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Risoluzione del Parlamento europeo del 17 dicembre 2014 sul riconoscimento dello Stato di Palestina.

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Recognition of Palestine statehood - VoteWatch Europe VoteWatch Europe: Recognition of Palestine statehood,... votewatch.eu Il Parlamento europeo , –  viste le sue precedenti risoluzioni sul processo di pace in Medio Oriente, –  viste le conclusioni del Consiglio «Affari esteri» del 17 novembre 2014 sul processo di pace in Medio Oriente, –  viste le dichiarazioni dell'alto rappresentante/vicepresidente sull'attentato alla sinagoga di Har Nof, del 18 novembre 2014, sull'attentato terroristico a Gerusalemme, del 5 novembre 2014, nonché la dichiarazione del portavoce dell'alto rappresentante dell'UE sugli ultimi sviluppi in Medio Oriente, del 10 novembre 2014, –  visti l'annuncio del governo svedese relativo al riconoscimento dello Stato di Palestina, del 30 ottobre 2014, nonché il precedente riconoscimento da parte di altri Stati membri prima della loro adesione all'Unione europea, –  viste le mozioni sul

Paola Caridi: Roma vaga sul riconoscimento dello Stato di Palestina

Una ‘lunga marcia’, oppure una battaglia di rimessa? È una domanda forte, eppure necessaria, quella che bisogna porsi sulla questione del riconoscimento dello Stato di Palestina. Prima di porsela, però, occorre scendere nei dettagli. Il riconoscimento dello Stato di Palestina viaggia da anni su binari paralleli, da un lato nelle organizzazioni internazionali, e, dall’altro, nei parlamenti nazionali. Spesso, però, protagonisti e strategie non sono gli stessi. Riconoscimento e nuova asimmetria Cominciamo dal riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Onu e delle sue agenzie. Il traguardo raggiunto il 29 novembre 2012 con l’ammissione della Palestina come Stato osservatore nelle Nazioni Unite ha avuto una singolare gestazione. Cominciato quando, nel 2010, la presidenza dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) e i negoziatori dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) hanno compreso di poter usare la carta del riconoscimento come elemento di

NenaNews: aggiornamenti Israele -Palestina: dicembre

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Netanyahu: “No al ritiro dai confini del 1967″ 0 Il premier israeliano oggi a Roma per un incontro con il segretario di Stato americano John Kerry e con il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi. Per convincerli che la ri [...] 15 dic 2014 Tag Israele , Palestina FOTO. Gaza, nelle case rimaste in piedi a Khuza’a 0 A segnare il destino di Khuza'a è stata l’operazione israeliana Margine Protettivo. Quest'estate bombe e colpi di mortaio hanno riempito le ore del villaggio rurale. [...] 15 dic 2014 Tag gaza , Israele , Khuza'a , Margine Protettivo , Palestina SAPORI E IDENTITÀ. Le mille tradizioni dietro il burbara 0 Il dolce tipico dell'Ashura, decimo giorno del primo mese dell'anno lunare, ricco di grano. La nostra cuoca Fidaa ci presenta la sua personale ricetta. [...] 13 dic 2014 Tag cucina , Fidaa Abu Hamdiyeh , Palestina GAZA. Perché la Corte Penale non indagher

NenaNews: aggiornamenti Palestina e Israele : dicembre

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Conferenza di Ginevra: “Israele potenza occupante, rispetti il diritto internazionale” Il monito a Tel Aviv, contenuto nella dichiarazione redatta al termine della Conferenza speciale tenutasi ieri nella città svizzera e sottoscritta da 126 paesi firmatari della Quar [...] 18 dic 2014 Le scuole israeliane aiutano a creare una cultura militarista? In Israele un'educazione militarista aiuta a mantenere in funzione la macchina da guerra anche se le attuali minacce alla sicurezza sono ridotte. [...] 18 dic 2014 ONU. Presentata risoluzione palestinese più morbida L'ambasciatore palestinese al Palazzo di Vetro ha spiegato che non è stato richiesto un voto immediato e ha lasciato capire che "è gradito" l'intervento di Washington [...] 18 dic 2014 Riconoscimento Palestina. A Strasburgo vince il compromesso Il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza una risoluzione di sos

Barak Ravid: Netanyahu debole contro Hamas, forte contro l'Europa L'uso cinico della shoah

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Sintesi personale   Molteplici crisi diplomatiche ,ma nessuna mano nascosta lavora dietro e quinte    e non vi è alcun collegamento tra gli    eventi - una riunione di Ginevra  ; una Corte europea di giustizia su Hamas ; una decisione del Parlamento UE di riconoscere lo stato palestinese ; i palestinesi che  stanno  premendo su un progetto di proposta del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per porre fine all'occupazione israeliana della Cisgiordania entro due anni. Tutto questo ha generato una sensazione di un tsunami diplomatico contro Israele: l' ex ministro della Difesa Ehud Barak aveva avvertito alcuni anni fa  . Il processo in atto nell'Unione europea è stato accelerato dal luglio 2013, quando si imposero  le sanzioni contro gli insediamenti. Da allora lo status internazionale di Israele   si sta  erodendo giorno  dopo giorno .   Benjamin Netanyahu durante i suoi sei anni di mandato ha dato un contributo importante a questo proce

Barak Ravid : Netanyahu: Weak against Hamas, strong against Europe

 Netanyahu: Weak against Hamas, strong against Europe Multiple diplomatic crises flooded through the news cycle on Wednesday, yet their confluence was just coincidence. No shadowy guiding hand or even a loose connection linked the events – a meeting of Geneva Convention signatories ; an EU Court of Justice ruling on Hamas ; an EU parliament decision to recognize Palestinian statehood ; the Palestinians pressing on with a draft UN Security Council proposal to end Israeli occupation of the West Bank within two years. All this generated a feeling of a diplomatic tsunami against Israel, the kind former Defense Minister Ehud Barak warned of a few years ago. But in fact it was more like the effect of melting glaciers. The process taking place in the European Union has speeded up since July 2013, when it imposed the sanctions against the settlements. Since then Israel’s international status has been eroding daily. Prime Minister Benjami

Gideon Levy: bambino palestinese di terza elementare arrestato dalla polizia israeliana

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Terza elementare palestinese arrestato dalla polizia israeliana - Twilight Zone www.haaretz.com Sintesi personale  I suoi occhiali neri sono troppo grande per lui   e gli  coprono mezza faccia. Il suo sguardo rimane fisso sul pavimento per la  maggior parte del tempo e parla poco. Quando lo fa, la sua voce ha  suoni acuti e titubanti. Lui è magro, gli mancano  due denti anteriori : i denti da bambino sono appena caduti . Sua madre racconta che durante le prime notti dopo l'arresto ha avuto difficoltà ad addormentarsi, ma ora, grazie a Dio,   dorme meglio,ma  sembra ancora  spaventato , soprattutto  da   questi israeliani non invitati , venuti a fargli domande, di nuovo.    Obeida Ayash vive nel villaggio di Silwan a Gerusalemme Est. Lui ha otto anni , frequenta la  terza  elementare presso la scuola locale, dove sua madre Ibtiha lavora come bidella. Lei spazza le aule della scuola che ha una scritta ebraica all'ingresso (in aggiunta a quel

Gideon Levy : Palestinian third-grader arrested by Israel Police

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Palestinian third-grader arrested by Israel Police - Twilight Zone www.haaretz.com Even his black eyeglasses are too big for him, and cover half his face. His gaze remains fixed on the floor most of the time, and he hardly speaks. When he does, his voice sounds high-pitched and hesitant. He is skinny and is missing his two front teeth; his baby teeth fell out not so long ago. His mother says that during the first nights after the arrest, he had trouble falling asleep, but now, thank God, he’s sleeping better. But he still looks a bit scared, especially around these uninvited Israelis who have come to ask him questions, again. Obeida Ayash lives in the village of Silwan in East Jerusalem. He is eight years old, a third-grader at the local school, where his mother Ibtiha works as the janitor. She sweeps the classrooms at the school, which has a