Amira Hass I Beduini della Cisgiordania lottano contro il piano israeliano di trasferimento forzato


Il ricorso all'Alta Corte mira a impedire che lo Stato trasferisca [forzosamente] 12.500 Beduini alla new town.

Ventisei comunità beduine hanno fatto ricorso alla Alta Corte di Giustizia lunedì [1 dicembre n.d.t.]chiedendo che venga congelato il piano di costruzione di un nuovo villaggio beduino a nord di Gerico.
L'Amministrazione Civile della Cisgiordania , che ha concepito il piano, intende trasferire forzosamente tre tribù beduine lì una volta che il villaggio, chiamato Taleit Nueima, sia stato costruito.
Mercoledì scade il termine per presentare all'ufficio di pianificazione dell'Amministrazione Civile le osservazioni al piano[ di trasferimento forzoso]. Decine di obiezioni sono state già sottoposte e si aspetta che altre decine arrivino mercoledì, soprattutto dalle comunità beduine e dai villaggi palestinesi situati nei pressi del villaggio proposto.
Nel ricorso alla Corte, scritto dalle comunità beduine residenti vicino Gerusalemme coinvolte dal trasferimento a Talet Nueima, si dice che non sono state mai consultate riguardo al piano. I beduini affermano che il piano non tiene per niente in considerazione il loro stile tradizionale di vita o le loro modalità di procurarsi i mezzi di sostenimento. Ma diversamente dalle osservazioni presentate all'ufficio di pianificazione, il ricorso non è incentrato sui vizi del piano in sé, ma sui vizi di procedura del processo di pianificazione.
Il piano prevede il trasferimento di circa 12.500 beduini appartenenti alla tribù di Jahalin, Kaabneh e Rashaida a Talet Nueima. Si tratta del più grande piano che l'Amministrazione Civile ha concepito per i palestinesi della Cisgiordania dalla firma degli accordi di Oslo del 1993.
Se venisse attuato il piano, l'evacuazione delle tribù beduine renderebbe liberi ulteriori territori per costruire insediamenti, specialmente nel corridoio E1 tra Gerusalemme e la colonia di Ma'aleh Adumim. Attualmente due tribù vivono a est di Gerusalemme e la terza nella Valle del Giordano.
Il piano costringerebbe le tre tribù a vivere insieme, contrariamente alle loro abitudini. Inoltre il concentrarli a nord di Gerico avrebbe un effetto sui villaggi vicini palestinesi in termini economici, ambientali, demografici e culturali.
Sia i beduini che i palestinesi temono che Talet Nueima divenga un’isola di povertà dove i residenti non avrebbero nessuna opportunità di lavoro nella zona. Temono anche che ci potrebbero essere dei conflitti sociali e concorrenza [per l'approvvigionamento] delle scarse risorse idriche.
I beduini sono la componente più debole della società palestinese, con nessun peso sulla politica interna palestinese. Ma a causa dell'impatto di questo piano sulle comunità vicine palestinesi, la lotta contro di esso sta ricevendo più sostegno del solito da altri palestinesi. Il Centro per i Diritti Umani e per l'Aiuto legale di Gerusalemme, una ONG palestinese, ha presentato delle obiezioni al piano per conto di diversi villaggi palestinesi e anche avvocati a nome dell'Autorità Palestinese hanno fatto ricorso. Bimkom – Programmatori per una pianificazione [che garantisca] i diritti - ha presentato osservazioni per conto dei beduini come [anche] gli avvocati Shlomo Lecker e Michal Luft.
Luft e Lecker sono quelli che hanno presentato il ricorso lunedì alla Alta Corte. I beduini hanno deciso di fare ricorso, piuttosto che agire contrastando il piano con osservazioni all'ufficio della pianificazione, dopo avere scoperto per caso che l'Amministrazione Civile recentemente ha deliberato una procedura per coinvolgere la popolazione palestinese nel processo di pianificazione. Il dirigente della Amministrazione Civile ha firmato tale procedura il 9 novembre, il giorno prima che potessero essere ammesse le contestazioni al Piano Talet Nueima. Secondo il punto di vista degli avvocati, questo costituisce un'indiretta ammissione che non c'è stata alcuna procedura di consultazione riguardante Talet Nueima.
Nel loro ricorso, Luft e Lecker hanno scritto che nei recenti anni scorsi, hanno ripetutamente cercato di organizzare delle riunioni con le autorità israeliane della pianificazione al fine di far loro conoscere la posizione dei beduini, ma senza successo. La loro accusa è che l'Amministrazione Civile ha deliberatamente nascosto il piano ai beduini fino al momento in cui si è dovuto renderlo pubblico per permettere [di avanzare] delle osservazioni.
L'Amministrazione Civile insiste che la posizione dei beduini è stata ascoltata e che il piano tiene conto dei loro bisogni.
La Corte ha dato allo Stato 30 giorni di tempo per rispondere al ricorso, ma non ha emesso una sentenza per congelare il piano.
(Traduzione di Carlo Tagliacozzo)

PS tratto da FB

Commenti

Post popolari in questo blog

Hilo Glazer : Nelle Prealpi italiane, gli israeliani stanno creando una comunità di espatriati. Iniziative simili non sono così rare

Venti di guerra tra Israele e Iran. Ecco la nuova politica militare di Ahmadinejad

La carta degli insediamenti israeliani in Cisgiordania e a Gerusalemme Est dal 1967 a oggi

JOSEPH KRAUSS Nuove strade aprono la strada alla crescita massiccia degli insediamenti israeliani