Marina Zot Morpurgo : i Giusti (seconda parte )

I Giusti della buonanotte di oggi sono proprio particolari. Li vedete qui sotto, come li raffigurò nel 1834 – stavano giocando – il pittore George Catlin.
Sono la tribù degli indiani Choctaw, che si resero protagonisti di un incredibile gesto di generosità. Nel 1831 i Choctaw erano stati scacciati dalle loro terre ancestrali nel Mississippi e costretti a emigrare nell'Oklahoma, con una marcia che li vide decimati dal freddo, dalla fame, dalle malattie. E i primi anni nell'Oklahoma erano stati durissimi.
Ma nel 1847 la tribù dei Choctaw venne a sapere della spaventosa carestia che stava decimando la popolazione irlandese, e la faccenda li turbò. Da una parte si immedesimarono: altri popoli stavano patendo quel che avevano patito loro, e anche qui c'entrava un dominatore straniero, che letteralmente stava levando il cibo di bocca agli irlandesi. D'altra parte a morire di fame erano europei, gli stessi che avevano scacciato i Choctaw dalle terre dei padri, provocando loro sofferenze enormi. Le cronache ci dicono che l'empatia prevalse: la poverissima tribù svuotandosi le tasche raggranellò 170 dollari (che all'epoca erano una grossissima cifra), e li mandò in Irlanda, agli affamati. La storia è assai poco nota, ma da allora un legame particolare unisce gli irlandesi ai Choctaw.
prima parte

Il giusto di oggi più che generoso era coraggioso e ostinato. Si chiamava Gareth Jones, era un giornalista gallese, un tipo bizzarro descritto come una via di mezzo tra uno Zelig (capace di intrufolarsi in tutte le situazioni) e un Icaro che tentò di volare troppo alto. A differenza di moltissimi altri colleghi più "embedded" – come li definiremmo oggi – si accorse che in Ucraina nel 1932-1933 una spaventosa carestia, certamente aggravata se non provocata dai piani quinquennale di Stalin, stava provocando inenarrabili sofferenze e una strage di morti per fame. Non fidandosi dei rapporti ufficiali, girò per conto suo l'Ucraina alla ricerca della verità, correndo rischi gravissimi nell'ascoltare le voci del popolo. E quando pubblicò i suoi articoli, non gli credette praticamente nessuno: fu sbeffeggiato e screditato e tacciato di mitomania, in Europa e altrove. Espulso dall'Unione Sovietica, nel 1935 andò a seguire l'occupazione di parte della Manciuria da parte dei giapponesi, e lì fu assassinato. Morì lasciandosi alle spalle una pessima fama. Decenni dopo si scoprì che Gareth Jones aveva raccontato il vero, e che in Ucraina c'erano stati milioni di morti. Il mistero della sua morte resta insoluto, anche se indagini condotte da storici sono giunte alla conclusione che il suo assassinio sia stato opera di agenti della NKVD.

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