Sono ben tre i contractor per la difesa missilistica Iron Dome israeliana a essere rimasti vittima di misteriosi hacker. Si è trattata di un’operazione di spionaggio in piena regola, che ha causato il furto di quantità significative di dati coperti da segreto. I cybercrime sarebbero avvenuti tra il 2011 e il 2012, quando il problema della sicurezza informatica non era altrettanto sentito - ma le attività di gruppi di criminali informatici finanziati da governi senza scrupoli erano probabilmente ad un picco.
Uno dei paesi più tristemente noti per le scorribande informatiche è la Cina, e secondo la Cyber Engineering Services sono stati proprio i famigerati hacker cinesi ad aver invaso i network delle aziende di sicurezza militare israeliane Elistra Group, Israel Aerospace Industries e Rafael Advanced Defense Systems.
La Cyber Engineering Services (CyberESI) è un’azienda di sicurezza informatica statunitense, impegnata in questo periodo nell’infiltrazione di un network informatico clandestino operato dagli hacker cinesi. Nel corso dell’indagine ha scoperto informazioni su queste scorribande informatiche, che finora erano rimaste sotto silenzio. Secondo CyberESI il bersaglio erano proprio le informazioni sul sistema Iron Dome.
I responsabili sembrano essere proprio quella Comment Crew cinese di cui abbiamo spesso avuto modo di parlare.
Gli israeliani hanno risposto alle domande in merito da parte di CyberESI con la loro caratteristica cordialità, definendole una “notizia vecchia” e rifiutando altri contatti. Secondo KrebsOnSecurity, i contractor in questione non hanno affatto informato i loro partner statunitensi della fuoriuscita di queste tecnologie militari, nonostante il ruolo chiave che le industrie americane (e i fondi del loro governo) giocano nel funzionamento dell’Iron Dome.
Il missile Arrow 3 e i droni che costituiscono parte integrante di questo sistema infatti sono nati nei laboratori di Boeing e altri contractor della difesa USA. Una portavoce di Israeli Air Industry ha fatto sapere che l’azienda ha “intrapreso tutti i passi necessari per impedire altri incidenti similari in futuro”.
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