Anna Momigliano : Are Jewish gangs in Rome taking revenge for teens' murder?
Screen grab of article from Corriere Dela Serra reporting on clashes between Israel and Palestinian supporters in Rome.
MILAN, Italy — As Jewish communities across the world mourn the three Israeli teenagers who were kidnapped and murdered in the West Bank, tensions are rising in Rome, home to Italy’s largest Jewish community. On Monday night, after the discovery of the teens’ bodies was reported around the world, these tensions erupted in two separate violent incidents in the past few days between pro-Israelis and pro-Palestinians. Seven supporters of the Palestinians were hospitalized, two of them with serious injuries, after allegedly being assaulted by supporters of Israel.
On Tuesday, participants in a demonstration against the Israel Defense Forces recent military operations in the West Bank, held in Piazza Venezia, and in a pro-Israel demonstration in nearby Piazza San Marco at the same time clashed. One pro-Palestinian demonstrator was hospitalized with injuries he said were the result of being punched by “a young Jewish man,” the Italian-language Il Corriere daily reported, despite the prohibition in Italy against mentioning the ethnicity of criminal suspects.
When the news of the Israeli teens’ fate was reported, on Monday evening, Rome’s 15,000-strong Jewish community held a memorial prayer service in the old Ghetto. After the service, a number of the participants marched toward the Palestinian representative office in the city, across the Tiber River from the Ghetto.
The incident apparently began broke when a group of street sellers on the Ponte Fabricio bridge shouted pro-Palestinian slogans at the Jewish procession, and in return were assaulted by marchers. Seven of the merchants, six men and one woman, were hospitalized after telling police officers that members of the Jewish group attacked them. Two sustained serious injuries. The victims declined to file a criminal complaint, but the Rome police are investigating the incident and are searching for the perpetrators.
Both incidents were indeed reported with extreme caution by the Italian media, with most avoiding identifying those responsible as Jews.
Some Jewish community figures fear the assaults could be the work of self-appointed Ghetto patrols: “The merciful understatement of the newspapers – ‘pro-Israel youths beat ...’ – [actually] alludes to a trend of squads that need to be stopped immediately,” tweeted Gad Lerner, a popular Italian-Israeli TV anchor often critical of pro-Israel hardliners.
These incidents were not the first in the Ghetto this year. In January, the left-leaning author Fabio Nicolucci was forced to cancel a presentation of one of his books, “La Sinistra e Israele” (Israel and the left) after violent protests erupted – a woman in the audience, who supported the presentation, was reportedly assaulted and required hospitalization. She pressed charges against her attacker and documented the incident in a letter to Shalom, the monthly newspaper of Rome’s Jewish community, in which she denounced the “shameful situation inside the Jewish community I belong to.”
Earlier in January, four pro-Palestinian activists were beaten by what they described as a gang of “about fifteen young men carrying baseball bats.” The incident took place late at night outside the Portico D’Ottavia, an ancient Roman building inside the Ghetto. The pro-Palestinian youths were walking back home after a night out, when they saw a poster commemorating Ariel Sharon, who had recently passed away, and ripped it off from the wall. Within minutes, they say, a group of armed men appeared and beat them up.
The episode was reported to the police and made national news, published by Il Fatto daily. Jewish leaders have so far denied the presence of gangs inside the ghetto. But some Italian Jews are uncomfortable with the growing tense atmosphere and fear that the situation might get out of control. http://www.haaretz.com/.../jewish-world.../.premium-1.602649
www.haaretz.com
SINTESI PERSONALE
Anna Momigliano: bande ebraiche a Roma si vendicano per l'omicidio dei ragazzi '?
Tutte le comunità ebraiche di tutto il mondo piangono i tre adolescenti israeliani rapiti e uccisi in Cisgiordania, le tensioni sono in aumento a Roma che ospita la più grande comunità ebraica d'Italia. Lunedi 'sera, dopo la scoperta dei corpi queste tensioni sono scoppiate in due distinti episodi di violenza negli ultimi giorni tra pro-israeliani e pro-palestinesi. Sette i sostenitori dei palestinesi sono stati ricoverati in ospedale, due dei quali con lesioni gravi, presumibilmente aggrediti da sostenitori di Israele.
Martedì scorso, i partecipanti a una manifestazione contro le recenti operazioni militari in Cisgiordania,dell'IDF hanno tenuto a Piazza Venezia una manifestazione pro-Israele nella vicina Piazza San Marco, scontrandosi . Un manifestante pro-palestinese è stato ricoverato in ospedale con ferite e ha accusato "un giovane ebreo," di lingua italiana Il Corriere giornaliero lo ha riportato, nonostante il divieto in Italia di menzionare l'etnia dei sospetti criminali.
Quando la notizia del destino dei ragazzi israeliani è stato segnalato, nella serata di Lunedi, 15.000 la comunità ebraica di Roma ha tenuto un servizio di preghiera per la loro memoria nel vecchio Ghetto. Dopo il servizio alcuni dei partecipanti hanno marciato verso l'ufficio di rappresentanza palestinese in città, dall'altra parte del Tevere rispetto al Ghetto.
L'incidente apparentemente è iniziatto quando un gruppo di of street sellers sul Ponte Fabricio ha gridato slogan pro-palestinesi ai manifestanti ebrei che li hanno aggrediti . Sette di loro , sei uomini e una donna, sono stati ricoverati in ospedale e hanno detto ai funzionari di polizia che i membri del gruppo ebraico li aveva attaccati. Due hanno subito lesioni gravi. Le vittime hanno rifiutato di presentare una denuncia penale, ma la polizia di Roma sta indagando e sta cercando i colpevoli.
Entrambi gli incidenti sono stati infatti segnalati con estrema cautela da parte dei media italiani che ha evitato l'identificazione dei responsabili in quanto ebrei.
Alcuni membri della comunità ebraica temono che gli assalti potrebbero essere opera di pattuglie del Ghetto : "La sottovalutazione misericordioso dei quotidiani - 'giovani pro-Israele è un eufemismo ...' - [in realtà] allude ad una tendenza squadrista che deve essere fermata immediatamente ", ha twittato Gad Lerner, un popolare conduttore televisivo italiano-israeliano spesso critico vero l'estremismo pro-Israele.
Questi incidenti non sono stati i primi nel Ghetto di quest'anno. Nel mese di gennaio Fabio Nicolucci è stato costretto ad annullare la presentazione di uno dei suoi libri, " Israele e la sinistra " dopo le violente proteste esplose : Uno del pubblico,è stato aggredito e ha richiesto l'ospedalizzazione. Ha sporto denuncia contro il suo aggressore e documentato l'incidente in una lettera a Shalom, il giornale mensile della comunità ebraica di Roma, in cui ha denunciato la "situazione vergognosa all'interno della comunità ebraica a cui appartengo."
In precedenza nel mese di gennaio, quattro attivisti filo-palestinesi sono stati picchiati da quelli che hanno descritto come una banda di "una quindicina di giovani uomini che avevano mazze da baseball." L'incidente è avvenuto a tarda notte al di fuori del Portico D'Ottavia, un antico palazzo romano all'interno del Ghetto . I giovani pro-palestinesi stavano camminando verso casa dopo una notte fuori, quando hanno visto un manifesto commemorativo di Ariel Sharon, recentemente scomparso, e lo hanno strappato via dal muro. In pochi minuti, dicono, un gruppo di uomini armati è apparso e li ha picchiati.
L'episodio è stato segnalato alla polizia e ha fatto notizia a livello nazionale, ed è stato pubblicato da Il Fatto quotidiano. Leader ebrei hanno finora negato la presenza di bande all'interno del ghetto,ma alcuni ebrei italiani sono a disagio per il crescente clima di tensione e hanno paura che la situazione possa sfuggire di mano. http://www.haaretz.com/.../jewish-world.../.premium-1.602649
SINTESI PERSONALE
Anna Momigliano: bande ebraiche a Roma si vendicano per l'omicidio dei ragazzi '?
Tutte le comunità ebraiche di tutto il mondo piangono i tre adolescenti israeliani rapiti e uccisi in Cisgiordania, le tensioni sono in aumento a Roma che ospita la più grande comunità ebraica d'Italia. Lunedi 'sera, dopo la scoperta dei corpi queste tensioni sono scoppiate in due distinti episodi di violenza negli ultimi giorni tra pro-israeliani e pro-palestinesi. Sette i sostenitori dei palestinesi sono stati ricoverati in ospedale, due dei quali con lesioni gravi, presumibilmente aggrediti da sostenitori di Israele.
Martedì scorso, i partecipanti a una manifestazione contro le recenti operazioni militari in Cisgiordania,dell'IDF hanno tenuto a Piazza Venezia una manifestazione pro-Israele nella vicina Piazza San Marco, scontrandosi . Un manifestante pro-palestinese è stato ricoverato in ospedale con ferite e ha accusato "un giovane ebreo," di lingua italiana Il Corriere giornaliero lo ha riportato, nonostante il divieto in Italia di menzionare l'etnia dei sospetti criminali.
Quando la notizia del destino dei ragazzi israeliani è stato segnalato, nella serata di Lunedi, 15.000 la comunità ebraica di Roma ha tenuto un servizio di preghiera per la loro memoria nel vecchio Ghetto. Dopo il servizio alcuni dei partecipanti hanno marciato verso l'ufficio di rappresentanza palestinese in città, dall'altra parte del Tevere rispetto al Ghetto.
L'incidente apparentemente è iniziatto quando un gruppo di of street sellers sul Ponte Fabricio ha gridato slogan pro-palestinesi ai manifestanti ebrei che li hanno aggrediti . Sette di loro , sei uomini e una donna, sono stati ricoverati in ospedale e hanno detto ai funzionari di polizia che i membri del gruppo ebraico li aveva attaccati. Due hanno subito lesioni gravi. Le vittime hanno rifiutato di presentare una denuncia penale, ma la polizia di Roma sta indagando e sta cercando i colpevoli.
Entrambi gli incidenti sono stati infatti segnalati con estrema cautela da parte dei media italiani che ha evitato l'identificazione dei responsabili in quanto ebrei.
Alcuni membri della comunità ebraica temono che gli assalti potrebbero essere opera di pattuglie del Ghetto : "La sottovalutazione misericordioso dei quotidiani - 'giovani pro-Israele è un eufemismo ...' - [in realtà] allude ad una tendenza squadrista che deve essere fermata immediatamente ", ha twittato Gad Lerner, un popolare conduttore televisivo italiano-israeliano spesso critico vero l'estremismo pro-Israele.
Questi incidenti non sono stati i primi nel Ghetto di quest'anno. Nel mese di gennaio Fabio Nicolucci è stato costretto ad annullare la presentazione di uno dei suoi libri, " Israele e la sinistra " dopo le violente proteste esplose : Uno del pubblico,è stato aggredito e ha richiesto l'ospedalizzazione. Ha sporto denuncia contro il suo aggressore e documentato l'incidente in una lettera a Shalom, il giornale mensile della comunità ebraica di Roma, in cui ha denunciato la "situazione vergognosa all'interno della comunità ebraica a cui appartengo."
In precedenza nel mese di gennaio, quattro attivisti filo-palestinesi sono stati picchiati da quelli che hanno descritto come una banda di "una quindicina di giovani uomini che avevano mazze da baseball." L'incidente è avvenuto a tarda notte al di fuori del Portico D'Ottavia, un antico palazzo romano all'interno del Ghetto . I giovani pro-palestinesi stavano camminando verso casa dopo una notte fuori, quando hanno visto un manifesto commemorativo di Ariel Sharon, recentemente scomparso, e lo hanno strappato via dal muro. In pochi minuti, dicono, un gruppo di uomini armati è apparso e li ha picchiati.
L'episodio è stato segnalato alla polizia e ha fatto notizia a livello nazionale, ed è stato pubblicato da Il Fatto quotidiano. Leader ebrei hanno finora negato la presenza di bande all'interno del ghetto,ma alcuni ebrei italiani sono a disagio per il crescente clima di tensione e hanno paura che la situazione possa sfuggire di mano. http://www.haaretz.com/.../jewish-world.../.premium-1.602649
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