Torino – Il presidente Beppe Segre: “Inaccettabile il revisionismo espresso dal senatore Davico”

Moked, 4 aprile 2014

“Un discorso diseducativo e inaccettabile”. Dura presa di posizione del presidente della Comunità ebraica di Torino, Beppe Segre – impegnato questa mattina nelle celebrazioni al Sacrario del Martinetto dedicato ai caduti per la Resitenza (nella foto, un momento dell’evento che si tiene ogni 5 aprile, quest’anno anticipato al 4 per poter permettere alla Comunità ebraica torinese di partecipare)- , dopo l’intervento tenuto dal senatore Michelino Davico (Grandi Autonomie e Libertà) a Mondovì in occasione della cerimonia dello scorso 31 marzo in memoria dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. “In quella occasione ho sentito il discorso che Lei ha tenuto – scrive il presidente Segre in una missiva diretta – Ricordo che ha parlato di difficoltà di comprendere la effettiva verità dei fatti storici e che ha detto che la storia è scritta dai vincitori. Ha poi insistito sul fatto che bisogna pensare al futuro e non soffermarsi sul passato e, come esempio di fatti che hanno grande importanza sul futuro dei giovani e di tutti noi, ha citato il progetto di riforma del Senato e le nuove tecnologie digitali, su cui poi si è soffermato a lungo, esponendo come esempio i telefoni cellulari di ultima generazione”. Nessun ricordo per le vittime delle Fosse Ardeatine, non per gli ebrei di Mondovì deportati dai nazifascisti nei campi di concentramento e di sterminio, non per chi pagò con la vita la difesa della libertà. “Invece i ragazzi – afferma Segre, riferendosi alla presenza di diverse scolaresche – sono stati testimoni del fatto che un rappresentante delle Istituzioni, Senatore della Repubblica, ha sprecato l’occasione di trasmettere un insegnamento di etica ed una riflessione sulla storia del nostro paese, e si è limitato a esternare biechi concetti revisionistici”.
Nella lettera il presidente Segre ricorda come già al termine della manifestazione, avesse esposto il suo sconcerto per un discorso che sviliva la memoria di un passato che costituisce una ferita per il mondo ebraico e per l’Italia intera, e sulle cui ceneri è nata la democrazia del nostro paese. Allo sconcerto di Segre, il senatore Davico “mi ha ancora risposto che non bisogna guardare troppo indietro e “che il sangue deve unire e non dividere”, scrive il presidente. “C’erano ragazzi a sentire i discorsi, ed è doveroso insegnare ai giovani che, se a tutti i morti dobbiamo rispetto, non tutti gli uomini si comportarono in modo uguale – sottolinea Segre – Ci furono persone che furono succubi dell’ideologia nazifascista e collaborarono a quel folle progetto di conquista del mondo e di sterminio dei “diversi”, e ci furono Giusti che misero a rischio la vita propria e dei propri familiari per fornire aiuto e solidarietà a persone in pericolo, e che ognuno è responsabile delle proprie azioni”. -
 dispelled this week.
Torino – Il presidente Beppe Segre: “Inaccettabile il revisionismo espresso dal senatore Davico”
07 Apr 2014 02:32 - Daniel Reichel da http://moked.it/blog/2014/04/04/qui-torino-il-presidente-segre/#sthash.GCfuf8qt.dpuf

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