Barak Ravid: una bomba o una bombetta puzzolente che Abu Mazen ha lanciato nel suo discorso alle Nazioni Unite?

  Sintesi personale

NEW YORK -  Nel suo discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite Mercoledì sera, Abu Mazen  ha lanciato una bomba quando ha dichiarato che i palestinesi non avrebbero più rispettato  gli accordi da essi firmati con Israele nel corso degli ultimi 20 anni, ma  la domanda che rimane senza risposta è se questa bomba verrà fatta esplodere istantaneamente e genererà onde d'urto  o si rivelerà  non una vera bomba, ma nella migliore delle ipotesi una bomba  puzzolente il cui puzzo rapidamente  svanirà .

Non è un caso che l'ufficio del primo ministro ha rifiutato di rispondere alla parte più importante del discorso di Abbas   e  Israele lo ha interpretato come una semplice minaccia. Dopo tutto Abu Mazen non ha specificato una data a partire dalla quale i palestinesi non avrebbero più onorato gli accordi con Israele,ne  ha specificato quali  accordi intendeva e se il coordinamento della sicurezza è  incluso.

Secondo questa prima analisi israeliana, Abbas infatti  ha lanciato una bomba, ma non ha ancora premuto il detonatore. Egli aspetterà ancora un po 'per vedere che effetto le sue parole faranno . Se si verifica un cambiamento drammatico  può smantellare la sua bomba e rimetterla  in soffitta, se non succede nulla  la bomba rischia di esplodere e quindi la situazione già delicata nei territori si deteriorerà  ulteriormente.

Ora  un frenetico giro avrà inizio. In effetti  era già iniziato Mercoledì sera, quando i ministri degli esteri del Quartetto - Stati Uniti, Russia, Unione europea e le Nazioni Unite - si sono incontrati con i ministri degli esteri di diversi paesi arabi ed europei per discutere della crisi tra Israele e i palestinesi.

Tra due settimane una delegazione di alto livello del quartetto si recherà in Israele. Il ministro degli Esteri UE, Federica Mogherini, incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu Mercoledì sera,  anche gli americani, che negli ultimi mesi hanno evitato qualsiasi impegno su questo problema, potrebbero  essere  costretti a prendere una posizione   contro la loro volontà.

La più grande domanda è che cosa Israele farà. A questo punto sembra che Netanyahu e il suo governo non abbiano alcuna strategia sulla questione palestinese a parte il tentativo di preservare lo status quo a tutti i costi, anche se sta scivolando tra le loro  dita.

Pochi minuti dopo che Abbas ha lasciato il podio, giornalisti, diplomatici e curiosi hanno cominciato ad affluire nel Giardino delle Rose delle Nazioni Unite  dove  la bandiera palestinese è stata sollevata presso la sede delle Nazioni Unite per la prima volta. Diversi ministri degli Esteri erano presenti, tra questi  il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif. .Cinque minuti dopo che il presidente della Palestina ha annunciato al mondo intero che ha diretto un paese in bancarotta minacciando di chiudere bottega, i rappresentanti di decine di paesi stavano lì  applaudendo a un alzabandiera che simboleggiava una quasi realtà, quella che esiste solo presso la sede dell'ONU a New York.

Nonostante questo teatro dell'assurdo,  questo atto simbolico ha un grande valore per i Palestinesi come evidenziano le  grida spontanee di gioia  di  decine di palestinesi-americani che sono venuti alla cerimonia, il mare di bandiere che ha inondato l'Autorità palestinese nei giorni scorsi e le decine di schermi televisivi erette nelle principali città della Cisgiordania, dove intere famiglie si sono riuniti per assistere all'evento.

Anche se nessuno stato indipendente emerge da questo nel prossimo futuro, per un breve momento,  i palestinesi possono dire a se stessi, "Siamo sulla mappa e siamo lì."
 

Barak Ravid : Was It a Bombshell or Stink Bomb That Abbas Dropped in His UN Speech?

Barak Ravid

 

 

 

 

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