Post

Haaretz : Dopo la presa di Haifa Ben-Gurion ordinò di non far tornare gli arabi

Immagine
Sintesi personale After capturing Haifa, Ben-Gurion gave order to stop fleeing Arabs from returning David Ben-Gurion  diede istruzione per evitare il ritorno degli arabi di Haifa ,che avevano abbandonato la città nella Guerra d'Indipendenza , fino alla fine  dei combattimenti . Lo rivela una lettera che porta la firma di Ben-Gurion in vendita  la prossima settimana presso la casa d'aste Kedem a Gerusalemme. La lettera è stata inviata da Ben-Gurion il 2 giugno 1948, un mese e mezzo dopo Haifa fu  conquistata e poche settimane dopo  la dichiarazione di 'indipendenza di Israele. Era indirizzata ad Abba Khoushy, il segretario generale del Consiglio dei Lavoratori di  Haifa ' e poi sindaco della città:  "Ho sentito che il signor Marriot (Cyril Marriot, il console britannico a Haifa) sta lavorando per restituire agli arabi Haifa, ma fino a quando la guerra non sarà finita, non vogliamo un ritorno del nemico. E t

Hamas: Abbiamo arrestato a Gaza chi ha lanciato i razzi

Immagine
http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4661772,00.html Hamas: We arrested Gaza rocket launchers  Sintesi personale Hamas ha arrestato i militanti  che hanno lanciato il  razzo  Martedì sera a sud di Israele, una fonte di Hamas ha riferito a Ynet  L'IAF si è vendicata contro il lancio di razzi  colpendo Hamas, la  Jihad Islamica e i  Comitati di Resistenza Popolare  nei pressi dell'aeroporto di Gaza, nella parte meridionale della Striscia.   Islamici lanciarazzi Jihad (Foto: AP / Archive) "Quello che è successo ieri (il lancio di missili) va contro gli interessi delle fazioni palestinesi nella Striscia di Gaza e contro i nostri interessi nazionali", ha detto la fonte di Hamas. "Riteniamo che il lancio di razzi   siano  una cosa pericolosa.  Subito dopo il lancio di razzi, le nostre forze di sicurezza sono state dispiegate   in tutta la Striscia  fino a che non sono stati trovati e arrestati&q

Amos Harel: Il razzo da Gaza mostra che la situazione non è così tranquilla

Immagine
Sintesi personale Amos Harel : Gazan rocket shows the quiet isn’t so quiet I eri sera il lancio di un razzo Katyusha si è rilevato essere il risultato di una disputa interna palestinese. Funzionari della difesa israeliana e fonti  di Gaza hanno fornito spiegazioni identiche per quello che è successo. Il capo dell'ala militare della Jihad islamica sta cercando di imporre un nuovo comandante locale nel nord di Gaza, ma alcuni  si oppongono  alla sua nomina  e un conflitto violento è scoppiata tra  le diverse fazioni , una delle quali ha poi deciso di intensificare lo scontro lanciando un razzo contro Israele. Hamas non ha approvato il lancio  e presumibilmente adotterà misure per frenare la fazione più piccola, di conseguenza la risposta di Israele sarà limitata   in quanto nè  Israele  nè Hamas, attualmente   vogliono un'altra guerra. Così  mentre la retorica sarà dura   e il portavoce ufficiale  dichiarerà che Hamas è respon

Amos Harel : Gazan rocket shows the quiet isn’t so quiet

Gazan rocket shows the quiet isn’t so quiet Israel, like Hamas, doesn’t currently want another war. But it is unlikely to let Tuesday's rocket-fire pass with no response. HAARETZ.COM | Di Amos Harel Last night’s launch of a Katyusha rocket at Gan Yavne quickly turned out to be the result of an internal Palestinian dispute. So for now, Israelis still scarred by last summer’s war with Hamas in the Gaza Strip can calm down. Both Israeli defense officials and sources in Gaza provided identical explanations for what happened. The head of Islamic Jihad’s military wing is currently trying to impose a new local commander on his men in northern Gaza. The field operatives oppose his appointment, and a violent conflict has erupted between the sides – one of which then decided to escalate it by launching a rocket at Israel. But Hamas didn’t approve the launch, and will presumably take steps to restrain the smaller faction.

After capturing Haifa, Ben-Gurion gave order to stop fleeing Arabs from returning

Immagine
        Ben-Gurion gave order to stop fleeing Arabs from returning to Haifa Contents of letter contradicts Golda Meir's testimony and adds to the lack of clarity about the leader's attitude towards the Arab population in the region. HAARETZ.COM | Di Ofer Aderet David Ben-Gurion, Israel's first prime minister, gave an instruction aimed at preventing Haifa’s Arab residents who have fled the city during the 1948 War of Independence from returning to their homes as long as the fighting continued. This was revealed in a letter bearing Ben-Gurion's signature, which will go on sale next week at the Kedem auction house in Jerusalem. The letter was sent by Ben-Gurion on June 2, 1948, a month and a half after Haifa was captured and a few weeks after Israel's independence was declared. It was addressed to Abba Khoushy, the secretary-general of the Haifa Workers' Council, and later the city’s mayor.
Immagine
Il corpo nonviolento della Comunità Papa Giovanni XXIII è presente da un decennio nelle colline a sud di Hebron dove la popolazione è a rischio sfollamento. "Non si metta in atto una pulizia etnica", denuncia il Comitato popolare palestinese http://www.vita.it/…/operazione-colomba-israele-non…/135227/ Operazione Colomba: "Israele non demolisca il villaggio di Susiya" L a Comunità Papa Giovanni XXIII   si unisce alla mobilitazione internazionale in difesa del villaggio palestinese di Susiya, per chiedere al Governo di Israele che non venga demolito. I volontari di Operazione Colomba , corpo di pace della Papa Giovanni XXIII, operano a fianco del Comitato di resistenza popolare nonviolenta delle colline a sud di Hebron. «Quello che sta accadendo a Susiya è pulizia etnica, è la politica dell'occupazione israeliana: distruggere tutte le comunità palestinesi nel sud della Cisgiordania», queste l

Israele nega accesso in Palestina a regista yemenita diretta al PalFest

Immagine
        Israele nega accesso in Palestina a regista yemenita diretta al PalFest (Mada Masr).Leggi altro... arabpress.eu Gli agenti di frontiera israeliani hanno  impedito alla regista scozzese-yemenita Sara Ishaq di entrare in Palestina per partecipare al  Festival palestinese della letteratura (PalFest)  dal valico di Allenby, tra Amman e la Cisgiordania. Inoltre, alla giovane regista è stato imposto un divieto di entrare in Palestina per i prossimi cinque anni, dopo che il  precedente  divieto era finalmente scaduto lo scorso mese. “Dopo 10 ore di attesa, perquisizioni e interrogatori ostili dagli agenti di frontiera israeliani, mi è stato negato l’ingresso in Palestina e sono stata bandita per altri 5 anni (e costretta ad aspettare in un pullman per 3 ore senza il mio passaporto fino alla chiusura della frontiera all’una di notte)”, ha scritto la regista su Facebook. Nel 2014, la Ishaq ha ricevuto una nomination agli Oscar per il m

Palestina: torna il Festival palestinese della letteratura

Immagine
    Palestina: torna il Festival palestinese della letteratura Terminerà il 28 maggio prossimo l'ottava edizione del PalFest, il Festival palestinese della letteratura, che porterà in diverse città della Palestina eventi pubblici gratuiti, workshop e tantissimi autori arabi, inglesi e statunitensi.Leggi altro... arabpress.eu Terminerà il 28 maggio prossimo l’ottava edizione del PalFest , il Festival palestinese della letteratura, che porterà in diverse città della Palestina eventi pubblici gratuiti, workshop e tantissimi autori arabi, inglesi e statunitensi. Nato nel 2008, il PalFest ha l’obiettivo di supportare la letteratura palestinese e di riaffermare, utilizzando le parole di Edward Said ,”il potere della cultura sulla cultura del potere”. Il festival toccherà diverse città della Palestina come Ramallah e Gerusalemme. “Negli anni passati, siamo stati in grado di utilizzare le pause tempor

L ' apartheid esiste nei Territori occupati

Immagine
Sintesi personale Aeyal Gross : Apartheid in Israel is about more than just segregated buses Sud Africa   distingueva  tra due tipi di apartheid. La prima, chiamata apartheid "meschino", includeva  la separazione dei servizi pubblici come panchine, bagni e mezzi pubblici. Il secondo chiamato "grande" apartheid, includeva la divisione del territorio e  l'esclusione dei  diritti politici, nelle aree separate  nelle quali i neri erano costretti a vivere. I residenti di queste aree erano stati  privati  della cittadinanza sudafricana in quanto  il governo sosteneneva che questi territori, conosciuti come bantustan, erano essenzialmente stati indipendenti. Il tentativo di far viaggiare i palestinesi nei territori su autobus segregati è stato criticato sia dalla destra  che dalla  sinistra ,ma la  separazione   e l'espropriazione delle terre e delle risorse idriche  sono  alla base del regime israeliano nei ter

Aeyal Gross : Apartheid in Israel is about more than just segregated buses

Immagine
Apartheid in Israel is about more than just segregated buses South Africa used to distinguish between two types of apartheid. The first, called “petty” apartheid, included the separation of public amenities like public benches, bathrooms and public transportation. The second, called “grand” apartheid, included the division of territory and political rights, under which separate areas were allocated in which blacks were forced to live. Residents of these areas were deprived of South African citizenship, with the government claiming that these territories, known as Bantustans, were essentially independent states. While it was easy to photograph petty apartheid, which had blatant expression in signs saying “For Whites Only,” the impact of grand apartheid was no less harsh. The attempt to make the Palestinians in the territories travel on segregated buses drew such fire that the plan was criticized by the right as well as

Ra'anan Alexandrowicz: la legge israeliana nei territori palestinesi - sul grande schermo e sullo web

Immagine
Sintesi personale Q uando Ra'anan Alexandrowicz ha iniziato a lavorare al documentario : The Law in These Parts” " (in ebraico "Shilton Hahok"), ha incontrato molti sguardi scettici:  " Alcune persone mi hanno detto: 'Attenzione stai affrontando qualcosa che è impossibile da trasformare in un film. Il soggetto è troppo grande, troppo complesso, ", Nonostante ciò, "la legge da queste parti", che si occupa del differente sistema legale nei territori, dove Israele opera con legge militare  , attira   gli spettatori in Israele e in tutto il mondo  e ha vinto il premio per il miglior documentario al Sundance Film Festival e al Film Festival di Gerusalemme. Gli  avvertimenti non erano superflui  e il successo del film non ha eliminato la  crescente frustrazione di Alexandrowicz. Per realizzare questo film si è dedicato ad uno studio approfondito  durato diversi anni, durante i quali ha letto centina

Ra’anan Alexandrowicz : Exposing Israeli law in the Palestinian territories - on the silver screen and on the web

Immagine
Exposing Israeli law in the Palestinian territories - on the silver screen and on the web New website picks up where Ra'anan Alexanderowicz's outstanding documentary 'The Law In These Parts' left off. HAARETZ.COM | Di Nirit Anderman When Ra’anan Alexandrowicz began working on the documentary “The Law in These Parts” (In Hebrew “Shilton Hahok”), he encountered many skeptical looks and heard quite a few warnings. “Some people said to me: ‘Be careful, you’re taking on something that’s impossible to turn into a film. The subject is too big, too complex, too dry,” he said four years ago. Despite that, “The Law in These Parts,” which deals with the legal system in the territories, where Israel operates a military administration, has become one of the outstanding documentaries of recent years. He was able to attract viewers in Israel and worldwide to a fascinating journey in the wake of this strange system

Avner Ben-Zaken: Benjamin Netanyahu, il padre e lo spirito di una catastrofe

SINTESI PERSONALE Benjamin Netanyahu è un individuo molto intelligente. Questo fatto è ampiamente riconosciuto  anche tra i suoi rivali politici. ; ma Israele  non ha mai avuto un primo ministro così ideologico.   La sua filosofia politica risale al tardo Medioevo   ereditata direttamente dal padre, lo storico  Benzion Netanyahu. Egli  era un esperto   della cacciata degli ebrei dalla Spagna  e  evidenziava  le  analogie storiche tra l'espulsione dalla Spagna e l'Olocausto. Durante la guerraNetanyahu e Hillel Kook   erano emissari per il movimento sionista revisionista a  New York. Una volta che le  voci e rapporti circa  il massacro degli ebrei europei   cominciarono a diffondersi, i due uomini lavorararono separatamente o insieme  tra i leader ebrei americani  per  spingerli a fare   pressioni sul governo degli Stati Uniti  e sconfiggere  militarmente  la macchina di annientamento nazista. Fu in questo momento che la coscienza storica personale di

Avner Ben-Zaken ; The father, the son (Bibi) and the spirit of catastrophe

The father, the son (Bibi) and the spirit of catastrophe Far from being a politician with no vision or plan, Benjamin Netanyahu is in dialogue with history. His ideology was inherited from his father, but it harkens back to 15th-century messianic writings. HAARETZ.COM | Di Avner Ben-Zaken Benjamin Netanyahu is a highly intelligent individual. This fact is widely acknowledged, even among his political rivals. In his political activities – notwithstanding assertions to the contrary – there is no evidence of any logical inconsistency, charlatanism, zigzagging, predilection for personal interests over the national interest, survivalist reaction, or over-abiding cynicism. Nor is he merely a brilliant campaigner: Netanyahu has a firm and coherent philosophical framework, and is guided by a profound conviction in the justice of his ways. Whereas the majority of Israel’s political leaders in recent years have dealt with solv