Haaretz : il mondo non si lascia comprare più dagli inganni di Netanyahu
"Io non sostengo una soluzione dello stato unico. Non credo che questa sia una soluzione.
Sostengo la visione di due stati per due popoli : uno stato palestinese
smilitarizzato che riconosca lo Stato ebraico ", il primo ministro
Benjamin Netanyahu ha detto a Federica Mogherini .
Ma come si può ancora credere al primo ministro? Alla vigilia delle elezioni ha rinunciato ai due-stati-per-due-popoli . Solo due giorni fa aveva annunciato che Gerusalemme è la capitale del solo popolo ebraico e ora, improvvisamente, a causa delle pressioni internazionali , dichiara ancora una volta il suo sostegno per la soluzione dei due Stati.
In effetti, sembra che la Mogherini ed il ministro norvegese degli Affari Esteri Borge Brende non siano più impressionati delle affermazioni di Netanyahu. Brende, un amico di Israele, ha chiarito a Netanyahu che la pressione su Israele aumenterà e gli ha consigliato di accettare almeno una delle condizioni fissate dal presidente palestinese Mahmoud Abbas per riprendere i negoziati. Le condizioni includono uno stop alle costruzioni negli insediamenti, il rilascio dei prigionieri palestinesi incarcerati prima degli accordi di Oslo, lo svolgimento di negoziati continui e un calendario per la fine dell'occupazione entro la fine del 2017.
È dubbio che Abbas rinunci ad alcune delle sue condizioni, al fine di riavviare i negoziati. Le sue condizioni sono giustificate e ragionevoli e quando Netanyahu insiste sulla richiesta di riconoscere Israele come stato ebraico, egli sta sabotando anche la minima possibilità di aprire una finestra per i negoziati.
Netanyahu può appoggiarsi comodamente al muro estremista della destra che circonda il tavolo. . Egli può anche ripetere quello che tutti vogliono sentire. Il problema è che nessuno è pronto ad acquistare più questa merce.
Il nuovo governo trasmette al mondo repulsione per qualsiasi soluzione pacifica al conflitto con i palestinesi e sta trasformando Israele in un pesante carico passivo per i suoi amici negli Stati Uniti e in Europa. La loro pazienza si sta esaurendo e la loro capacità di proteggere Israele dai boicottaggi , dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e dalla Corte Internazionale di Giustizia sta evaporando.
Il primo ministro non può ignorare il consiglio importante che ha ricevuto dal ministro degli Esteri norvegese, che riflette un consenso a livello europeo. Rifiutare porrà Israele in rotta distruttiva di collisione con l'Europa e metterà in pericolo il futuro dei suoi abitanti.
Ma come si può ancora credere al primo ministro? Alla vigilia delle elezioni ha rinunciato ai due-stati-per-due-popoli . Solo due giorni fa aveva annunciato che Gerusalemme è la capitale del solo popolo ebraico e ora, improvvisamente, a causa delle pressioni internazionali , dichiara ancora una volta il suo sostegno per la soluzione dei due Stati.
In effetti, sembra che la Mogherini ed il ministro norvegese degli Affari Esteri Borge Brende non siano più impressionati delle affermazioni di Netanyahu. Brende, un amico di Israele, ha chiarito a Netanyahu che la pressione su Israele aumenterà e gli ha consigliato di accettare almeno una delle condizioni fissate dal presidente palestinese Mahmoud Abbas per riprendere i negoziati. Le condizioni includono uno stop alle costruzioni negli insediamenti, il rilascio dei prigionieri palestinesi incarcerati prima degli accordi di Oslo, lo svolgimento di negoziati continui e un calendario per la fine dell'occupazione entro la fine del 2017.
È dubbio che Abbas rinunci ad alcune delle sue condizioni, al fine di riavviare i negoziati. Le sue condizioni sono giustificate e ragionevoli e quando Netanyahu insiste sulla richiesta di riconoscere Israele come stato ebraico, egli sta sabotando anche la minima possibilità di aprire una finestra per i negoziati.
Netanyahu può appoggiarsi comodamente al muro estremista della destra che circonda il tavolo. . Egli può anche ripetere quello che tutti vogliono sentire. Il problema è che nessuno è pronto ad acquistare più questa merce.
Il nuovo governo trasmette al mondo repulsione per qualsiasi soluzione pacifica al conflitto con i palestinesi e sta trasformando Israele in un pesante carico passivo per i suoi amici negli Stati Uniti e in Europa. La loro pazienza si sta esaurendo e la loro capacità di proteggere Israele dai boicottaggi , dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e dalla Corte Internazionale di Giustizia sta evaporando.
Il primo ministro non può ignorare il consiglio importante che ha ricevuto dal ministro degli Esteri norvegese, che riflette un consenso a livello europeo. Rifiutare porrà Israele in rotta distruttiva di collisione con l'Europa e metterà in pericolo il futuro dei suoi abitanti.
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