Moni Ovadia : Tolosa e la peste nera


La peste nera
di Moni Ovadia (l’Unità, 20.03.2012)
A Tolosa, un “folle” cavalcando uno scooter, armato di una pistola, ha assassinato esseri umani innocenti, grandi e piccoli con feroce determinazione animata da un odio nutrito con ossessione fanatica. Questa volta sono ebrei, colpiti proditoriamente nella loro istituzione educativa.
Le vittime sono un insegnante, due suoi figli piccini e un adolescente anche se l’intento del carnefice era quello di fare una strage di maggiori proporzioni, la logica quella dello sterminio indifferenziato purché l’obiettivo fosse quello odiato, il “perfido giudeo”. La stessa mano probabilmente ha colpito già tre “maledetti mussulmani”, tre paracadutisti francesi di origine magrebina.
In questi casi, di primo acchito, si cerca una spiegazione rassicurante: è un folle. Forse sarà anche un folle e se verrà catturato ce lo dirà la perizia psichiatrica ma, verosimilmente, è prima di tutto un antisemita, un islamofobo, un razzista, un sostenitore della supremazia della razza bianca ariana. Il suo delirio si è abbeverato a quella cloaca pestilenziale dell’armamentario ideologico del nazifascismo che circola incontrastato sulla rete e non solo.
Ne abbiamo già sperimentato i micidiali effetti nella civile Norvegia, dove il neonazista Breivik ha assassinato con la freddezza di un perito cacciatore, i nemici socialdemocratici, rei di volere l’integrazione, l’accoglienza, la civiltà del diritto universale.
In Italia, a Firenze, sono stati abbattuti come vitelli al macello, dei commercianti senegalesi, degli “sporchi negri” che pretendevano di vivere come noi. Anche in questo caso l’assassino nazifascista frequentava ambienti che, dietro la pretesa di fare cultura, fanno coltura dei virus delle pseudo-ideologie nazifasciste.
Ancora abbiamo visto nelle nostre strade, pestaggi di omosessuali, roghi di campi rom solo sulla base delle parole di una ragazzina terrorizzata dai genitori. Abbiamo ascoltato la violenta propaganda xenofoba di esponenti di un partito di governo, la Lega Nord. E cosa fa l’establishement delle caste che ci governano per contrastare i germi della peste nera? Chiacchiere, chiacchiere, retorica molta falsa coscienza nel Giorno della Memoria.
Che cosa fa la vile Europa con Paesi membri i cui governi sono coalizzati con forze di stampo neonazista? Indignazione soft per non scomporre le ordinate capigliature degli eurocrati.
Che cosa fanno i politici della nostra destra? Si sono lasciati andare per tre lustri a dei veri sabba revisionisti con il solo scopo di calunniare i partigiani e la Resistenza antifascista, spesso davanti ad imbarazzati e balbettanti esponenti dello schieramento di centrosinistra. Risultato: se gli antifascisti sono così cattivi, i fascisti e i nazisti non sono così male. Per gli ebrei oggi è giorno di dolore ma passato il periodo di lutto, torniamo a ricordare bene cosa sono il Nazismo e il Fascismo e chi sono i loro complici dall’aria per bene.


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