Gideon Levy: La dura verità sulle azioni di Israele a Gaza
Sintesi personale a dura verità sulle azioni di Israele a Gaza. di Gideon Levi
Un enorme successo diplomatico: Israele è riuscito a ottenere che il professore di diritto canadese William Schabas si dimettesse dal suo incarico di responsabile di una commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite per indagare sui potenziali crimini di guerra a Gaza. La sorveglianza persistente di intelligence e propaganda ha rivelato che una volta Schabas ha ricevuto 1.300 dollari dal PLO. Conclusione: ha venduto la sua anima al diavolo. L’arbitro fa schifo.
Uno ha bisogno di una grande quantità di faccia tosta e di arroganza per scavare nel passato dei critici di Israele, nel tentativo di assassinare il loro carattere, come nel caso di Richard Goldstone, solo perché hanno osato criticare lo Stato. Per quanto riguarda Israele il destino di chi critica il Paese è segnato. Lui è un antisemita, anti-israeliano, avido o guidato da secondi fini.
Agli occhi di Israele non c’è alcuna cosa peggiore di individui coscienziosi scioccati dai suoi atti, anche senza essere pagati 1.300 dollari dal PLO. Per Israele le persone di diritto o semplicemente decenti persone comuni atterriti per quello che ha fatto nella Striscia di Gaza , sono o antisemiti o ricevono soldi dal PLO. Non c’è altra possibilità.
Ma la verità è esattamente l’opposto. Quelli che non sono stati scioccati meritano di essere condannati, il loro carattere e il loro passato deve essere esaminato. Essi o vivono in cecità, nella negazione e nella repressione, o i loro standard morali sono fondamentalmente distorti e viziati .
Era impossibile non essere sconvolti da ciò che le Forze di Difesa israeliane hanno fatto a Gaza la scorsa estate – a meno di non essere un propagandista, un bugiardo o un razzista. In ogni caso è impossibile sostenere Israele per quello che sta facendo ai palestinesi.
Solo l’ Anti-Defamation League, il governo Micronesia o Habayit Hayehudi non avrebbero castigato la furia della IDF nella Striscia di Gaza più brutale e selvaggia di ogni sua furia precedente. Un rapporto pubblicato la scorsa settimana da B’Tselem (“Black Flag: le implicazioni legali e morali nell’ attaccare a edifici residenziali nella Striscia di Gaza, estate 2014″) ha raccontato ciò che era stato così rapidamente dimenticato : i crimini di guerra.
B’Tselem ha studiato 70 casi di bombardamenti a edifici residenziali dove 606 persone sono state uccise nelle loro case o vicino alle loro, oltre il 70 per cento delle quali erano bambini, donne e anziani. La mente vacilla. L’esercito più morale nel suo spettacolo più immorale con i missili puntati sui tetti degli edifici e tutti i suoi “avvertimenti”.
Il sangue delle vittime grida. Ma non in Israele. Qui la propaganda e i media hanno fatto il loro lavoro. In campagna elettorale non c’è menzione del più importante evento nel mandato del governo uscente. Anche l’opposizione non osa parlare. Il sionista campo sa che avrebbe fatto lo stesso.
Anche il destino di 20.000 persone che rimangono ancora senza casa non costituisce alcuna preoccupazione per nessuno qui. Sono i palestinesi. Inoltre, hanno sparato razzi Qassam nascosti negli edifici residenziali: la colpa è solo di Hamas. Tutti gli edifici che sono stati bombardati erano avamposti di Hamas e tutte le persone uccise erano terroristi o figli di terroristi.
Presto verrà rilasciato il rapporto senza Schabas. Non sarà “equilibrato”, come la propaganda israeliana spiega perché la situazione è lungi dall’essere equilibrata. I cinque cittadini israeliani e i 67 soldati uccisi probabilmente saranno menzionati , come le migliaia di razzi sparati contro gli israeliani, ma anche così la relazione ricorderà che nell’estate del 2014 Israele ha commesso atrocità di là di ogni proporzione nella Striscia di Gaza.
Non c’è proprio nessun altro modo equo per descriverlo.
Gideon Levy tweets al levy_haaretz
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