpi”, Abbas ha detto ai giornalisti nel suo quartier generale di Ramallah. Il presidente ha denunciato i “crimini di guerra e contro l’umanità compiuti ogni giorno dagli israeliani ai danni del popolo palestinese”. ore 13:30      Rivlin (Presidente israeliano): “Abbiamo affrontato il