Gisha : (video) un regista israeliano vuol far conoscere la politica di separazione attuata a Gaza
Sintesi personale
Anche se la striscia di Gaza è solo circa 50 km dalla città di Hebron in Cisgiordania, a poche persone è dato il permesso di percorrere questa breve distanza. Un regista israeliano ha deciso di portare la politica di separazione di Gaza nel cuore del mainstream israeliano.
Tania Hary
L'illusione che la politica di Israele su Gaza sia finalizzata alla la sicurezza sicuramente avrebbero dovuto essere dissipata dagli eventi di questa settimana.
L' Alta corte di Israele ha annullato la petizione per il corridore olimpionico di Gaza, Nader al-Masri, che aveva chiesto di poter recarsi a Betlemme per correre nella seconda Palestina maratona annuale. Ironicamente la maratona vuole celebrare la libertà di movimento.
Lo Stato ha respinto la richiesta di Nader di viaggiare in quanto non conforme ai criteri dell'esercito. Vale a dire non è stata ritenuta una ragione sufficientemente umanitaria e quindi è in contrasto con "la politica della separazione". Nessuno ha sostenuto che il corridore costituisce una minaccia per Israele e sarebbe sicuramente difficile giustificare tale decisione utilizzando il termine: sicurezza
Un nuovo cortometraggio da regista israeliano Itamar Rose, in collaborazione con le ONG israeliana Gisha, porta la politica di Gaza per le strade di Tel Aviv e Bat Yam. Rose chiede agli israeliani di svolgere il ruolo di un soldato al valico di Erez, che deve decidere se consentire a una giovane ragazza di Gaza di visitare la nonna malata a Ramallah.
In realtà le decisioni di questo tipo non sono fatte da singoli soldati, ma piuttosto dagli alti uffici del ministero della Difesa di Israele
In altre parole c'è speranza che Israele si renda conto che non si consegue alcun obiettivo nel bloccare la libertà di movimento degli abitanti di Gaza
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