l'Is rade al suolo l'antica Nimrud
,
Un nuovo danno irreparabile al
patrimonio archeologico dell'Iraq e del mondo. I miliziani
dell'Is hanno raso al suolo con una colonna di bulldozer il
sito archeologico di Nimrud, nei pressi della città di Mosul,
occupata dal Califfato islamico di Abubakr al Baghdadi. È stato
il ministero del Turismo e delle Antichità irachene a dare la
notizia dello scempio con un post sulla sua pagina Facebook.
Non ci sono dettagli sull'estensione dei danni, ma si afferma che l'Is continua "a sfidare la volontà del mondo e i sentimenti dell'umanità". All'inizio di quest'anno gli uomini di al Baghdadi avevano annunciato l'intenzione di distruggere i reperti archeologici con la motivazione che secondo loro offendevano l'islam. E il 26 febbraio erano arrivate, con un video di cinque minuti, le immagini della devastazione del museo di Mosul, della distruzione di statue e manufatti.
La distruzione dell'antica capitale assira Nimrud da parte dei militanti dell'Is "costituisce un crimine di guerra". Lo denuncia in un comunicato la direttrice generale dell'Unesco, Irina Bokova, che fa "appello a tutti i responsabili politici e religiosi della regione a sollevarsi contro questa barbarie".
Nimrud, la biblica Calah, è un sito assiro che si trova a sud di Mosul, seconda città irachena identificata come l'antica Ninive che si trova sotto il contro dei miliziani dal giugno scorso sulle sponde del Tigri.
Nimrud fu fondata dal re
Shalmaneser (1274-1245 avanti Cristo) e divenne capitale
dell'impero assiro sotto Assurbanipal II (883-859 avanti Cristo)
arrivando ad avere 100.000 abitanti.
I primi scavi risalgono al 1845 e proseguirono fino al 1873.
Ripresero poi nel 1949 e andarono avanti fino alla metà degli
anni 70 portando alla luce resti del palazzo reale, basamenti,
sculture, statue. In eccellente stato di conservazione furono trovate una statua di Assurbanipal II ed enormi sculture alate
con la testa di uomo e il corpo di animale oltre oggetti di
avorio.
Ebbe fortuna anche il cosiddetto "tesoro di Nimrud", composto
da 613 pezzi di gioielli d'oro e pietre preziose "sopravvissute"
al saccheggio seguito all'offensiva americana contro Baghdad nel
2003, durante la seconda guerra del Golfo, grazie al fatto di
essere conservato nel caveau della Banca centrale della capitale
irachena.
La settimana scorsa era stato pubblicato un filmato in cui alcuni militanti Is distruggevano statue e reperti antichi assiri nel museo di Mosul.
Non ci sono dettagli sull'estensione dei danni, ma si afferma che l'Is continua "a sfidare la volontà del mondo e i sentimenti dell'umanità". All'inizio di quest'anno gli uomini di al Baghdadi avevano annunciato l'intenzione di distruggere i reperti archeologici con la motivazione che secondo loro offendevano l'islam. E il 26 febbraio erano arrivate, con un video di cinque minuti, le immagini della devastazione del museo di Mosul, della distruzione di statue e manufatti.
La distruzione dell'antica capitale assira Nimrud da parte dei militanti dell'Is "costituisce un crimine di guerra". Lo denuncia in un comunicato la direttrice generale dell'Unesco, Irina Bokova, che fa "appello a tutti i responsabili politici e religiosi della regione a sollevarsi contro questa barbarie".
Nimrud, la biblica Calah, è un sito assiro che si trova a sud di Mosul, seconda città irachena identificata come l'antica Ninive che si trova sotto il contro dei miliziani dal giugno scorso sulle sponde del Tigri.
La settimana scorsa era stato pubblicato un filmato in cui alcuni militanti Is distruggevano statue e reperti antichi assiri nel museo di Mosul.
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