7.000 eritreI e sudanesi costretti a lasciare Israele. Condanna di Human Rights Watch

 Migrants from Africa waiting on line to register as asylum seekers.

 Sintesi personale


Un'organizzazione internazionale ha  condannato Israele per il trattamento di migliaia di migranti africani , infatti  ha costretto 7000 eritrei e sudanesi a lasciare il paese con grave rischio personale. Una volta rientrati in patria  hanno subito: tortura ,detenzione arbitraria, accuse di tradimento da parte del governo sudanese anti-israeliano

Negli ultimi anni Israele ha collocato migliaia di migranti eritrei e sudanesi nei centri di detenzione nel deserto  del Negev. Citando dichiarazioni di alti funzionari israeliani, tra cui l'ex ministro degli Interni israeliano Eli Yishai, Human Rights Watch puntualizza che lo scopo della politica è quello di rendere la vita così intollerabile che i migranti preferiscono lasciare Israele di loro spontanea volontà  e ,conseguentmente, permettere al governo di sostenere che volontariamente hanno abbandonato il paese L' autore del rapporto Gerry Simpson ha aggiunto "Eritrei e sudanesi in Israele sono lasciati con la scelta di vivere nella paura di passare il resto dei loro giorni rinchiusi in centri di detenzione nel deserto o di rischiare la detenzione e abusi una volta tornati a casa."
Dal 2006 circa 50.000 eritrei e sudanesi sono entrati illegalmente in Israele attraverso il deserto del Sinai, causando grande rabbia nei quartieri israeliani principalmente poveri dove  si sono insediati. Residenti del quartiere dicono che i migranti sono dediti alla microcriminalità e  trasformano  le zone in baraccopoli 
Molti sono ora impiegati in lavori umili in hotel e  in alberghi a Tel Aviv e nella città turistica del Mar Rosso di Eilat

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Researcher from Human Rights Watch explains why Sudanese and Eritrean asylum seekers in Israel who have "elected" to return to their home countries are victims of refoulement (forced return to their home countries, where they are in danger). Refoulement is a serious breach of international and refugee law, and against the 1951 Convention relating to the status of refugees, of which Israel is a signatory.
Human Rights Watch has just released an important new report into this phenomena. This release comes on the heels of an expected High Court ruling on the legality of the Holot "open" detention facility. The threat of indeterminate detention, without any trial or cause, plays an immense part in adding pressure to asylum seekers to leave the country.
Read the report--> http://bit.ly/1qKXwmg

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Human Rights Watch said the immigrants, primarily from Sudan and Eritrea, had been obliged to return home even though they were at risk of imprisonment or...
nytimes.com|Di Isabel Kershner

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