Quando Israele deporta richiedenti asilo nelle camere della tortura

 

Sintesi personale

L'ex ministro degli Interni Gideon Sa'ar   sarà orgoglioso per l'alto numero di richiedenti asilo che lasciano il paese , dopo l'attuazione del programma "partenza volontaria", promosso dal Ministero dell'Interno. La  "partenza volontaria"  si è rivelato  un programma che mette in pericolo la vita e la libertà dei richiedenti asilo. In un primo momento lo Stato fa tutto il suo possibile per rendere la loro vita difficile,fino a quando non decidono di andarsene e poi li invia a paesi dove non  vi è alcuna garanzia per la loro sicurezza.
Un nuovo rapporto da parte di gruppi per i diritti umani raccoglie testimonianze di richiedenti asilo che sono stati imprigionati e torturati al loro ritorno in Sudan dopo la loro  "partenza volontaria".. I  paesi terzi ai quali Israele invia i  richiedenti asilo - Uganda e Rwanda - non forniscono  protezione, status giuridico o garanzia di sicurezza per i nuovi arrivati. Gran parte della testimonianza mostra che i richiedenti asilo hanno deciso di andarsene dinanzi  a due scelte terribili - una la detenzione a Holot o a  Saharonim senza processo per lunghi periodi, due una vita di persecuzioni nei loro paesi di origine o  in Paesi senza diritti  e senza status di rifugiato.  Israle infrange  i suoi obblighi morali e legali ai sensi del diritto internazionale e della Convenzione sui rifugiati di  cui fa parte.
  Lo Stato d'Israele sta commettendo un crimine contro queste persone, infrangendo le leggi internazionali e i principi morali. . Il giudice deve ordinare che  tutti i detenuti a Holot siano  liberati il più rapidamente possibile.

When asylum-seekers are deported
 to the torture chamber

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