Bernard Guetta :I veri obiettivi dello Stato islamico

Questa barbarie è abietta, folle e disgustosa, ma di sicuro non è gratuita. Assassinando un secondo ostaggio americano e diffondendo nella giornata di martedì le immagini della sua decapitazione, lo Stato islamico persegue un obiettivo ben preciso.
L’organizzazione vuole imporsi come erede di Al Qaeda, che sarebbe diventata troppo debole dopo l’eliminazione di Osama bin Laden. Lo Stato islamico vuole raccogliere l’eredità del gruppo terrorista riproponendo la strategia che ha portato agli attentati contro le torri gemelle di New York.
L’11 settembre 2001 Osama bin Laden aveva voluto umiliare gli Stati Uniti e l’occidente dimostrando che la vera fede poteva colpirli. Lo sceicco voleva sfidare l’America per spingerla ad agire precipitosamente e senza riflettere, e allo stesso tempo formare un esercito di volontari affascinando i giovani musulmani alla ricerca di una rivalsa sociale (i più poveri) o di una vendetta storica per i secoli di dominio occidentale sull’islam.
Gli stessi obiettivi guidano oggi l’azione dello Stato islamico, una creazione del regime siriano che aveva creduto di poter contrastare l’insurrezione democratica liberando dalle carceri gli islamisti più violenti. Bashar al Assad sperava di proporsi come unica alternativa all’estremismo islamico rivolgendo tutta la sua forza repressiva contro i democratici e lasciando che lo Stato islamico crescesse senza mai contrastarlo. Alla fine, però, l’organizzazione è sfuggita del tutto al suo controllo.
Rafforzato dagli aiuti dei sauditi, che hanno creduto di poter rovesciare in questo modo Assad (alleato del loro nemico iraniano), lo Stato islamico è ormai penetrato in Iraq con l’ambizione di creare a cavallo tra i due paesi un nuovo stato sunnita libero dal controllo delle autorità sciite di Damasco e Baghdad.
Grazie al saccheggio delle banche e degli arsenali iracheni lo Stato islamico è diventato ricchissimo e militarmente equipaggiato. Oggi l’organizzazione beneficia dell’appoggio dei sunniti iracheni, che non sono affatto jihadisti ma vogliono sfuggire alla dominazione sciita. Come Al Qaeda negli anni duemila, lo Stato islamico è in piena ascesa, ma ha comunque bisogno di spingere l’occidente verso l’errore e di reclutare adepti per infoltire i suoi ranghi sul campo e organizzare attentati in occidente nella speranza di scatenare una guerra tra l’islam e la cristianità.
Gli obiettivi di questa barbarie sono chiari, e non bisogna cadere nel tranello. Naturalmente è necessario arrestare l’avanzata degli estremismi, ma le bombe non basteranno. Bisogna prima di tutto separare i sunniti iracheni dallo Stato islamico, e l’unico modo di riuscirci è accettare una revisione delle frontiere irachene, siriane e di tutto il Medio Oriente.
(Traduzione di Andrea Sparacino)

I veri obiettivi dello Stato islamico

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