Turchia : Nessun'altra mano d'uomo la tocchi più

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Nessun'altra mano d'uomo la tocchi più
L'azione: adnkronos -14/02/2015
Centinaia di donne turche hanno sfidato l'imam di Mersin che aveva chiesto loro di stare in disparte durante la cerimonia funebre di Ozgecan Aslan, uccisa a vent'anni durante un tentativo di stupro. Tra le migliaia di persone presenti al funerale, infatti, le donne hanno disubbidito all'imam e partecipato alla preghiera funebre in prima linea, portando a spalla la bara di Aslan. Il cadavere carbonizzato di Aslan è stato scoperto ieri in un fiume vicino al distretto di Tarso nella provincia meridionale di Mersin.






Gli analisti di politica internazionale non hanno colto questo aspetto
ISTANBUL - Dall'intervista alla scrittrice turca ELIF Shafak 
Repubblica - 24 febbraio 2015


Violenze sessuali ogni giorno. Molte nascoste. Ma perché qui?
"La Turchia è un Paese patriarcale. Lo è sempre stato. Ma sta diventando ancora più conservatore e dominato dagli uomini. La politica turca è maschilista, aggressiva, litigiosa. Non dimentichiamoci che la Turchia ha il più basso tasso di rappresentazione femminile in politica. I politici amano parlare, ma poche iniziative sono state prese per dare aiuti finanziari, psicologici e sociali alle donne abusate. È ovvio che "la violenza contro le donne" non sia una priorità per il governo. Ma per milioni di donne invece lo è!".
Durante i funerali di Ozgecan l'imam ha detto alle donne di stare indietro, secondo la tradizione religiosa. Loro però hanno reagito e circondato la bara. In Turchia le donne stanno reagendo. È un segnale?
"Secondo le regole prevalenti dell'Islam in Turchia le donne ai funerali devono lasciare portare il feretro agli uomini che conducono la preghiera. Ma questa volta, nonostante tutti gli avvertimenti dell'imam, le donne si sono rifiutate di farlo. Non lo hanno ascoltato. Hanno detto: "Nessun'altra mano di uomo la tocchi più". E hanno caricato loro stesse la bara. Gli analisti di politica internazionale non hanno colto questo aspetto. Sono così concentrati sulla politica che non hanno fatto attenzione a come sta cambiando la società turca. Oggi qui le donne stanno diventando più politicizzate degli uomini. Durante gli eventi di Gezi Park, metà di quelli che protestavano erano donne. E le donne sono più forti nell'opporsi all'autoritarismo e al sessismo perché sanno di non avere più niente da perdere"
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Lei che cosa propone?
"Esprimo emozioni, pensieri e critiche attraverso le parole. Combatto il sessismo, l'omofobia e la xenofobia con le parole. Scrivo articoli, libri, dò conferenze, sostengo campagne... ma naturalmente tutto questo non è abbastanza. Dopo Ozgecan, dobbiamo lavorare ancora più duramente. E come donne dobbiamo parlare più forte".
Leggi tutta l'intervista  qui!

Non stiamo piangendo. Ci stiamo ribellando







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