Richard Silverstein - 25 ottobre 2021 : Che ruolo ha avuto Israele nell'odierno colpo di Stato militare in Sudan?
Traduzione sintesi
Oggi, la giunta militare sudanese ha rovesciato il governo democratico di transizione e arrestato influenti leader civili, compreso il Primo Ministro. Ha spento internet e interrotto il servizio telefonico, ha chiuso l'aeroporto e si è autoproclamata unico governo.
Un movimento democratico di massa ha rovesciato l'ultimo dittatore, Omar Bashir iniziando una difficile coalizione tra le forze militari e civili. Gli attivisti per la democrazia hanno chiesto un movimento di resistenza, sciopero generale e chiusura dell'intero Paese. Ha dichiarato:
"Esortiamo il popolo a uscire per le strade e occuparle, bloccare tutte le strade con barricate, organizzare uno sciopero generale dei lavoratori e non collaborare con i golpisti usando la disobbedienza civile per affrontarli", ha affermato il gruppo in una dichiarazione su Facebook.
Ora si vedrà se l'esercito massacrerà nelle strade compatrioti sudanesi disarmati.
Israele preferisce sempre fare affari con uomini forti arabi come ha fatto con Mubarak e ora fa con al-Sisi. Lo stesso vale per i rapporti con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman.
Il Sudan è importante per Israele per una ragione principale e una per una minore. La ragione principale è che si è impegnato a normalizzare le relazioni con Israele, ostacolate dall'opposizione civile. I militari, invece, le favoriscono fortemente. All'inizio di questo mese, secondo quanto riferito dalla testata indipendente Intelligence Online, il capo militare numero due del paese ha visitato Israele e si è incontrato con funzionari della difesa e dei servizi segreti. Pubblicamente hanno parlato del processo di normalizzazione,ma quali discussioni si sono svolte a porte chiuse? Israele ha offerto l'assistenza dei suoi servizi segreti per sostenere il golpe pianificato? Ha promesso armi israeliane, che certamente l'esercito non rifiuterebbe?
Il nuovo direttore del Mossad, David Barnea, ha definito una sua priorità i rapporti tra agenzie di spionaggio con l'Africa . Ha visitato personalmente il Ciad la scorsa estate e ha discusso della possibilità che Israele mantenga lì una base avanzata, da cui far decollare i suoi droni di sorveglianza. Potrebbero essere utili per monitorare Libia e Algeria, che si è opposta alla rivendicazione territoriale marocchina nel Sahel. Marocco e Israele sono ora alleati, e Israele sarebbe fin troppo felice di tenere sotto controllo i rappresentanti del Fronte Polisario* che hanno trovato rifugio in Algeria.
Barnea ha anche cercato di ringraziare i ciadiani per aver sostenuto la candidatura di Israele per diventare un osservatore presso l'Unione Africana., fortemente osteggiato dai gruppi della società civile filo-palestinese in Africa e all'estero. Dopo la visita di Barnea, secondo Intelligence Online, il Gruppo NSO ha sollecitato un contratto per i suoi servizi, ma il programma spia Pegasus è stato ritenuto dal Ciad troppo costoso.
Barnea pianifica anche un "vertice" con i capi dei servizi segreti sudanesi, egiziani e ciadiani. Tra i temi all'ordine del giorno ci sarà : il coordinamento contro la militanza islamista all'interno e all'esterno dei loro confini; la garanzia che il disordine politico e sociale in Libia non porti a un governo islamista ostile a Israele, l'opposizione all'Iran per utilizzare il Sudan come snodo di transito per il traffico di armi verso Hamas a Gaza. Israele probabilmente ritiene che l'unico governo sudanese che potrebbe isolare il paese dall' Iran sarebbe una forte giunta militare. Israele non si è mai fidato dei governi democratici in Medio Oriente (o in Africa).
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