Editoriale di Haaretz: la campagna elettorale di Netanyahu a spese degli ebrei francesi
Il Premier israeliano è stato un ospite indesiderato alla manifestazione internazionale francese . Lui si è inserito , quasi a forza, in prima fila insieme a leader - democratici e tiranni - che sono venuti a condividere il dolore dei Francesi e si sono impegnati in una guerra congiunta al terrorismo.
Cittadini israeliani potrebbero ragionevolmente chiedersi perché il loro primo ministro, l'uomo che ha innalzato la guerra al terrorismo a livello di una religione, è stato considerato un fastidio. La risposta è stata data prima del grande corteo e della cerimonia commemorativa alla Grande Sinagoga di Parigi: Benjamin Netanyahu ha invitato gli ebrei francesi a trasferirsi in Israele , perché solo lì sarebbero stati al sicuro, ciò ha giustamente offeso i francesi e i loro leader. In altre parole, Netanyahu ha dichiarato che nessun altro paese è in grado di combattere il terrorismo come fa Israele. Queste affermazioni giocano a favore delle organizzazioni terroristiche islamiche : un ministro israeliano incoraggia gli ebrei a scappare e fa in tal modo il lavoro dei terroristi per loro. Tuttavia non sono solo dichiarazioni arroganti del premier che giustificavano la richiesta della Francia :Israele è l'unico stato occupante che rimane nel mondo occidentale e la sua occupazione alimenta alcune delle organizzazioni terroristiche. Israele è stato stabilito come un rifugio sovrano per gli ebrei. L'aspirazione di raccogliere tutti gli esuli era essenziale per consolidare lo stato e portarlo alla dimensione di un paese europeo. E anche adesso, non c'è niente di sbagliato nel desiderio di incoraggiare gli ebrei a emigrare in un paese che concede loro la cittadinanza solo in virtù del fatto che sono ebrei: per loro la Legge del Ritorno è un'opzione sempre aperta. . Israele deve essere pronta ad assorbirli , ma deve anche accettare il fatto che la scelta deve essere autonoma,facendo attenzione a non creare una situazione in cui sono sospettati di doppia fedeltà nei loro paesi. Gli ebrei sono anche cittadini di molti paesi del mondo e come cittadini - non come ebrei - hanno il diritto di chiedere la protezione completa dai loro paesi, proprio come le vittime di "Charlie Hebdo", le vittime degli attentati della metropolitana di Londra o le migliaia di persone che hanno perso la vita nell' 11 settembre 2001 . Questo vuol dire pari cittadinanza ,ma questo a quanto pare non è compreso da Netanyahu e da alcuni degli altri ministri di destra che hanno visto questi attentati a Parigi come un'opportunità per promuovere le loro campagne elettorali a scapito delle relazioni tra cittadini ebrei e non ebrei di Francia.
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